A Caorle quante medaglie per il Lazio!

03 Agosto 2025

Agli Assoluti brillano gli atleti del Lazio: Dosso vince i 100, Fortunato domina nella marcia, Furlani conquista il lungo con 8,26. Oro nella 4x100 per la Studentesca, argento per Dentato nei 200 e Morseletto nel triplo. Tanti podi e grandi conferme

C’è il timbro degli atleti del Lazio sugli Assoluti di Caorle, i Campionati che al “Chiggiato” hanno chiuso il giro delle medaglie individuali in questa parte di stagione, lanciando gli Europei U20 e rimandando a dopo agosto l’attività tricolore.  RISULTATI - PROGRAMMA ORARIO e INFO UTILI - FOTOGALLERY (ph. Grana/FIDAL)

Titoli e medaglie, a partire da quelle di big come quello di Zaynab Dosso, che fa 11.13 in finale (+0.8) dopo l’11.30 (+0.4) della batteria. Verdetto senza storia nei 100 metri al femminile: la campionessa europea indoor delle Fiamme Azzurre allenata da Giorgio Frinolli a Roman, scappa via sul lanciato e conquista il sesto titolo dei 100, il quarto consecutivo. Non si smentisce neanche Andy Diaz (Fiamme Gialle), il bronzo alle Olimpiadi, l’oro mondiale ed europeo indoor, che riparte da 16,66 nel triplo (+0.2) dopo i recenti fastidi fisici che lo hanno limitato. Sul podio con lui anche un altro laziale in forza ai rossoblù reatini, Federico Morseletto (Studentesca Milardi Rieti), con 15,87 (+0.2). Nel day1 sorrisi anche con la staffetta veloce: Studentesca Milardi Rieti vince al maschile con il 40.26 di Leonardo Pratali, Damiano Dentato, Jacopo Capasso, Junior Tardioli, su Osa Saronno (40.39) e Atletica Biotekna (40.66). Ma d’oro è anche la marcia, grazie al pugliese di casa a Tivoli, Francesco Fortunato: titolo italiano numero 18 tra indoor e outdoor, il sesto nei 10 km su strada per Francesco Fortunato (Fiamme Gialle) che aspetta gli ultimi tre chilometri per scatenarsi (3:57, 3:52, 3:59). Dal settimo giro del circuito da un chilometro disegnato sul lungomare di Caorle comincia il forcing di ‘Effe’: il pugliese il bronzo europeo della 20 km allunga il trio e resta solo negli ultimi tre giri. Ora la partenza per il raduno di Livigno che durerà fino alla fine di agosto, in preparazione dei Mondiali di Tokyo.

Nella domenica di Caorle, ciliegina sulla torta dei campionati, il bijou all’ultimo salto, staccando quasi fuori dall’asse di battuta e con vento nullo: ecco perché il volo migliore di Mattia Furlani (Fiamme Oro) intrinsecamente vale molto di più dell’8,26 (0.0) che si stampa sul display. Il campione del mondo indoor del lungo festeggia il primo titolo italiano assoluto all’aperto, con una serie in crescendo (8,01, 8,17) e con la sensazione di prendere sempre più confidenza con la nuova rincorsa. “Sono stati mesi di lavoro importanti, tra alti e bassi, bisogna rimanere concentrati a lavorare verso Tokyo”, il commento del bronzo olimpico. Ventenni scatenati. C’è un altro 2005 a un passo dagli otto metri: che salto di qualità per Francesco Inzoli (Fiamme Gialle) capace di 7,96 (-0.3) agli Assoluti, +13 centimetri sul personale: lo segue “Il Capitano” Fabrizio Donato. Super i 1500 uomini: l’ultima curva è decisiva per l’attacco vincente di Federico Riva (Fiamme Gialle), campione d’Italia con 3:41.53: sulla sua scia Pietro Arese (Fiamme Gialle, 3:42.58) e Joao Bussotti (Esercito, 3:42.73). Riparte anche Lorenzo Simonelli, dopo un momento altalenante: il miglior Simonelli dell’anno macina gli ostacoli in 13.18 (+0.7) facendo piazza pulita in finale dopo il 13.41 (-0.7) della batteria. Del resto, per il portacolori dell'Esercito la voglia di riscatto dopo gli sfortunati 100 metri di sabato era tantissima: il campione d’Europa dei 110hs, con un’azione tra gli ostacoli che quest’anno non si era ancora mai apprezzata, distanzia nettamente Oliver Mulas (Athletic Club 96 Alperia, 13.77) e Nicolò Giacalone (Atl. Biotekna, 13.97). Una finale spettacolare (e tutta laziale) negli 800 femminili: Laura Pellicoro (Bracco Atletica) ‘fa’ la gara per settecento metri, Eloisa Coiro la supera all’ingresso sul rettilineo, ma soprattutto sono eccezionali gli ultimi sessanta-settanta metri di Marta Zenoni (Luiss), il 'comeback' più felice di questa stagione dell’atletica italiana, capace di riprendersi il titolo degli 800 dopo dieci anni, da quando nel 2015 a Torino vinse da allieva a soli sedici anni. La bergamasca torna a indossare una maglia tricolore dopo sei stagioni e ribadisce il gran periodo di forma dopo il record italiano del miglio a Londra. È ‘oro’ con 2:00.57, Coiro scrive 2:00.66, terza Maria Colajanni (Cus Palermo) che con 2:01.18 soffia il podio alla teramana di casa a Roma, Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre), quarta in 2:01.25.

Momento eccezionale per Damiano Dentato: dopo le soddisfazioni tricolori di categoria e agli Europei di Bergen, argento nei 200 assoluti per l’atleta di Daniele Focaccetti. Solo Fausto Desalu (che fa 100+200),  campione olimpico della staffetta di Tokyo, resiste al rientro di Dentato (Studentesca Milardi Rieti) vice campione d’Italia con 20.80, ulteriore conferma della bontà della scelta di dedicarsi ai 200 metri. Il vento non aiuta le giavellottiste, il 51,16 di Sara Zabarino (Acsi Italia) è sufficiente per la prima piazza davanti. Nei 5000 argento per Francesco Guerra (Carabinieri), dietro a Pietro Arese in 13:48.12. Nell’asta, argento con 4,22 per Maria Roberta Gherca (Aeronautica). Disco: c’è la ferrarese di casa a Rieti, Stefania Strumillo (Fiamme Azzurre) per la seconda piazza (54,64). Nella 4x100 femminile, terze le junior della Studentesca Milardi Rieti (46.77). Nelle siepi, Osama Zoghlami (Aeronautica, 8:24.80) a imporsi in volata sul gemello Ala Zoghlami (Fiamme Oro, 8:24.92), che prova a sprintare soprattutto negli ultimi trenta-quaranta metri ma senza scalzare il fratello dal trono. E per la prima volta sul podio c’è anche il piccolo Noah, nato da poco più di un mese, per la gioia di papà Ala e di mamma Chiara Milardi.

 

 



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