Howe e i 200 che voleva: 20.47 a Rieti

08 Luglio 2018

Il primatista italiano del lungo torna a farsi notare come velocista e centra lo standard per gli Europei, con un tempo che non realizzava da quasi sette anni: “Ora so che posso correre forte”

Una bella volata di Andrew Howe sulla pista di Rieti. Il recordman italiano del lungo, in versione sprinter, corre i 200 metri in 20.47 (vento +1.0). Era da quasi sette anni che il 33enne dell’Aeronautica non riusciva a esprimersi su un crono del genere in questa distanza, tra problemi fisici e di natura tecnica. Quello di oggi è il suo quarto tempo in carriera, che vale anche lo standard di iscrizione per gli Europei di Berlino (6-12 agosto) fissato a 20.50. Dalla scorsa stagione si allena a Castelporziano (Roma) insieme ad un altro big dell’atletica azzurra, il bronzo olimpico del triplo Fabrizio Donato. E quest’anno Howe ha deciso di accantonare il salto in lungo, in cui è stato due volte campione europeo (all’aperto nel 2006 e indoor nel 2007), per rimettersi in gioco nella velocità: sui 200 metri ha vinto il titolo mondiale juniores nel 2004 a Grosseto in 20.28. Nei campionati regionali assoluti, allo stadio Raul Guidobaldi che lo ha visto crescere, non trova una buona partenza ma poi esce bene dalla curva e spinge fino in fondo, per centrare l’obiettivo. Oltre al record personale, per trovare i suoi risultati migliori occorre risalire al 2010 con 20.30 alla Notturna di Milano e alla stagione successiva, 20.31 al Golden Gala del 2011. Poi il crono di 20.47 a Pergine Valsugana, il 23 luglio 2011, pochi giorni prima dell’infortunio e della conseguente operazione.

VIDEO | ANDREW HOWE 20.47 NEI 200 METRI A RIETI 

HOWE: “ORA SO CHE POSSO CORRERE FORTE” - “Finalmente!”, esclama Andrew Howe“Dopo tanti anni difficili, sono veramente contento. Il merito è di Fabrizio Donato, che mi ha fatto risorgere. E ora credo di essermi sbloccato. Adesso so che posso ancora correre forte. Quest’inverno ho anche pensato che forse non era più il caso di andare avanti, quando i risultati nel lungo non venivano perché non riuscivo a ritrovare le sensazioni giuste in pedana. Ho sentito dire che ero finito, o addirittura che ero stato una meteora, ma ho vissuto tante situazioni negative e ormai è difficile scalfirmi. A quel punto, nel mese di aprile, ci siamo detti di riprovare con i 200 metri. Non era facile, perché la preparazione fino a quel momento era incentrata sul lungo. Ma grazie anche ai consigli di Roberto Bonomi, insieme ovviamente alla mia famiglia, è stato Fabrizio a crederci più di tutti. A volte può esserci qualche discussione tra noi, come è normale che sia, ma è lui che mi ha portato fin qui. Le prime due gare (20.73 il 13 maggio a Rieti e 20.74 il 23 maggio a Savona, poi migliorate con il 20.68 del 24 giugno a Modena, ndr) sono state quasi improvvisate, quindi abbiamo iniziare a fare lavoro specifico per i 200 metri e ho visto che ho ricominciato a correre più sciolto. Credo di aver raggiunto la maturità, anche come atleta”.

“SI PUO’ MIGLIORARE” - “Oggi sono partito male - prosegue Howe - ho sbagliato perché dovevo spingere di più. Ma in allenamento ho lavorato sulla fase finale, gli ultimi 60-70 metri, e mi sono concentrato sulla seconda parte di gara in cui ho chiuso bene. Certo, questo significa che si può migliorare. Poi per me correre a Rieti è sempre una cosa particolare, è casa mia. Qui sono cresciuto con Andrea Milardi e la Studentesca, su questa pista voglio sempre essere all’altezza della situazione. Agli Europei sarà importante esserci, magari per puntare all’ingresso in finale. Sarebbe bellissimo arrivare al record personale, dopo tanti anni, e spero che ci sia la possibilità di farlo a Berlino dove potrò mettermi a disposizione anche per la staffetta. In ogni caso tutto il lavoro è anche in funzione delle prossime due stagioni. Più avanti decideremo come programmarle, probabilmente nella velocità, anche se non c’è dubbio che io amo il salto in lungo”.

