Cesare Maestri, un nome una garanzia



Il ventenne di Bolbeno è reduce dal successo in azzurro alla Snowdon Race, grande classica del Galles; ora guarda alla seconda prova tricolore in Panarotta

Con un nome così, impossibile non dedicarsi alla montagna. Quasi un destino, verrebbe da pensare. Ma meglio precisare subito che "no, no, nessuna partentela. Con il grande Cesare Maestri c'è solo un'omonimia, niente di più. Anche se nel mondo della corsa in montagna, la domanda me la fanno praticamente tutti: conosco bene l'alpinista, ma nessuna parentela". Il giovane Cesare Maestri nei giorni scorsi è rientrato nella sua Bolbeno dopo la trionfale trasferta gallese con tanto di successo nella Snowdon Race, classica prova up&down d'OltreManica in cui ha festeggiato nel migliore dei modi la prima convocazione nella nazionale assoluta.

 

"Sinceramente non me l'aspettavo nemmeno io. Abbiamo corso su un tracciato leggermente ridotto per il maltempo (6 + 6 chilometri invece di 7,5 e 7,5) e dopo aver controllato la frazione in salita, mi sono lanciato bene nella successiva discesa, ho allungato subito e nel finale sono riuscito a mantenere il vantaggio: è stata una gran bella soddisfazione, senza dubbio".

 

Cesare compirà ventuno anni a novembre, difende i colori dell'Atletica Valchiese ed è allenato da Giordano Zanetti che l'ha preso in cura dopo la prematura scomparsa del compianto Marco Borsari, il primo a "leggere" il talento del giovane giudicariese dal nome così importante.

Nel frattempo però il Maestri atleta ne ha fatta di strada, ha raccolto titoli italiani e maglie azzurre giovanili, ha completato le superiori e iniziato la carriera universitaria studiando ingegneria ambientale all'Ateneo di Trento ed ora può guardare con ragionevole tranquillità alla seconda prova tricolore stagionale, quella del 10 agosto sulle rampe della Panarotta.

 

"Dopo il successo di Oncino tra gli under 23 ho la conferma del titolo italiano a portata di mano, anche se la prova solo in salita non è la mia preferita. Mi piacciono di più le up&down quindi sulla Panarotta dovrò stringere i denti e andare a tutta".

 

Magari per provare a staccare una maglia azzurra per i mondiali di Casette di Massa di metà settembre? "Eh, mi sa che sarà dura, meglio pensare al titolo italiano e poi magari proiettarsi verso la prossima stagione, quando la prova iridata sarà mista e non in sola salita".

 

Intanto questo fine settimana Cesare Maestri tornerà di nuovo in gara, nella 5 ponti di Bagolino, sulle alture della Val Sabbia, nel bresciano: sedici chilometri di saliscendi nella vallata del Caffaro con un dislivello complessivo superiore ai 1200 metri

 

 

Nella foto (Foto APD Pont Saint Martin) l'arrivo vincente di Cesare Maestri alla 39ima Snowdon Race

 

 

 

 

 



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