Bianchetti-record, che forza!

06 Febbraio 2016

Sebastiano Bianchetti (m.p.i. di 19,40) apre alla grande la prima giornata dei laziali agli Italiani Jun-Pro di Ancona.

Lo aspettavamo in tanti e puntualmente Sebastiano Bianchetti ha materializzato ciò che in questi mesi ha costruito con duro lavoro, mettendo nel serbatoio ancora tanta forza e grinta dopo un’annata, quella 2015, ricca di successi.  La mattinata di Campionati Italiani Juniores e Promesse Indoor al Banca Marche Palas di Ancona ha così già fatto urlare il gigante di Contigliano, a rimarcare quella detonazione che ha fatto atterrare il peso da 7,260 Kg, quello dei grandi, lì dove nessun italiano nella stessa categoria era mai riuscito prima. Il limite italiano, fino al secondo turno di lanci della gara di Ancona, era quello di Alessandro Andrei, campione olimpico a Los Angeles nel 1984, capace di arrivare a 19,39 circa 35 anni fa (11-02-1981). Poi è sceso in pedana lui, il Bianchetti irresistibile, quello che con la casacca della Studentesca CaRiRi e sotto lo sguardo di un altro pezzo di storia della specialità, coach Paolone Dal Soglio, ha imparato ad abbattere primati in serie. Una collezione personale che si è arricchita oggi della miglior prestazione italiana promesse, ritoccando di un centimetro, con 19,40, la storica misura firmata Andrei. Una grande impresa dunque per un ragazzo che continua a crescere, nel fisico e nella testa, determinato fino in fondo a scrivere pagine importanti nella disciplina che più ama.

La straordinaria prestazione di Bianchetti era stata preceduta da un altro successo laziale, proprio sulla stessa pedana nella gara Promesse donne. Protagonista assoluta era stata infatti l’altra punta di diamante della Studentesca CaRiRi, Monia Cantarella, campionessa già lo scorso anno, capace di ribadire la sua supremazia con un ultimo lancio a 14,75, quarta prestazione personale al coperto, a coronare un’ottima serie di lanci: 14,55-14,37-14,60-14,55-14,50-14,75. Alle sue spalle si è ben comportata anche la compagna di squadra Claudia Bertoletti, al debutto di categoria in una rassegna nazionale, brava a limare il primato personale con un 14,39 che rappresenta anche la propria miglior misura con l’attrezzo da 4 Kg (da segnalare anche un 14,30 all’ultimo turno).

Nel pomeriggio lo squadrone della Studentesca CaRiRi ha rimpinguato il bottino di titoli italiani, con la vittoria del talentuoso Gabriele Chila’ nel salto in lungo. Fisico non esagerato, rincorsa reattiva e poi quello stacco che catapulta lontano, quest’oggi addirittura oltre il proprio record personale, con un atterraggio a 7,52, tre centimetri in più per vincere e consolidare la sua posizione ai vertici europei in questo inizio di stagione. Una gara decisa fin dal salto di apertura, quando Chila’ piazzava un eloquente 7,43, già troppo lontano per tutti.  

Delusione, e non poca, invece per l’altra portacolori sabina, Maria Vittoria Becchetti, costretta ad abbandonare la gara per squalifica a poco più di un giro dal termine. La campionessa uscente era stata un vero rullo compressore, transitando ai 2000 metri al ritmo di 4:20 a chilometro, già ampiamente in testa alla gara. Poi però arriva appunto la squalifica che manda a monte l’impresa, consentendo alla lombarda Nicole Colombi di imporsi non di molto su un’ottima Eleonora Dominici (Acsi Italia), al personale con il secondo posto in 13:18.22.  

Nel mezzofondo è superlativa sui 1500 metri la progressione finale di Yassin Bouih (Fiamme Gialle) che prima sfrutta l’andatura impressa da Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle Simoni) poi ritirato a metà gara, e quindi sfida in volata il temibile Enrico Riccobon. La spunta proprio Bouih, campione italiano in 3:47.18, in una gara che vede chiudere lontano, in nona posizione, Lorenzo Cacciamani (E Servizi Atletica Futura). Nella prova juniores sfiora invece il podio Orlando Castellano (Atl. Roma Acquacetosa) quarto in 3:59.42.

