19/9/04 -TURIN HALF MARATHON RECORD



La 6° edizione della Turin Half Marathon è la definitiva consacrazione di una manifestazione in cui si intrecciano più di un motivo di interesse e di attenzione. Partiamo da sabato quando la presentazione dei top runner all’Arsenale della Pace si è trasformata in una toccante cerimonia in cui don Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, ha consegnato al campione olimpico di maratona Stefano Baldini il premio annuale di Artigiano della Pace “perché ne incarni i tratti salienti: la forza interiore che fa raggiungere un grande obiettivo, qual è anche il nostro, aiutare i poveri del mondo” come ha detto commosso don Olivero.
Questo aspetto di stretta unione tra sport e volontariato sociale è stato sottolineato anche da Luigi Chiabrera, che ha confermato l’impegno con la Turin Marathon del 2005 di combattere la fame di 100.000 bambini.
I dati hanno ripagato ampiamente l’impegno dello staff della Maratona di Torino con 1700 iscritti e 1370 arrivati, entro le 3 ore, al traguardo, di cui 265 delle 300 donne, un vero record. Alle 9,30 la fiumana multicolore schierata su Corso Massimo d’Azeglio all’altezza di Corso Dante è schizzata verso il sottopasso Lanza al via dato da Stefano Baldini. Subito al comando il gruppetto dei keniani, Daniel Rono, Barnabas Koech, William Todoo e Joseph Terer, la coppia del Qatar Omar Jumah e Alì Foaad, il marocchino Adil Annani e Fabio Rinaldi del Runner Team, sofferente per i postumi di una caduta, ma ben deciso a resistere; più staccato il gruppetto dei nostri, Alessandro Giannone, Gualtiero Falco e Salvatore Calderone del Cus Torino, Nicola Ciavarella e Mario Prandi dell’Atp, Gioachino Sciarrotta del Susa, Bruno Santachiara del Runner Team e Jefferson Monserrate del Recanati.
Dopo 5 km all’ingresso di Moncalieri Rono allunga e se ne va da solo. Al giro di boa della rotonda Leroy Merlin il gruppetto degli inseguitori si è diviso in due tronconi: a 30” Koech, Todoo, Jumah e Terer, a oltre 1’00” Annani, Foaad e Rinaldi. Si rientra in Moncalieri su Strada Genova, via Tenivelli, via Cavour e si sbocca su Piazza Caduti della Libertà da cui si entra in via Bogino dirigendosi verso Torino.
Al 15° km dove è posto il 2° rifornimento Rono è ancora saldamente al comando con 1’ sui più immediati inseguitori, è qui che Terer, all’esordio sulla distanza, decide di andare da solo all’inseguimento del battistrada, che comincia ad accusare la fatica per la giornata di sole, forse un pò troppo calda e umida. Il finale è quindi palpitante col cacciatore all’inseguimento della preda, che conclude in 1h03”19 con soli 9” di vantaggio. Al 3° posto a 31” Todoo che ha staccato di 20” Koech e di 25” Jumah. A 2’02” Annani, poi a 2’26” Foaad e a 2’38” Rinaldi, primo degli italiani. Arrivano poi Ciavarella a 4’56”, Prandi a 5’14”, Giannone a 6’25”, Monserrate a 6’42”, Santachiara a 7’31” e Sciarrotta a 7’40”. Nella gara femminile fin dai primi chilometri le due atlete keniane Anne Jelagat e Florence Barsosio vanno via con passo deciso, che, in proiezione, dà un tempo di arrivo intorno a 1h12’; ma nella seconda parte della gara Barsosio, tornata alle competizioni dopo due anni di inattività per maternità, rallenta il ritmo e Jelagat continua da sola tagliando il traguardo in 1h13’03”, 14° assoluta, con 44” sulla connazionale.
Al 3° posto Lucilla Andreucci della Forestale a 1’17”, con un ritorno alle gare più che positivo, e al 4° la russa Svetlana Demidenko a 1’49”. Arrivano poi le piemontesi, l’alessandrina Valeria Straneo a 5’44”, Elena Navone dell’Atp a 11’04”, la compagna Maria Grazia Navacchia, campionessa italiana Master 50 di maratona, a 12’24”, la pianezzese Grazia Fasolo, Master 45, a 13’19” e Luigina Definis, Master 35 dell’Atp a 14’10”.
(sito internet: www.turinmarathon.it)

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