DONATO: “UN PUNTO DI PARTENZA” - Fabrizio Donato, in veste di coach, esprime la sua felicità: “Era ora! Da due anni condivido praticamente tutto con Andrew, conosco il suo valore. Si merita questo risultato, ma non mi meraviglia, anzi pensavo che potesse realizzarlo un paio di settimane fa. Se abbiamo deciso di fare i 200 metri è perché sapevo che poteva correre forte, mentre nel lungo era troppo rischioso. Questo è un punto di partenza, oggi le condizioni ambientali erano discrete ma non è stata una gara perfetta. Però dai 90 metri in avanti si è svegliato, mi è piaciuta la parte finale”. Ma quest’anno Donato punta a Berlino anche, se non soprattutto, da atleta dopo l’esordio all’aperto di Madrid con 16,62 nel salto triplo.

OLIVIERI SUI 400HS DI RIETI - Nella seconda giornata dei campionati regionali, alle spalle di Howe, personal best nei 200 del 21enne Thomas Manfredi (Acsi Campidoglio Palatino) con 20.90. In una gara extra sui 400 ostacoli si impone la quasi ventenne Linda Olivieri (Fiamme Oro) in 57.24, ancora vicina al personale dopo il 57.22 di domenica scorsa a La Chaux-de-Fonds. Anche l’altoatesina Valentina Cavalleri (Esercito) con 57.39 arriva a pochi centesimi dal 57.30 ottenuto nel meeting svizzero, terza Rebecca Sartori (Ga Bassano) in 57.99 e quarta Eleonora Marchiando (Atl. Sandro Calvesi) con il personale di 58.32. La sfida maschile vede il successo di Eusebio Haliti (Esercito) in 50.70, a un soffio dal primato stagionale di 50.67 ottenuto martedì a Celle Ligure, davanti a Mattia Contini (Aeronautica) che oggi finisce secondo in 51.21. Nel peso 18,75 per Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro). La tricolore assoluta del disco Stefania Strumillo (Atletica 2005) spedisce l’attrezzo a 53,06, invece sui 200 metri prevale Giulia Riva (Fiamme Oro) con il suo miglior crono degli ultimi tre anni in 24.22 (+1.3). [RISULTATI/Results]

MARTELLO: CRESCE PROSERPIO CON 71,33 - A Saronno (Varese) il 21enne martellista Giacomo Proserpio supera per la prima volta la soglia dei 70 metri. Il lanciatore dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni è protagonista di un bel progresso fino a 71,33, un metro e mezzo in più del suo precedente limite stabilito appena una settimana fa con 69,84 a Cinisello Balsamo. Nei 200 metri vittoria di Diego Marani (Fiamme Gialle) in 21.10 controvento (-2.4) davanti al 21.37 di Simone Tanzilli (Atl. Riccardi Milano 1946). Sempre dai lanci 55,51 nel giavellotto per Sara Jemai (Esercito) e 51,92 della discobola Natalina Capoferri (Atl. Brescia 1950 Ispa Group). Nel triplo in azione Fabrizio Schembri (Carabinieri) che atterra a 15,92 (+0.9). (ha collaborato Cesare Rizzi/FIDAL Lombardia) [RISULTATI/Results]

MEZZOFONDO - Sulla pista di Arzignano (Vicenza), nelle gare di Veneto e Trentino-Alto Adige, in evidenza sugli 800 metri Enrico Brazzale (Atl. Vicentina) che sfiora il personale con 1:48.53. [RISULTATI/Results] A Firenze ancora una migliore prestazione nazionale master per Gloria Marconi (La Galla Pontedera Atletica): dopo quella dei 1500 nella rassegna tricolore di Arezzo, ritoccata ieri a 4:48.20, stavolta l’ex azzurra si prende il limite SF50 nei 5000 metri con 17:42.69. [RISULTATI/Results]

DALLE PEDANE - A Palermo il campione italiano indoor del lungo Antonino Trio (Cus Palermo) salta 7,55 (-0.1). [RISULTATI/Results] Nel disco a Udine 51,76 per la tricolore invernale Giada Andreutti (Atl. Malignani Libertas Udine). [RISULTATI/Results]

IN FRANCIA - Nei campionati nazionali assoluti francesi, ad Albi, l’azzurrina Sofia Bonicalza (Pro Sesto Atletica) corre la finale dei 200 metri e chiude ottava in 23.66 (+3.6). [RISULTATI/Results]

Luca Cassai

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