Poker tricolore nella domenica U18

12 Febbraio 2017

Guerra, Gherardi, Gherca, e la 4x200 Studentesca Rieti A. Milardi campioni italiani indoor U18.

Si conclude alla grande per il Lazio la due giorni tricolore indoor di Ancona. La domenica sotto il tetto del Palas marchigiano porta infatti ben quattro titoli italiani under 18, complici le ottime qualità agonistiche di tre giovani capaci di poter dire davvero molto nel prossimo futuro, a cui si è aggiunta l’ennesima affermazione di squadra della Studentesca Rieti Andrea Milardi.

Guerra invincibile: Ad aprire il filotto dorato domenicale ci aveva pensato Francesco Guerra (RCF Roma Sud) attorno all’ora di pranzo. Per il fenomeno frascatano l’appuntamento era con la serie 2 dei 1000 metri, poco dopo aver visto imporsi nella serie 1 il corregionale Mattia Manna (Fiamme Gialle Simoni) in 2:36.08. Questo era il tempo da battere, l’obiettivo da mettere a fuoco per mettere le mani sul titolo italiano, per aggiungere alla propria collezione anche un’affermazione importante su un terreno, quello indoor, poco battuto e ancora da domare. E in effetti qualche insidia si è affacciata dopo la partenza, con Francesco Guerra nelle posizioni di testa ma attorniato da avversari, chiuso all’interno, trasportato da un ritmo non proprio irresistibile e che poteva mettere in pericolo i suoi sogni tricolori. In quel momento ha prevalso la ragione, la capacità di farsi largo a metà gara con un netto cambio di passo, la voglia di levarsi di dosso il respiro degli avversari. Passaggio ai 600 metri in 1:35.3, per poi premere ancora sull’acceleratore. L’ultimo giro è divorato in meno di 30 secondi, 2:34.00 al traguardo, per l’allievo allenato da Giorgia Di Paola arriva così il primo titolo italiano nella categoria Allievi, all’esordio in un campionato italiano Under 18 dopo un anno trionfale tra i cadetti.

Gherardi senza rivali: Debutto vincente ad un campionato italiano è cosa che potrà raccontare anche la talentuosa Chiara Gherardi (Studentesca Rieti Andrea Milardi), velocista dalle grandi prospettive, già campionessa lo scorso anno agli Italiani cadetti di Cles sui 300 metri. Ed è proprio nel lanciato che la ragazza riesce ad esprimersi al meglio, in totale scioltezza come nel giro indoor delle batterie mattutine dominate con il miglior tempo di 25.05. In finale la storia non cambia, Chiara non fa altro che premere al massimo, scappando subito via dalle altre, procedendo a tutta fin sotto la linea di arrivo per mettersi addosso la maglia di campionessa italiana. Il responso cronometrico dice 24.62, personale eguagliato e quinta prestazione italiana di sempre per la categoria.  

Gherca nel club 4 metri: Il tris d’oro non si fa attendere, basta volgere lo sguardo alla pedana dell’asta che trovi Maria Roberta Gherca (Atletica Velletri) già in zona podio a quota 3,70. L’unica avversaria in grado di impensierirla sembra la lombarda Laura Pirovano, ma a quota 3,80 anche per lei non c’è nulla da fare. Maria Roberta supera la misura al primo tentativo, per la Pirovano tre errori decretano il suo secondo posto e la meritata vittoria per la saltatrice castellana di origini romene.

Ma non può finire così, di energie ce ne sono ancora, Maria Roberta Gherca chiede i 3,90: preparazione, rincorsa e via, asticella valicata al primo tentativo. E’ il preludio alla grande impresa, quota 4,01, per cercare di fare ingresso per la prima volta nel club delle “over 4 metri”. Concentrazione massima, seduta a gambe incrociate su una panca, poi la sfida con il muro psicologico dei 4 metri, quello che in Italia solo l’altra laziale Roberta Bruni è riuscita a superare a questa età. Neanche il tempo di pensarci troppo che la realtà anticipa i propri sogni, 4,01 arriva al primo tentativo, seconda italiana di sempre nella storia della specialità Under 18, quarta al mondo nel 2017.   

4x200, che velocità: il poker di successi “made in Lazio” a questi Italiani Under 18 arriva sulle frequenze dei quattro frazionisti della Studentesca Rieti Andrea Milardi, con Riccardo Giordano, Riccardo Filippini, Michele Esposito e Claudio Bisegna a far correre il testimone più veloce degli avversari. Il quartetto sabino alla fine conclude in 1:32.70, appena sei centesimi meglio di ASD Atletica Spezie Duferco. Sempre chiave staffette medaglia di squadra è anche quella che ottengono le ragazze dell’Acsi Italia (Ludovica Landi, Francesca La Greca, Matilde Biella, Chiara Gala), con le romane seconde in 1:45.06.

 

Coiro, 400 metri di bronzo: Una medaglia non da poco la conquista poi sui 400 metri Eloisa Coiro (Atl. Roma Acquacetosa), terza nella gara in cui ieri aveva fatto segnare un notevolissimo 55.71. La finale è stata gara più controllata con la beniamina di casa Elisabetta Vandi che ha saputo giocare al meglio le sue carte sul finale imponendosi sulle altre. Per la laziale la beffa di essere stata bruciata proprio sulla linea di arrivo dalla piemontese Letizia Tiso, 56.60 per entrambe, con Eloisa comunque sul podio.

Sui 400 metri maschili si ferma al quarto posto Federico Tramontozzi (RCF Roma Sud), bravo a ripetersi rispetto a quanto fatto in qualificazione, chiudendo in 50.85 nella gara che ha visto l’altro laziale Mattia Rinaldi (Runforever Aprilia) sesto con 51.53. Nelle altre gare di corsa sono entrati nel lotto dei finalisti Matteo Perugini (Atletica Futura) sui 200 metri, quinto crono in finale con 22.75 (22.70 in batteria), e gli ostacolisti Gabriele Landi (Atletica Futura) e Elisa Gani (Studentesca Rieti Andrea Milardi), entrambi nelle retrovie nelle rispettive finali di 60 ostacoli: settimo Landi con 8.42 (8.34 in semifinale), sesta Gani in 9.02 (8,97 in semifinale). Nei concorsi si è infine difeso Matteo Di Carlo (Studentesca Rieti Andrea Milardi) quinto nell’alto con 1,93, sfortunata invece Chiara Gala (Acsi Italia) ritirata nella finale dei 200 metri dopo aver corso in 26.08 in batteria.

Nelle classifiche al termine della manifestazione secondo posto al maschile per la Studentesca Rieti Andrea Milardi, ai piedi del podio invece le romane dell'Acsi Italia tra le allieve.

 

 

TUTTI I RISULTATI

 

 

S.P.


Maria Roberta Gherca, 4.01 nell'asta (Foto Renai/FIDAL)


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