I trent'anni del presidente Claudio



Dopo trent'anni di presidenza, Claudio Pedri ha lasciato nei giorni scorsi la guida del Lagarina Crus Team, passando le consegne al nuovo presidente Mario Ignazzito

Trent'anni alla guida di una società sono davvero tanti, specie se quella società hai contribuito a farla nascere e a farla crescere fino ad ottenere una dimensione - pure molto importante - tutta sua. Claudio Pedri è stato per un trentennio il regista di quello che oggi è il Lagarina Crus Team ma che nel 1984 è nato come Crus Pedersano, insomma, quello che per tutti è "il Crus"; lo è stato fino ai giorni scorsi, quando all'assemblea dei soci gialloblù ha fatto un passo indietro, per cedere il posto al neo presidente, Mario Ignazzito che negli ultimi mesi ha completato un percorso di affiancamento per capire e provare ad assimilare un po' dell'esperienza di Claudio.

 

"Sono certo, anzi, convinto che Mario sia la persona giusta per continuare il percorso della nostra società e mantenere lo spirito ed il clima che ci ha contraddistinto in questi 30 anni. Erano già diversi anni che mi guardavo, ci guardavamo attorno per individuare possibili volti nuovi e forze fresche e in Mario Ignazzito abbiamo trovato il proseguimento ideale della nostra identità".

 

Claudio Pedri è nel cuore del Crus sin dai primi anni '80, quando l'atletica non era ancora nel DNA della società di Pedersano, frazione di Villa Lagarina che la domina sul versante destro della vallata dell'Adige.

"Si trattata vi una società sportiva che raccoglieva alcuni amatori di ciclismo e qualche altro sportivo e che si era posta come obiettivo quello di completare il progetto e la realizzazione del centro sportivo del paese. Ho iniziato a collaborare con loro e dopo un paio di anni, quando il traguardo è stato raggiunto abbiamo pensato di provare ad allargare un po' l'orizzonte e così tra il 1984 e l'85 abbiamo completato l'affiliazione al CSI e un paio di anni dopo alla FIDAL. Sicuramente quando sono entrato per la prima volta tra i volontari del Crus non avrei mai pensato di vivere trent'anni da presidente: tutto è nato come una scommessa. Dopo i primi mesi sono stato "promosso" segretario, poi in breve tempo il presidente Fulvio Petrolli - tra l'altro mio vicino di casa - mi ha ceduto il posto e da lì è iniziata l'avventura dei 30 anni con il caro Luigi Manica sempre al fianco. E poi la famiglia, coinvolta in toto in questa avventura a cominciare da mia moglie Giovanna che al mio fianco ha supportato la mia passione ed è entrata a far parte del Crus con grande impegno; passione poi raccolta anche dai miei figli, a loro volta attivi e vivi nel mondo dell'atletica".

 

Una scommessa che ha portato alla nascita e alla crescita di una delle società più floride nel panorama dell'atletica leggera trentina (e non solo verrebbe da dire), specie per quanto riguarda il settore giovanile.

"La soddisfazione principale in questi 30 anni è stata sicuramente quella di veder crescere continuamente la società, nei numeri e nell'interesse suscitato. Sono orgoglioso del percorso che abbiamo compiuto e nella capacità dimostrata di valorizzare i tanti giovani locali, del nostro territorio. Non mi va di fare nomi, non credo sia giusto nei confronti della società, ma ritengo che sia sotto gli occhi di tutti come nel corso degli anni il nostro gruppo abbia portato sotto i riflettori diversi atleti, specie in questi ultimi anni, in cui i risultati si sono elevati sensibilmente in termini di qualità".

 

Risultati importanti in effetti ce ne sono stati tanti in questo trentennio.

 

"Credo comunque che più dei risultati in sè, la vera soddisfazione sia stato il registrare la vicinanza e l'affetto nei confronti del Crus da parte di atleti, genitori e volontari e il clima di cooperazione e di aiuto che si è venuto a creare all'interno del gruppo gialloblù. A quel punto gli ottimi, eccellenti risultati sono stati una conseguenza di tutto ciò. Proprio per questo ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno aiutato e contribuito alla nascita e alla crescita del Crus, dal primo giorno all'oggi. Senza di loro non ci sarebbe questa società, questo è innegabile".

 

E adesso?

 

"Adesso continuerò a stare sul campo e soprattutto a dare una mano alla società, da allenatore e dirigente: non più da presidente, magari, ma sempre nel vivo del Crus".

 

 

 

Il Sito del Lagarina Crus Team

 

 



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