Maratona, Yaremchuck record italiano!

03 Dicembre 2023

La 29enne dell’Esercito migliora di quasi mezzo minuto il primato nazionale dopo oltre undici anni (Straneo 2h23:44 nel 2012)
Record italiano di Sofiia Yaremchuk nella maratona: migliora il primato con 2h23:16 e dopo oltre undici anni toglie quasi mezzo minuto al crono di Valeria Straneo, stabilito con 2h23:44 a Rotterdam nel 2012. L'azzurra, portacolori dell’Esercito - di casa a Roma, allenata da Fabio Martelli - riesce a cogliere l’obiettivo correndo a ritmo costante intorno a 3:24-3:25 ogni mille metri, con un parziale di 1h11:44 alla mezza e una seconda metà più veloce grazie a un finale in crescendo, piazzandosi al nono posto. Quest’anno la 29enne era già scesa a 2h24:02 in primavera sulle strade di Londra dove aveva staccato il pass per le Olimpiadi. Ecco i crono intermedi di Sofiia Yaremchuk a Valencia: 17:02 (5 km), 34:00 (10 km), 51:01 (15 km), 1h07:59 (20 km), 1h11:44 (mezza maratona), 1h25:06 (25 km), 1h41:57 (30 km), 1h59:01 (35 km), 2h15:48 (40 km). (leggi altro su fidal.it)

“Finalmente sono riuscita a chiudere una maratona con una bella progressione!”, racconta Sofiia Yaremchuk. “Per me questo risultato è un grande orgoglio, così come mi sento fiera di aver potuto indossare quest’anno la maglia azzurra. Sono felicissima per il record e davvero grata agli italiani che mi trasmettono sempre tanto affetto. Credo di aver fatto una gara intelligente, di questo sono particolarmente contenta. Ogni maratona è diversa, fa imparare qualcosa di nuovo e quella di Londra, dove avevo pagato la partenza veloce, per me è stata un insegnamento. Ma c’era anche un po’ di timore e quindi non ho voluto aumentare troppo, perché negli ultimi chilometri può succedere di tutto. A Valencia ho trovato tanto tifo del pubblico e un ottimo pacemaker che teneva il ritmo giusto per il mio gruppo. Anche se venerdì mi ero preoccupata, quando ho visto che tirava vento, in gara le condizioni erano perfette. Mi sentivo molto bene, sarebbe stato bello scendere anche sotto 2h23 ma per me contava soprattutto finire in progressione, era ancora più importante del record o del crono. Se sono arrivata a questo punto, devo essere riconoscente al mio allenatore Fabio Martelli che ha sempre creduto in me fin dall’inizio. Per questa maratona mi sono preparata soprattutto a Roma e anche a Tarquinia per i lavori lunghi, ma senza andare in altura. La dedica è per il centro sportivo dell’Esercito, siamo un bellissimo team con tutto lo staff che mi sostiene. Voglio godermi un po’ questa gioia, farò un paio di settimane di riposo e poi si riparte. Questo record è una tappa fondamentale verso le Olimpiadi”.

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