Giordano Benedetti: "Un sogno su Zurigo..."



Domenica ad Ancona ha raccolto il quinto titolo italiano consecutivo negli 800 metri indoor, ora il finanziere di Sorni di Lavis guarda ad un 2014 che offre sul piatto gli Europei di Zurigo

Domenica ad Ancona ha raccolto il quinto titolo italiano consecutivo negli 800 metri indoor. Una gara che nel progetto iniziale della stagione invernale non doveva neanche essere fatta, ma come si fa a resistere al fascino di un titolo tricolore? E così Giordano Benedetti ha deciso di fare una piccola deviazione sul tragitto Torino - Lavis per andare a prendersi il meritato oro tricolore. Una vittoria che comunque non sposta di una virgola le considerazioni, gli obiettivi, la programmazione per il 2014.

 

"Sono focalizzato completamente sulla stagione estiva, l'indoor serviva solo come tappa di passaggio e confesso di non aver finalizzato alcuna delle gare sin qui disputate, anzi. A dirla tutta non ho mai nemmeno scaricato: i due test più indicativi sono stati i due 400 di Padova, dove ho ricevuto indicazioni molto importanti, mentre il 3000 di Genova mi ha detto che stiamo lavorando nella giusta direzione. Gli italiani di Ancona sono stati una sorta di tappa obbligata: in fondo mi dispiaceva non esserci. Ora si presentano due mesi fondamentali per costruire a dovere l'estate".

 

In collaborazione con il suo allenatore Enrico Maffei, coetaneo torinese, Giordano Benedetti ha variato la preparazione invernale, ha ridotto il chilometraggio ("di fatto ho levato tutti i lunghi lenti") e aumentato il lavoro in palestra ("abbiamo lavorato abbastanza sulla potenza") ed ora, concluso febbraio, guarda in avanti. 

 

"Gli Europei di Zurigo sono un appuntamento segnato col circoletto rosso. So di poter far bene, ma prima ci sarà da costruire settimana dopo settimana la mia condizione e arrivare alla rassegna continentale con la giusta forma, anche e soprattutto per affrontare i turni successivi. Se voglio provare a realizzare questo sogno che mi frulla in testa, devo superare batteria, semifinale per presentarmi in finale con le potenzialità e la brillantezza giusta per correre attorno al mio personale. Questa è la sfida, superare il mio limite che mi ha quasi sempre frenato nei turni successivi: su questo stiamo lavorando e credo che le indicazioni maturate in questo ultimo periodo siano positive".

 

Prima del debutto in pista, ci sono ancora 6-7 settimane. "In questi giorni a casa abbiamo deciso di staccare per poco tempo dalla corsa e mi dedico ad altro, anche allo sci di fondo con 3 uscite programmate sulle nevi di Passo Lavazè. Poi dal 6 marzo tornerò a Torino per un paio di settimane prima di volare in Portogallo, dove siamo riusciti a combinare un piccolo stage insieme al francese Pierre Ambroise Bosse (campione europeo U23 in carica e settimo ai mondiali di Mosca), dieci giorni che serviranno come confronto ed ulteriore test".

 

Così si arriva ad aprile. "Mi piacerebbe debuttare prima di Pasqua, con un test agonistico su una distanza intermedia, magari un 500 metri per poi testarmi sui 1000 verso fine mese. Da maggio poi si farà sul serio: in agenda ho tre appuntamenti, a cominciare dalla serie B del meeting di Doha (9 maggio) per passare poi dalla Coppa Campioni con le Fiamme Gialle ed arrivare così al Golden Gala di Roma, ammesso che vengano confermati gli 800 metri. Credo che arrivati a questo punto, sia necessario inseguire gare di alto livello, in modo da aumentare l'esperienza, avere sempre più stimoli e maggiori possibilità di staccare tempi interessanti, elemento che di fatto poi apre l'accesso a meeting di valore".

 

 

 



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