Ciao Leandro.......



Leandro GuarnieriNella vita di ognuno di noi ci sono dei momenti che nessuno vorrebbe vivere preceduti però da quelli che conserviamo gelosamente nel nostro intimo. Tra i primi sicuramente quello della telefonata, mentre ancora ero a letto, che mi annunciava la fine della corsa terrena di Leandro Guarnieri. Prima incredula reazione: quale Leandro? Era l’unico che conoscevo. Realizzata la tragedia cento domande, mille pensieri e un’infinità di ricordi si accavallano nella mia mente. Proprio lui la modestia, la riservatezza, la spontanietà unite ad una forza d’animo, ad una costanza nell’impegno e alla voglia di correre solo per il piacere di farlo. Senza ossessioni di record da battere o titoli da conquistare.

Però tutto ciò non ha impedito a Leandro di ottenere personal best eccezionali o vincere campionati e manifestazioni nazionali. Ma la dote che ha fatto di Leandro un leader nella sua Hobby Marathon Catanzaro e nel variegato mondo de podismo è stata quella sua disponibilità, lui Campione a tutto tondo, a fare il gregario pur di contribuire ai trionfi della sua squadra. Prima la vittoria collettiva poi, eventualmente, quella individuale. Che dire delle sue partecipazioni a gare non di “rango” ma organizzate da amici ai quali non sapeva dire di no anche se in fase di preparazione per una 100 km del Passatore o di una Sei Ore sia essa di Curinga o di Putignano. Prima e sempre gli amici. L’atleta, il Campione Leandro, però, è stata la naturale prosecuzione del Leandro uomo. Non ha ceduto alle lusinghe del successo, è rimasto con i piedi saldamente piantati per terra. Senza forzature, con tanta pazienza ha fatto innamorare dell’atletica le sue donne, la moglie Loredana compagna di una vita pienamente condivisa e Lorenza la loro figlia. Proprio con la giovanissima Lorenza Leandro ha dimostrato il suo essere padre premuroso e contestualmente rispettoso della scelte di quest’ultima quando alla corsa ha preferito la pallavolo. Papà e mamma i primi tifosi. Sono bastate le tante telefonate, fatte e ricevute, con suoi ex colleghi della Polizia Penitenziaria, conoscenti e naturalmente i tanti amici del pianeta corse, per capire il vuoto ed il senso di impotenza che la sua inattesa e prematura scomparsa ha lasciato. Unica consolazione, almeno per noi, che l’esempio dell’atleta e dell’uomo Leandro sarà seguito da quanti hanno avuto la fortuna ed il piacere di conoscerlo. Ciao Leandro possa il tuo sorriso, sempre contenuto sulla terra, essere radioso quando potrai riabbracciare tuo fratello Rosario che ti ha preceduto in Paradiso.

Carmelo Sanzi



Condividi con
Seguici su: