Ai Mondiali Indoor Master di Budapest bene i master calabresi



BudapestA Budapest, una delle più belle città europee e nelle prime 25 città più visitate al mondo, si è svolto dal 25 al 30 marzo scorso il Campionato mondiale master Indoor. Alla rassegna iridata hanno partecipato circa 3800 atleti provenienti da ogni parte del pianeta. Un impianto, quello di Budapest all’avanguardia con due piste a sei corsie e con pista di riscaldamento esterna. Una cornice di pubblico sempre numerosa che ha accompagnato ed incitato gli atleti lungo tutto il periodo delle gare. Risultati tecnici d’avanguardia, segno che ormai il movimento master ha raggiunto livelli di eccellenza. Atleti di tutte le età con uno spirito , una volontà e doti atletiche non comuni. In questo contesto i rappresentati la nazionale italiana si sono, come sempre comportati degnamente

portando a casa un centinaio di medaglie. Anche gli atleti calabresi con in testa Vincenzo Felicetti, quest'anno nella categoria M65, che ha stabilito un altro record, questa volta un po’ negativo nel perdere due medaglie d’oro al fotofinish....Vada per quello della staffetta 4 x 200, dove un suo recupero prodigioso nell’ultima frazione non è bastato ad assicurare la vittoria alla formazione italiana, incredibile però la vittoria letteralmente buttata nei 400m, la specialità che lo ha portato a dominare la scena nazionale ed internazionale. Dopo una gara condotta in testa dall’inizio alla fine e con tre metri di vantaggio all’ultima curva su una altro italiano,l’altoatesino Rudolf Frei, si è come addormentato negli ultimissimi metri, convintissimo di aver vinto ed incredibilmente battuto al fotofinish e per giunta con nuovo record italiano di categoria… Come dire: in atletica la presunzione spesso viene amaramente punita! Giusto il suo bronzo nei 200m, visti gli scarsi allenamenti sulla velocità. Giusy Lacava, categoria W45, partita per Budapest senza preparazione a causa di un fastidioso risentimento muscolare che le ha impedito di allenarsi sin dalla fine del mese di gennaio, ha fatto ciò che ha potuto. Con passione e spirito sportivo ha partecipato ai 200 metri, 400 metri, 800 metri ed alla 4x200. I tempi sono stati mediocri per la sua portata, ma nello stesso tempo buoni per lo stop patito. Massimo Ragusa, alla sua prima esperienza internazionale, ha dato ed ottenuto il massimo classificandosi al 21° posto nella categoria M45 nella durissima gara di mezza maratona, corsa su un circuito vallonato e ricco di curve, da ripetersi per ben sei volte. Il suo tempo finale di 1h19:18 è tecnicamente valido considerato il percorso poco veloce. Peccato che per soli 4 secondi è stato il quarto italiano all’arrivo e non aver potuto far parte della classifica a squadra che ha visto l’Italia mettersi al collo la medaglia d’oro. Un augurio a loro per il prosequio degli impegni agonistici per la stagione estiva su pista e su strada.



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