A Cosenza la seconda prova del lanci invernali

08 Febbraio 2016

La seconda fase regionale nonproduce finalisti nazionali 

Si è svolta al Campo Scuola di Atletica Leggera del rione San Vito di Cosenza, la seconda prova regionale dei Campionati Italiani Invernali lanci per le categorie allievi/juniores e promesse/seniores,   per la definizione dei finalisti alla finale nazionale che si disputerà a Lucca il 20 e 21 febbraio prossimi. Le gare del martello, disco e giavellotto, non hanno offerto spunti esaltanti, così come eravamo abituati qualche anno addietro, quando i  nostri lanciatori primeggiavano nelle graduatorie stagionali delle categorie giovanili ed assolute. Se la qualità è calata di tono, non è tutta colpa dei tecnici o degli atleti che non sono in grado di raggiungere prestazioni di alto livello tecnico; ma un grazie certamente è dovuto ai rappresentanti delle istituzioni che disconoscono, una volta occupata la poltrona del potere, il valore dello sport e della promozione sportiva, quella vera, quella che allontana i giovani dalle cattive abitudini giornaliere, quella che, con tutti i mezzi, a dire il vero ridotti ormai al lumicino, le nostre associazioni sportive dilettantistiche giornalmente cercano di far praticare a diversi giovani una sana attività sportiva quale è l’Atletica Leggera. Uno sfogo che accompagna, ormai da diversi o tanti anni, le notizie sportive di tutti gli sport che si praticano nella nostra regione; a maggior ragione del nostro sport, considerato, ahimè, la cenerentola di tutti gli sport. Ma il commento dei risultati ottenuti è doveroso, come è doveroso un plauso a chi ha conquistato il miglior piazzamento o a chi  ha ottenuto la sua migliore prestazione nella specialità nella quale ha gareggiato. Le gare hanno avuto inizio con la disputa del lancio del martello dove i risultati ottenuti dai giovani o dai meno giovani, sono apprezzabili dal punto di vista tecnico. Nella categoria maschile assoluta vince Pietro Mallamace (Atletica Minniti RC) più sul podio, anche quello più alto, a diversi campionati italiani di categoria, che ottiene una miglior misura di m. 44,82 con l’attrezzo da kg 7,260; al secondo posto si colloca Antonio Vaccari (Atletica Cosenza) con m. 33,20. Si è disputata anche una gara riservata alla categoria cadetti, dove il giovane Alessandro Raneri (Atletica Olympus), dopo essere stato il leader della classifica nazionale lo scorso anno nel lancio del peso ragazzi, ottiene un promettente 41,90 con l’attrezzo da 4 kg, che lascia ben sperare per il suo futuro nella specialità. Nel settore femminile, si era in gara Tiziana Chiricosta, con un trascorso da martellista di valore nazionale, che conquista il primo posto con la misura di m. 41,66. Al secondo posto si piazza Maria Grandinetti (Atletica Cosenza) più volte medaglista ai campionati master di lanci, che ottiene la misura di m. 32,22 (primato personale con l’attrezzo da kg. 4). Nulla da fare per Aurora Cuzzocrea,  martellista reggina del Cus Perugia, al secondo anno della categoria juniores che, nell’intento di  migliorare il risultato di m. 46,18 ottenuto nella prima prova svoltasi a Reggio Calabria il 23 gennaio scorso, forza più del dovuto, tanto da compromettere la validità dei 6 lanci che aveva a disposizione. Nel disco maschile in evidenza Giorgio Paolo Fiastri, giovane juniores dell’Atletica Olympus, che ottiene un miglior lancio di metri 36,57 con l’attrezzo da kg 1,750. Nel giavellotto maschile John Barbarello, atleta della categoria promesse, dell’Atletica Barbas di Reggio Calabria, scaglia al quarto lancio di gara il giavellotto da gr. 800 a m. 52,50 misura che non gli consente, nonostante abbia migliorato il personale stagionale, di partecipare alla finale di Lucca, mancata per tre posizioni, dove approdano soltanto i primi 8 della graduatoria nazionale. Al secondo posto nella gara il master SM50 Antonio Vaccari(Atletica Cosenza), lanciatore cosentino che vanta nel suo palmares diversi titoli italiani master nelle diverse specialità di lanci,  che lancia il giavellotto da gr. 800 a m. 49,18. Buono l’esordio dell’allievo Riccardo Lavino che, sempre con lo stesso attrezzo, porta il suo personale da m. 38,90.

pino pignata

 



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