Al femminile è Giulia Aprile (C.S. Esercito) a primeggiare tra le promesse (4:30.79), dove si migliora Marta Castelli (Acsi Italia), settima in 4:38.91.

Il salto in lungo sorride ad Anastassia Angioi (Forestale) che, favorita anche dall’assenza della compagna Ottavia Cestonaro, si aggiudica la gara con 6,06. Un pomeriggio di grande soddisfazione è anche quello del romano Simone Forte (Fiamme Gialle) neo-campione italiano promesse grazie ad una competizione impeccabile, che gli regala per due volte il personale, prima con 7,60 e quindi con 7.61 (anche un 7,57 nell’ultimo salto). Nella gara juniores è sfortunata invece Valentina Kalmykova (Olimpia Nettuno), incappata in tre nulli pur avvicinando i 6 metri, mentre Virginia Calabrò (Studentesca CaRiRi) chiude con un buon sesto posto, grazie alla misura di 5,38.

Buon miglioramento al coperto per Leonardo Azara (Fiamme Gialle Simoni) nel salto con l’asta, con un pregevole 4,90m alla prima che pareggia il suo PB all’aperto, e lo fa salire sul terzo gradino del podio, con il compagno di squadra Simone Andreini, quinto con 4,60. Il duello fra Roberta Bruni (Forestale) e Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) nell’asta promesse non dura molto, con la sabina che fallisce i tre tentativi a 4,10, spianando la strada all’avversaria, brava prima ad aprire con un salto pulito a 4 metri netti, e quindi a far suo il titolo con 4,20. Ma la giornata di Sonia Malavisi non finisce qui, perché il bronzo europeo junior di Rieti 2013 trova le condizioni giuste per superare i 4,40, m.p.i. promesse (terza italiana all time indoor), record personale al coperto ritoccato di 8 cm, e a soli 2 cm da quello all’aperto.

Nelle altre gare di giornata, poco sprint per il Lazio, con la sola Caterina Ruggeri Fasciani (Studentesca CaRiRi) a rappresentare il movimento della velocità nelle diverse finali del pomeriggio sui 60 metri. La reatina però, se in mattinata aveva ottenuto una pregevole qualificazione in 7.80, esce subito dai giochi in finale, fermata da un infortunio. Sui 400 metri entrano in finale le promesse della E Servizi Atletica Futura, Alessandro Galati (49.18) ed Emanuele Grossi (48.74), così come la junior Anna Gresta (Atl. Roma Acquacetosa) con 56.91, in una gara che sembra avere in Ilaria Verderio (Fiamme Gialle) la vera grande favorita (55.88). Bene anche Raphaela Lukudo (Esercito) in finale tra le Promesse con 56.52.

 

Benvenuto 2016 a Roma: oggi è stata giornata di gare anche allo Stadio delle Terme di Caracalla, con un’affollata manifestazione provinciale all’aperto organizzata dal CP Fidal Roma. Tra i migliori risultati il buon test sui 1000 metri di Mohad Abdikadar (Aeronautica) che chiude la sua prova in 2:23.29, davanti al fratello Mohamed Abdikadar (Studentesca CaRiRi), secondo in 2:25.82. Sui 500 metri maschili successo di Antonio Trusiani (E Servizi Atletica Futura) al traguardo in 1:05.92 a precedere lo junior compagno di squadra Jean Michel Jabbour (1:06.40), mentre tra i cadetti Francesco Bargiacchi (Atletica Tiburtina) si impone su Lorenzo Benati (Atl. Roma Acquacetosa), 1:14.06 contro 1:15.82. Al femminile bene Eloisa Coiro (Atl. Roma Acquacetosa) prima in 1:17.20, così come Alice Truzzi (Acsi Italia), vittoriosa tra le cadette in 1:19.15. Per la categoria Ragazzi vittorie infine sui 60 metri per Benedetta Benedetti (Lib. Castelgandolfo-Albano) in 8.75 e Leonardo Schellino (Atl. Sabatina) in 8.24, con David Tesei (Atl. Anzio) in evidenza sui 500 metri vinti 1:19.02.

 

 

 

S.P.

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