Barshim vola alto, Benedetti e Floriani protagonisti



ieri sera lo Stadio Olimpico di Roma ha ospitato il Golden Gala Pietro Mennea che ha vissuto i momenti più esaltanti nella sfida a quote siderali tra Barshim e Bondarenko. Ottime impressioni per i due trentini Yuri Floriani e Giodano Benedetti; ecco

Il 34° Golden Gala Pietro Mennea - quarta tappa della IAAF Diamond League 2014 andata in scena stasera allo Stadio Olimpico di Roma - si illumina per la spettacolare gara di salto in alto maschile vinta dal qatariano, campione del mondo indoor e bronzo olimpico, Mutaz Barshim volato a 2,41, mondiale stagionale e primato asiatico, ma l'iridato ucraino Bohdan Bondarenko si gioca la vittoria sfiorandola ai 2,43 del record europeo. Barshim, invece, oltre a stabilire il record del meeting, diventa in assoluto l'uomo che ha saltato più in alto sul suolo italiano. Primati mondiali stagionali anche per Brianna Rollins nei 100hs (12.53), Genzebe Dibaba sui 5000 (14:34.99), e Kaliese Spencer (400hs in 53.97). Triplo a Will Claye (17,14), con il bronzo olimpico Fabrizio Donato quarto (16,89) e il campione europeo indoor Daniele Greco settimo (16,84). Nei 100 vincono Justin Gatlin (9.91) e Tori Bowie (11.05), solo ottava la titolatissima Shelly-Ann Fraser-Pryce. Successi con ottime prestazioni tecniche anche per LaShawn Merritt (44.48), Mohammed Aman (1:44.24), Silas Kiplagat (3:30.33) e Barbora Spotakova (66,43), mentre la neozelandese Valerie Adams con quella di stasera (20,01) raggiunge 48 le vittorie consecutive nel getto del peso.In chiave azzurra dal mezzofondo arrivano anche l'8:26.34 di Yuri Floriani nei 3000 siepi e l'1:45.99 di Giordano Benedetti negli 800.

 


3000 siepi (uomini) -  E' mancato il brivido-Kemboi, ritirato, ma la gara non ha affatto deluso. Dietro il vincitore Jairus Kipchoge Birech (8:06.20), i nomi di alto lignaggio di Paul Kipsiele Koech (8:10.53) e Brimin Kiprop Kipruto (8:11.399. Alle loro spalle, ben quattro atleti al primato personale, due giovanissimi kenyani e due polacchi. Ha figurato discretamente l'azzurro Yuri Floriani, che è sceso sotto il minimo per gli Europei di Zurigo (8:26.34, tredicesimo, record stagionale a circa quattro secondi dal personale stabilito al Golden Gala di due anni fa). Con Kemboi in piena efficienza, si sarebbe potuto fare qualcosa di più sul pano cronometrico anche in funzione del passaggio al secondo chilometro (5:24.66).

 


800m (uomini) - L'assenza dell'ultimo minuto di Nijel Amos ha forse tolto un po' di sale a una gran bella gara vinta dal campione del mondo Mohammed Aman (1:44.24), che aveva perso a Eugene proprio da Amos. L'etiope ha lasciato spremere lo statunitense Duane Solomon (1:16.30 ai 600), che aveva in animo di avvicinare il record nazionale di Johnny Gray, ma si è smarrito negli ultimi 40 metri dietro l'incalzare dell'africano. Il sorpasso in rettilineo, con in scia il rinato sudanese Abubaker Kaki (1:44.57) e il polacco Lewandowski (1:44.60), hanno messo sulle gambe Solomon (1:44.90 come il kenyano Kinyor). Tra i pochi azzurri a mostrare la brillantezza richiesta nell'occasione, Giordano Benedetti non si è perso d'animo dopo un giro molto veloce del pacemaker Som (49.42) ed ha chiuso ottavo in un buon 1:45.99, migliore prestazione italiana dlell'anno.

 

 

 



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