La Sicilia corre con Runcard

24 Luglio 2016

Nasce il progetto per tre corse in scena nel 2017 su strada in tre città siciliane. Parole d'ordine: accoglienza e rispetto.

Tre città, tre eventi, tre corse nel segno dell’integrazione e della comunità fra i popoli. Sullo sfondo, gli splendidi panorami della Sicilia. L’idea è nata a Casa Atletica Italiana ad Amsterdam durante i Campionati Europei, che hanno visto su piste e pedane 1473 atleti di 50 paesi diversi. Un simbolo, come spesso lo sono le grandi manifestazioni sportive, di convivenza e rispetto. E allora perché non far nascere proprio in Sicilia, terra di migranti, così spesso sulle prime pagine dei giornali per eventi anche drammatici, una manifestazione che inneggi all’accoglienza e alla convivenza?

Se lo sono chiesti Michelangelo Lo Monaco, presidente del Distretto turistico-tematico Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari di Sicilia, e Fabio Pagliara, segretario generale della FIDAL, che insieme allo staff Runcard hanno tratteggiato le prime linee del progetto. Tre tappe, in tre città siciliane, in cui mandare in scena nel 2017 una corsa non competitiva di 10 chilometri sotto l’egida, e le competenze tecniche, di Runcard, la community italiana dei runner. Sulla linea di partenza, italiani, stranieri, atleti, podisti amatoriali, turisti e chiunque abbia voglia di mettersi alla prova con le scarpette da corsa. A margine le testimonianze di atleti e personaggi celebri, sul tema dell’integrazione e della coesistenza fra culture. E a fare da filo conduttore il territorio siculo, crocevia del Mediterraneo che deve la sua incredibile ricchezza storica alle mille culture che, nei secoli, vi hanno lasciato la propria impronta.

Diffondere i valori dello sport, in fondo, significa diffondere la cultura del rispetto, anche nei confronti di persone provenienti da contesti e culture diverse. Lo testimoniano i tanti atleti dalle origini più diverse che oggi indossano con orgoglio la maglia Azzurra, facendo sventolare nel mondo il Tricolore. Perché lo sport, si sa, è fra gli strumenti più potenti contro il razzismo e l’intolleranza, e ha un ruolo trainante nei processi d’integrazione.

 



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