TOKYO: CRIPPA 11° NEI 10.000, BORGA OUT CON LA 4X400 MISTA CHE FA IL RECORD NAZIONALE

30 Luglio 2021

tokyo crippa 11 nei 10 000 borga out con la 4x400 mista che fa il record nazionale
L’undicesimo posto del poliziotto Yeman Crippa nella finale dei 10.000 metri (27’53”58) e l’eliminazione della 4x400 mista, con la veneziana Rebecca Borga (3’13”51, record italiano), nella seconda sessione di gare della prima giornata dell’atletica all’Olimpiade di Tokyo.  

BORGA - Peccato. Davvero. Anche perché la squalifica degli Stati Uniti nella prima batteria aveva aperto scenari interessanti, tutti da esplorare. C’è il record italiano (3’13”51), okay, ma non basta per la staffetta 4x400 mista azzurra, al debutto olimpico. Non è sufficiente per la finale. Edoardo Scotti, Alice Mangione, la veneziana Rebecca Borga e Vladimir Aceti chiudono al quinto posto nel round iniziale, quando invece per entrare era necessario rimanere tra i primi tre. E nemmeno i tempi di ripescaggio premiano il quartetto azzurro, che risulta il primo degli esclusi, nono tempo complessivo. La batteria più veloce è proprio la seconda, quella con gli azzurri. Purtroppo però, dopo una buona frazione iniziale di Scotti, si allarga il gap tra l’Italia e le quattro staffette di testa, divario che diventa incolmabile col passare delle frazioni. "Siamo un gruppo molto unito - il commento di Rebecca Borga - credo che useremo questa esperienza per le prossime gare".

CRIPPA – Non il piazzamento che cercava, e questo è fuori discussione. Nemmeno il tempo che voleva (27’54”05), ma su quello influisce lo svolgimento (lento) della gara. Yeman Crippa è undicesimo nella finale dei 10.000 metri, il secondo degli europei (il francese Amdouni decimo in 27’53”58). È la gara che assegna il primo oro dell’Olimpiade per l’atletica: la prima a muovere il medagliere è l’Etiopia grazie a Selemon Barega (27’43”22), l’Uganda conquista argento e bronzo con il primatista del mondo Joshua Cheptegei (27’43”63) e Jacob Kiplimo (27’43”88). Il copione racconta di una finale che si sviluppa su ritmi decisamente blandi, nient’affatto tirati. Prevale la tattica almeno fino ai due giri conclusivi quando cominciano le scorribande dei più forti. È proprio lì, sul cambio di passo, che il trentino soffre e non riesce a restare incollato al gruppone dei super big, dopo una condotta attenta, sempre sulla scia dei migliori. "Mi aspettavo tutta un'altra gara - il commento dell'azzurro nel dopo corsa - una prova da 27 minuti, o anche sotto, e invece è venuta fuori una corsa a strappi, molto tattica. Ai 5000 ho capito che l'obiettivo del record italiano era andato, e ho provato a concentrarmi sul piazzamento, ma si sono susseguiti troppi cambi di ritmo, e ora, a posteriori, dico che avrei probabilmente dovuto cercare di rimanere costante sul ritmo. Peccato, è l'unica cosa che posso dire, sarà tutta esperienza per il futuro. Cercherò di dare tutto nei 5000, tra qualche giorno. Se penso ai ragazzi che mi sono arrivati davanti, credo che anche loro abbiano vissuto momenti come questo, forse anche peggiori. Spero che arrivi anche per me l'occasione giusta" (da fidal.it – foto COLOMBO/FIDAL).

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