Festival dello Sport: tripudio per gli eroi di Tokyo

11 Ottobre 2021

Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi, Antonella Palmisano, Massimo Stano, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta sono stati i grandi protagonisti del rush finale del Festival dello Sport: per loro meritato trionfo a Trento
Non poteva esserci conclusione migliore per questa quarta edizione del Festival dello Sport che ha avuto nell'atletica la sua Regina incontrastata, a chiusura di una stagione pazzesca che ha portato in dote i cinque ori di Tokyo.
Cinque trionfi che hanno scandito le ultime ore del Festival dello Sport, dalla marcia da impazzire di Antonella Palmisano e Massimo Stano fino alla leggendaria staffetta dell'uomo dei sogni, Marcell Jacobs, e di Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta che hanno chiuso di fatto l'intensa rassegna rosa che troverà spazio a Trento anche nelle prossime tre edizioni.
Ma inevitabilmente sono stati i due appuntamenti con protagonisti lo stesso Jacobs e Gimbo Tamberi a calamitare le maggiori attenzioni.
Sabato pomeriggio il primatista italiano del salto in alto è stato coinvolto in un "passo a 3" con le leggende Javier Sotomayor - primatista mondiale - e Dick Forsbury, ovvero colui che ha rivoluzionato ("hackerato" direbbe qualcuno) la specialità.

Un confronto di grande profondità, sorretto dall'esuberanza di un Tamberi che dice «Non mi pongo limiti, sento la vita che mi sorride».

E la vita sorride anche a Marcell Jacobs che dal palco dell'Auditorium Santa Chiara suggerisce questo alla folla in visibilio: "Non ponete limiti ai sogni, non abbiate paura di sognare in grande. Un limite potrebbe impedirvi di raggiungere un traguardo ancora più grande". E dopo i trionfi di Tokyo, il poliziotto di Desenzano ha già nuovi traguardi: "i Mondiali del 2022 saranno un test incredibile, tutti vorranno prendersi il mio posto e dovrò lottare con i denti.

Il record del Mondo? Già quello europeo mi sembrava impossibile, ma c'è sempre spazio per un sogno".

E nel cuore della serata, ecco raggiungerlo sul palco i compagni della "pazzesca" staffetta: Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu.

"Siamo squadra, siamo uniti, abbiamo lasciato immediatamente da parte le ambizioni individuali per metterci al servizio del team, questo è stato il nostro segreto" ha rivelato un Tortu commosso ma profondamente maturo. "In altre realtà gli atleti restano antagonisti anche in staffetta, noi abbiamo saputo fare quel passo in più fino a rischiare nei cambi per conquistare qualcosa di straordinario - gli fa eco Jacobs mentre Patta racconta le emozioni del suo essere in pratica debuttante e Desalu - con la consueta simpatia - svela aneddoti e regala risate alla folla.

Con loro sul palco sale anche il grande Borzov, storico avversario di Pietro Mennea e due volte campione olimpico a Monaco 1972: spetta a lui ripetere la cerimonia di premiazione a Jacobs ("l'oro di Tokyo era per le Olimpiadi, questo è per il futuro" gli sussurra nell'infilargli la medaglia al collo) e celebrare il trionfo della velocità azzurra. "Mai nessuno l'avrebbe detto".
Già, proprio così. Jacobs ha solo ragione: "non mettete limiti ai vostri sogni".

Cala il sipario sul quarto Festival dello Sport: l'atletica è stata regina anche con i trentini Yeman Crippa e Nadia Battocletti: appuntamento all'ottobre venturo, per un altro fine settimana di grande intensità.


La trionfale 4x100 azzurra con Jacobs, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta


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