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Trofeo Ambrogi, il 14 dicembre diretta sui 600

Lazio in movimento, e non solo in pista. Nell’ottica di raccontare sempre meglio l’attività tecnica regionale, il Comitato FIDAL Lazio ha messo in piedi un’iniziativa che merita attenzione: una diretta video tutta dedicata ai 600 metri maschili ad invito del Trofeo Ambrogi, in programma domenica 14 dicembre 2025 a Roma, allo Stadio delle Aquile – Paolo Rosi.

Il progetto, battezzato con il motto “Tratto t’ho qui con ingegno e con arte”, nasce dalla volontà di offrire agli addetti ai lavori – e a chiunque voglia crescere sotto il profilo tecnico – un punto di vista privilegiato sulla specialità. Flavio Rambotti, promotore dell’iniziativa, ha organizzato una scaletta che unisce teoria, analisi e commento sul campo, senza fronzoli e con l’obiettivo di rendere la diretta uno strumento davvero utile. Una iniziativa che ha ricevuto il grande sostegno del Gruppo Giudici Gare. 

Si parte alle 11:30 con Emilio De Bonis, che da remoto proporrà una presentazione teorica essenziale e concreta, supportata da poche slide mirate. Alle 12:10 entrerà in scena il professor Sandro Donati, che offrirà la sua valutazione tecnica dei partecipanti direttamente dal campo di gara, entrando nei dettagli che solo l’occhio dell’esperto sa cogliere. Alle 12:30, a caldo dopo la corsa, Donati tornerà in collegamento per l’analisi consuntiva: cosa ha funzionato, cosa no, quali aspetti tecnici hanno fatto la differenza e quali spunti possono essere utili per atleti e tecnici.

La diretta sarà trasmessa su Zoom (link fornito dal CR Lazio - ID riunione: 819 7728 2496 - Codice d’accesso: 052183), e l’evento verrà anche registrato, così da permettere a chi non potrà collegarsi di recuperare contenuti e analisi. Un’iniziativa semplice, concreta e di qualità, proprio come dovrebbe essere ogni progetto che punta a far crescere il movimento. E non finisce qui: nel 2026 arriveranno altri appuntamenti, ancora più ricchi e mirati. Per ora, appuntamento al 14 dicembre, perché quei 600 metri promettono tecnica, intensità e – perché no – anche un po’ di sana curiosità per vedere cosa ci mostrerà la lente degli esperti.