Addio Luca Sacchi: ''Amava l'atletica''

25 Ottobre 2019

Il 24enne capitolino ucciso all'Appio Latino era tesserato FIDAL con la 'Piano ma arriviamo'. Il ricordo del presidente Minici e il cordoglio del movimento laziale

Adorava lo sport, amava l'atletica. Luca Sacchi - il 24enne romano morto ieri mattina dopo aver ricevuto un colpo di pistola alla testa per difendere la fidanzata da una rapina in circostanze al vaglio degli inquirenti al quartiere Appio Latino a Roma, ai margini del parco della Caffarella - era un iscritto FIDAL. Dal 2018 portava addosso con onore e passione i colori della "asd Piano ma arriviamo" del presidente Giuseppe Minici.

IL RICORDO - "Luca, era tesserato con noi da un anno - spiega Giuseppe Minici, presidente della 'asd Piano ma arriviamo' - gli piaceva lo sport in generale. Infatti era un personal trainer in una palestra, istruttore Fipe. Gli piaceva l'atletica: specialmente la pista, gare più brevi come 3000 e 5000. Però ogni tanto veniva a fare qualche gara su strada. Ragazzo stupendo perché sempre a disposizione della squadra e molto educato. Da noi sono iscritti 140 atleti: lo conoscevano bene perché sapeva fare gruppo. Morire in questo modo non è giusto".

CORDOGLIO - Luca lascia nel dolore innanzitutto la sua famiglia, mamma, papà e fratello. E poi la sua fidanzata Anastasiya, un intero quartiere che lo ricorda, gli sportivi della palestra e tutto il movimento dell'atletica laziale, a partire dalla società per la quale correva. FIDAL Lazio, in tutte le sue componenti, a partire dal presidente Fabio Martelli, si stringono al dolore della famiglia di Luca, di quanti lo conoscevano e con lui facevano sport.


Luca Sacchi (asd Piano Ma Arriviamo) | Foto Simonelli


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