Uno Yeman da record: 13'02"26 nei 5000

09 Settembre 2020

Yeman Crippa riscrive la storia dei 5000 metri italiani: 13'02"26 per il trentino ad Ostrava, nuovo primato nazionale sulla distanza
Yeman Crippa ha scritto un'altra pagina di storia per prendersi anche il record italiano dei 5000 metri. Questa sera nel celebre Golden Spike di Ostrava il ventitreenne trentino delle Fiamme Oro ha chiuso la gara al terzo posto con un 13'02"26 che riscrive la storia azzurra della specialità togliendo tre secondi abbondanti a quanto fatto nel 1990 da Salvatore Antibo (13'05"59). Una serata da leggenda per Crippa, capace di leggere al meglio una gara che si è rivelata più complicata del previsto, per la prematura fuga dell'etiope Selemon Barega, successivamente rimontato e beffato dall'ugandese Jacob Kiplimo, vincitore in un eccellente 12'48"63 con un nulla di vantaggio sul favorito della vigilia. Crippa si è trovato prima a procedere a braccetto con lo stesso Kiplimo, ad una ventina di metri dal battistrada, francobollato alla lepre di turno. Poi quando l'ugandese ha aumentato l'andatura, l'allievo di Massimo Pegoretti è stato lucido a mantenere un ritmo appena più pacato, sufficiente per raggiungere il traguardo ed infrangegere lo storico record di Antibo.

“Sono contentissimo, dopo tre anni che ci provavo è finalmente arrivato il grande risultato - le prime parole di Crippa -. Lo dico con il sorriso, spero che un mito come Totò Antibo non ce l’abbia con me! Gli ho tolto un altro record, ma so che faceva il tifo per me”. Passano pochi minuti ed ecco il messaggio di congratulazioni di Antibo sui social: “Finalmente dopo 30 anni viene battuto il record italiano. Complimenti Crippa, adesso inizia una nuova stagione”. 

“Questo record era l’obiettivo del mio 2020 - prosegue Yeman - e averlo ottenuto significa che sono sulla strada giusta, che gli obiettivi prefissati li ho centrati. Nonostante tutto, nonostante lo stop per il lockdown e le difficoltà negli allenamenti. Bisogna crederci, avere il coraggio e provarci. Soffrire e non mollare mai, e spero che questo abbiano capito i giovani atleti che mi hanno seguito stasera da uno schermo. Vorrei aver dato loro tanta motivazione”. 

La gara-record la racconta lui, dalla sua visuale: “Mi ha dato una grossa mano Kiplimo - spiega - poi lui è andato via e soffrendo ho tenuto duro. Praticamente ho fatto quasi metà gara da solo. Negli ultimi due giri e mezzo ero stremato, ma già dai primi passaggi che vedevo sul display (2:32 al 1000, 5:11 al 2000, 7:45 al 3000) avevo capito di essere in linea con il record italiano e sono riuscito a chiudere in 61 secondi l’ultimo giro. A un certo punto, all’ultimo giro, ho chiuso gli occhi, e mi sono detto che dovevo ‘sparare’ il più possibile. Avrei voluto provare anche il sub-13, è sfumato di poco e ci riproverò”.

“Dopo Doha, e il mio record dei 10.000 avevo detto che sì, ero soddisfatto, ma il mondo corre forte ed è ancora lontano: stasera lo confermo - aggiunge -. Non mi accontento, c’è tanto da limare, a partire dalla discesa sotto i tredici secondi nei 5000. Ma intanto me la godo e sono felice di essermi riscattato dal record mancato di sabato sera nel miglio. Ci voleva proprio”. 

Non solo Crippa, il meeting ceco ha visto tra le protagoniste anche l'altra trentina Isabel Mattuzzi (Fiamme Gialle), impegnata sulla stessa distanza del corregionale:  vittoria, come previsto, per l'olandese Sifan Hassan (14:37.85). mentre la roveretana, più siepista che specialista dei 5000, resta presto in solitaria e conclude dodicesima in 15:55.67.



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