Marco Troiani, una vita per la marcia

30 Aprile 2016

Un uomo che ha contribuito a far grande la marcia e lo sport laziale.

In questo lungo viaggio di avvicinamento ai Campionati mondiali di marcia a squadre del prossimo 7 e 8 maggio a Roma, ricordiamo per l’occasione un grande personaggio di sport come Marco Troiani, scomparso poche settimane fa all’età di 69 anni, e che tanto ha dato all’atletica ed alla marcia laziale.

Di seguito viene proposta una sua biografia, prodotta da un caro amico, il prof. Francesco Franceschetti, che si è interessato anche a raccogliere, grazie alla cortese disponibilità della famiglia di Marco Troiani, le suggestive fotografie che lo ritraggono in azione.

 

MARCO TROIANI – La biografia

Marco Troiani, nasce a Roma il 30 maggio del 1946. Marco è un brevilineo (mt. 1,70 x 68 kg) , ma estremamente potente; inizia infatti la sua pratica agonistica nella velocità, dove registra, in categoria cadetti, un ottimo 9”1 sugli 80 mt.

Il prof. di educazione fisica, Mario Sciarretta, buon marciatore, intuitene le potenzialità, lo introduce successivamente alla marcia e lo porta con sé alla A.S. Roma. Ed i risultati non tardano a venire: nel 1962, da allievo, vince il Trofeo Nazionale Pavesi, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, per promuovere i talenti. In quell’occasione Marco fa registrare un eccezionale 8’59” sui 2km di marcia, su terra rossa, poco meno di 4’30” al km! Chiusa la sezione Atletica della AS Roma, passa all’IGNIS e da li al CUS Roma.

Più volte nazionale, viene premiato per lo stile perfetto, che non concede alcuna sbavatura alla corsa, e secondo i canoni stilistici dell’epoca, gli viene riconosciuta una tecnica addirittura superiore a quella del grande Abdon Pamich.

Nel primo anno Junior (1963), convocato in nazionale, fa registrare in Francia, a Thonon les Bains, nel mese di giugno, durante il triangolare Italia Francia Polonia, un ottimo 50’52”8, che lo porta sul podio.

Il 1° novembre del 1965, ancora Junior, presso il campo dell’Acqua Acetosa, compie una vera impresa appropriandosi del record italiano della categoria, portandolo a 48’ 01”.

Si distingue ancora, come senior, in gare nazionali, vestendo la maglia del G.S. Carabinieri nel 1967 (4° a Viareggio in giugno sui 20 km, 3° a Iesolo in settembre sui 30 km dopo una splendida rimonta) e, al ritorno dal servizio militare, nel settembre 1968, continua a gareggiare con lo spirito del dilettante puro… e senza indulgere ad “aiutini” di alcun genere.

Terminata l’attività agonistica, alla fine del 1975 diviene Segretario Generale del CUS Roma. Anche in questo ruolo si distingue, come dirigente sportivo, coordinando la sezione di Atletica Leggera che proprio in quegli anni e per lungo tempo, risulterà ai vertici nazionali. Ma è tutto lo Sport Universitario ad usufruire della sua spinta propulsiva: la pallavolo femminile, il rugby, il nuoto. Innumerevoli sono i titoli nazionali federali  ed universitari vinti in quegli anni dal CUS Roma. Con lui viene inaugurata la Maratona di S. Silvestro, manifestazione sportiva antesignana di un movimento che oggi è esploso in maniera prepotente.

Non è un caso se, interrottosi il rapporto, i risultati tecnici del CUS Roma in breve tempo subirono un drastico ridimensionamento.

Rispettato da tutti per la sua onestà, anche intellettuale, per le capacità umane e per la coerenza con le proprie idee, Marco ingaggia un’ultima strenua lotta con il tumore, durata 18 mesi, e viene a mancare il 9 marzo 2016.

 

 

(Per le foto storiche si ringrazia la famiglia di Marco Troiani)



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