"Ecco il mio Sudafrica". Norbert Bonvecchio guarda ai tricolori



Il campione italiano di tiro del giavellotto ha completato uno stage di lavoro a Potchesfroom, in Sudafrica, ed ora guarda alla stagione che sta entrando nel vivo

Tre settimane di lavoro a Potchesfroom, noto centro universitario nel cuore del Sudafrica, a 1350 metri di quota. Uno stage riservato ai migliori giavellottisti azzurri e di conseguenza anche al "nostro" Norbert Bonvecchio che ormai da due stagioni comanda le liste italiane della specialità. Un'occasione per affrontare una sessione di allenamento dedicata e intensa accanto ad uno dei tecnici più noti e stimati del panorama internazionale, il finlandese Kari Ihalainen, allenatore negli anni di una notevole percentuale degli atleti contemporanei più forti. In più, nello stesso periodo il campus universitario sudafricano è stato scelto come sede di allenamento di altri "grandi", su tutti il campione del mondo ed europeo Venzeslav Vesely (qualcuno lo ricorderà nel 2012 stabilire il primato del Palio della Quercia), trentunenne ceco con un personale da oltre 88 metri.

 

"E' stata davvero un'occasione unica - racconta il ventottenne Norbert Bonvecchio, tesserato per l'Atletica Trento e vicepresidente del Comitato Fidal Trentino - per me che non sono professionista, è stato il momento per capire da vicino e conoscere come si vive da atleti, oltretuttto accanto a personaggi come Vesely e con la possibilità di sfruttare i suggerimenti di Ihalainen, fondamentali per la crescita di noi atleti, ma anche dei nostri tecnici".

 

Perchè al raduno sudafricano hanno partecipato anche i tecnici personali dei tre atleti convocati (oltre a Bonvecchio, anche Antonio Fent e Roberto Bertolini) e tra questi dunque anche Sergio Bonvecchio, padre di Norbert e da sempre suo allenatore.

"Il confronto con gli altri atleti è stato utilissimo, ho potuto carpire suggerimenti importanti e avere riscontri diretti. E confesso che su diversi aspetti ho avuto delle conferme sul fatto che il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni è stato nella corretta direzione. Certo, ci sono anche alcune criticità, ma queste tre settimane mi hanno permesso di definirle meglio e di lavorarci sopra".

 

Insomma, quella sudafricana è stata una piacevole esperienza.

 

"Più che piacevole, direi straordinaria. A cominciare dalla sede del raduno, un campus universitario completo di ogni attrezzatura e struttura di sostegno: da una palestra pesi di primissimo livello, ad un centro relax e benessere con ogni confort, passando per una pista di atletica in erba e tanti campi di allenamento, anche riservati esclusivamente ai lanci. Davvero tutto perfetto, ringrazio per aver potuto usufruire di una simile occasione".

 

Nei giorni scorsi Norbert e Sergio Bonvecchio hanno fatto ritorno in Italia, giusto per fissare in agenda l'appuntamento con i campionati invernali di lanci lunghi, in programma sabato e domenica nell'ormai "consueta" Lucca. Norbert avrà da difendere il titolo tricolore assoluto conquistato lo scorso luglio.

 

"Proverò a fare del mio meglio, ma la sessione invernale non è un obiettivo, ma solo una tappa di passaggio. Arrivo da tre settimane piuttosto intense, specie per me che non sono abituato a questi carichi di lavoro e quindi risento di un minimo di stanchezza. Farò del mio meglio, consapevole che dai risultati di Lucca dipenderanno anche le convocazioni per la Coppa Europa di lanci, appuntamento interessante anche se non finalizzato. La mia attenzione resta concentrata sulla stagione estiva e soprattutto sugli Europei di Zurigo: il minimo (78,80, ndr) è alla mia portata e sarebbe il coronamento del percorso di crescita di questi anni. A Lucca scenderò in pedana assolutamente sereno, se poi la gara andrà per il verso giusto, tanto meglio".

 

Oltre a Norbert Bonvecchio, in Toscana scenderanno in campo anche gli altri lanciatori trentini che hanno meritato l'accesso alla finale nazionale del campionato invernale. Restando in campo maschile, la pedana del disco saluterà lo junior Alberto Chiusole (Lagarina Crus Team) mentre più corposo sarà il gruppo femminile che potrà contare sulla giavellottista nonesa Chiara Bergia (Atletica Valli di Non e Sole), sulla martellista roveretana Giorgia Nave (Lagarina Crus Team) e sul terzetto del Gs Valsugana Trentino formato da Noa Ndimurwanko, Elisabetta Broseghini (entrambe al martello, junior e senior) e Greta Zin che si cimenterà sia nel disco che nel martello.

 

Campionato Italiano Invernale di Lanci Lunghi, Lucca 22-23 febbraio - Iscritti e Risultati



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