L'ditoriale di novembre del Presidente Fidal Piemonte Maurizio Damilano



Torino (TO) 1 novembre. C’è un dato fresco fresco che la FIDAL ha inoltrato dopo i Campionati Italiani Allievi di Fano che ci inorgoglisce molto e vorrei condividere con voi: il Piemonte risulta la Regione classificata al primo posto per numero di titoli individuali di categoria vinti in tale circostanza.

Mi preme sottolineare il riscontro complessivo che ci indica come la politica sportiva della Fidal Piemonte stia finalmente dando i suoi frutti.

Credo che l’insistenza avuta in questi due anni sul fatto che era necessario concentrarci sulla pista per un rilancio vero del movimento – intendo un rilancio non solo contingente ma che guardi al futuro stesso dei giovani in una prospettiva atletica di più alto livello – sia stata ben compresa da molti dirigenti e tecnici.

Una bella soddisfazione. Il lavoro è sempre moltissimo e devo dare atto a tutti che l’impegno è sempre tanto.

Vi faccio un esempio: i calendari di gara sono un bel problema. Ho visto però quest’anno che la condivisione di molti (purtroppo non tutti, perché rimangono delle aree di resistenza) ha portato a capire che il calendario regionale è innanzitutto uno strumento a disposizione di tutti e per tutti.

Così è indispensabile tutelare l’attività federale che coinvolge tutti (le manifestazioni istituzionali) ed alla quale si vuole garantire la massima partecipazione. Questa attività è vincolata nelle sue date anche dal calendario nazionale e, di conseguenza, dovrebbe essere a ricaduta per i vari livelli.

Fortunatamente chi ha lavorato ha trovato le soluzioni migliori per garantire quasi totalmente tutti gli interessi. Un amico mi chiedeva qualche giorno fa: ma perché c’è tanta lotta per organizzare e per avere un posto in calendario se tutti sostengono che ad organizzare ci si rimette? Non sono stato capace di dargli una risposta convincente. Io penso vi sia innanzitutto la passione e la voglia di promuovere l’atletica sul proprio territorio, forse anche un po’ di ambizione personale, ma nulla più.

Per questo sono certo che la strada intrapresa porterà a meglio equilibrare il calendario sul territorio ed a riempire meglio tutti i periodi dell’anno disponibili. Un’ultima cosa. Vorrei che il 2007, che ormai non è più così distante, fosse per il nostro movimento un anno di consolidamento del lavoro e delle politiche intraprese.

So che per questo servono soldi ed i sacrifici sono sempre molti. Speriamo bene. Quest’anno il nostro sforzo per garantire un contributo meritocratico agli atleti sarà un impegno grosso non avendo più a disposizione i contributi derivanti da quelle che erano negli anni passati le “borse di studio Primo Nebiolo”, ma abbiamo voluto mantenere questo impegno che va a favore dei giovani con l’istituzione di un premio di rendimento.

Mi auguro, e se lo augura tutto il Consiglio Regionale della Fidal Piemone, che da parte di tutti vi sia un positivo riscontro a questo sforzo che, tra l’altro, è legato ad un regolamento che vuole tutelare la scelta di continuare a svolgere atletica in Piemonte.

Taglieremo quindi altre spese per far fronte a questo e siamo speranzosi che ci giungeranno altri aiuti per compensare lo sforzo, ma il pensiero di tutti è quello che innanzitutto va valorizzato, per quanto possibile, il lavoro e l’impegno degli atleti, dei tecnici e delle società.

(Fonte: Fidal Piemonte - Il Presidente Maurizio Damilano)



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