EuroCross: Nadia Battocletti sempre più regina

12 Dicembre 2021

Ancora un trionfo per Nadia Battocletti che sbaraglia la concorrenza nella prova under 23 ai Campionati Europei di corsa campestre di Dublino; ritiro per Yeman Crippa, malessere per Neka; Massimiliano Berti 57° junior
Nadia Battocletti è sempre più "StraordiNadia". Sui prati di Dublino la ventunenne nonesa delle Fiamme Azzurre ha conquistato il secondo titolo europeo Under 23 della stagione, vincendo con netta superiorità la prova del Campionato Europeo di Cross davanti alla slovena Klara Lukan e alla portoghese Mariana Machado al termine di una gara in cui ha dato sempre l'impressione di controllare, gestendo le diverse situazioni e gli attacchi altrui per poi piazzare la stoccata vincente a 500 metri dal traguardo. Tutto come se l'era immaginato alla vigilia, proprio come era avvenuto a luglio in pista, nei 5000 metri degli EuroU23 di Tallinn che avevano dato identico responso: Battocletti vincente su Lukan.
Per Nadia si tratta del terzo acuto agli EuroCross dopo la doppietta da junior firmata tra il 2018 ed il 2019 ed ora non resta che attenderla tra le grandi, anche se l'impressione è che la figlia d'arte allenata da papà Giuliano possa ben presto prendere le misure alle senior, come testimonia il settimo posto nei 5000 olimpici di Tokyo, perla assoluta di questo 2021 vissuto da regina.
Ad arricchire ancor più la giornata, ecco anche il titolo a squadre raccolto grazie al sesto posto di Anna Arnaudo e all'undicesimo di Giovanna Selva.

TESTA - Eleganza, classe, testa. E la freddezza della gara che si scioglie nel sorriso della zona mista, dopo l’abbraccio con papà Giuliano e con il presidente della FIDAL Stefano Mei: “In questi mesi mi sono allenata molto bene - le prime parole di Nadia Battocletti - oggi è stata dura, c’erano ragazze molto forti con caratteristiche simili alle mie. Abbiamo trovato un percorso che ritengo il più tosto degli ultimi anni, durante la corsa ho dovuto mettere in atto tutte le mie tattiche, ho spesso indietreggiato per evitare di prendere troppo vento e ogni tanto rientrando in gruppo ho preso qualche botta. Sì, vedevo le altre che provavano un sacco di attacchi ma io sapevo che la mia qualità migliore sono gli ultimi cinquecento metri, ho aspettato e poi sono partita”. Detto, fatto. Era la donna da battere. E nessuna ci è riuscita. “Mi sentivo la più forte? Io non sottovaluto mai nessuno. In questa trasferta però avevo sempre gli occhi addosso, in quanto favorita: questa cosa mi fa strano, ma anche piacere. Non ho sentito la pressione. Grazie a mamma e papà, alle Fiamme Azzurre e a tutto il team che mi segue sapevo che dovevo solo prendere tutti gli allenamenti di questi mesi e portarli dentro la gara”. 

"BASTA DUBBI" - La 21enne trentina di Cavareno, che quest’anno ha conquistato il titolo europeo under 23 anche nei 5000 su pista, chiude in 20:32 nei 6 chilometri, in una domenica non fredda (9 gradi), su terreno reso umido dalla pioggia sottile della prima mattina, e con tanto pubblico ai bordi del percorso. A coronare una stagione entusiasmante, con l’apice del settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo nei 5000 metri: “L’esperienza dei Giochi Olimpici mi ha dato tanto - prosegue Battocletti - sono entrata in contatto con atleti fortissimi come Hassan e Ingebrigtsen, spero di diventare come loro. Ma del 2021, oltre a tutte le medaglie, resta soprattutto la certezza di essere cresciuta mentalmente, ancora più che fisicamente. Ho smesso di pormi i soliti dubbi, sul fatto di non essermi allenata bene o cose del genere. Adesso ragiono in maniera diversa: penso e agisco come un’atleta professionista e non ho più limiti. Non vedo l’ora che arrivi la prossima estate, i Mondiali di Eugene, gli Europei di Monaco di Baviera. Per continuare a crescere”.

FRATELLI CRIPPA KO - Domenica da dimenticare invece per i fratelli Crippa. Prima è toccato a Neka alzare bandiera bianca per un malessere che l'ha colpito nella notte, poi la malasorte si è accanita sul più atteso Yeman sottoforma di un dolore al fegato che l'ha colpito nel corso del penultimo giro, dopo che il portacolori delle Fiamme Oro si era disimpegnato apparentemente senza patemi nella prima parte di gara, correndo spalla a spalla con gli altri due favoriti Jacob Ingebritsen e Aras Kaya nel quartetto di testa che comprendeva anche il francese Jimmy Gressier. Il dolore lancinante l'ha costretto al ritiro immediato, poi sarebbe stato Ingebritsen a prendere il largo su Kaya e Gressier.

ESPERIENZA PER BERTI - Rientrato per l'occasione dalla California, Massimiliano Berti (Atletica Valchiese) ha completato la prova under 20 al 57° posto, gara vinta dal 17enne danese Christensen, talento di sicuro avvenire e ancora nella categoria allievi.

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LE FOTO DI DUBLINO 2021 (di Giancarlo Colombo/FIDAL)


L'arrivo vincente di Nadia Battocletti - Foto di Giancarlo Colombo / FIDAL


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