Amsterdam V: Yeman e Giordano, doppio ottavo posto



Ottavo posto al debutto tra i grandi per Yeman Crippa nei 5000 di Amsterdam, identico piazzamento per Giordano Benedetti nella finale degli 800 metri in una giornata davvero ricca per l'Italia

I Campionati Europei di Amsterdam si chiudono con una pioggia di medaglie per l'Italia (sei nella giornata conclusiva, sette in totale) e con il secondo titolo europeo conquistato da Gianmarco Tamberi, autentico dominatore del salto in alto. Ma per il Trentino la domenica di Amsterdam è stata anche la giornata del debutto tra i grandi con la maglia azzurra di Yeman Crippa, ottimo ottavo nei 5000 metri e della finale di Giordano Benedetti, a sua volta ottavo e con il serbatoio ormai vuoto.

 

 

Apertura con i 5000 metri: con un ritmo cosi tattico (5:36, 8:25, 11:11), è inevitabile che i finali di gara diventino vere e proprie lotterie. Non è chiaro se sia un record o meno, in ogni caso, i primi quattro sono racchiusi nello spazio di un centesimo di un secondo, cone le tre medaglie che condividono lo stesso tempo (!!), 13:40.85. Gli spagnoli Fifa e Mechaal fanno doppietta (con un ultimo mille sul piede dei 2:29), il bronzo va al tedesco Ringer. L'Italia metta la testa nel finale di corsa, con Yeman Crippa (anche lui vent'anni ancora da compiere, segno di un'Italia che sta cambiando davvero volto) che raccoglie avversari lungo gli ultimi 200 metri, e finisce il suo primo Europeo "da grande" all'ottavo posto (13:46.30). Jamel Chatbi è undicesimo (13:49.93).

 

 


Appena dopo, tocca alla finale degli 800 metri, appuntamento al quale Giordano Benedetti arriva in riserva di energie, e purtroppo fin dallo sparo la cosa appare evidente. Il trentino è ottavo in 1:47.64, di fatto senza mai essere riuscito ad entrare in gara. Tutto si svolge come previsto: l'olandese Kupers si lancia sul ritmo, passando in 52.51 e poi in 1:19.12. L'agguato polacco però è pronto: Adam Kszczot e Marcin Lewandoski fanno 1-2 (1:45.18 e 1:45.54), lasciando il bronzo al britannico Elliot (stesso tempo dell'argento). Il bosniaco Tuka è beffato (quarto, 1:45.74), mentre il francese Bosse (1:45.79) è quinto. Benedetti chiude la fila, comunque da finalista.

 

 


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