ZURIGO, PADOVA VOLA CON PERTILE E ROSA

18 Agosto 2014

zurigo padova vola pertile rosa

Zurigo_Rosa Chiara_resizeFinisce con Ruggero Pertile che, in braccio la figlia Alice, scherza col vincitore Daniele Meucci e gli rovescia una bottiglietta d’acqua fresca in testa. A Zurigo, l’Europeo del campione di Assindustria Sport Padova si chiude con un importante settimo posto: ha portato a termine la sua maratona in 2h14’18”.

“Non è stato facile affrontare questa gara, ci ho provato”, le prime parole sul traguardo di Pertile. “Ho accusato qualche problema di crampi a metà corsa ma, come al solito, ci ho messo il cuore e la grinta per portarla a termine. Sono arrivato a questo appuntamento dopo una buona preparazione, ma con alle spalle anche sei-sette mesi di infortunio: sapevo che mi mancava qualcosa. Ho comunque cercato di tenere alto il ritmo, perché sapevo che così avrei aiutato Meucci: non l’avevo detto a nessuno, ma dentro di me ero convinto che questo sarebbe stato il suo giorno. Ora sono contento per lui, che ha un grande futuro davanti a sé nella maratona: l’avevo visto ‘girare’ bene, e così, all’ultimo giro, gli ho detto: ‘vai a vincere’. Oggi ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto: mia moglie Chiara, mia figlia Alice, gli amici che mi hanno seguito qui, Assindustria Sport e i supermercati Alì che da sempre mi accompagnano”.

Nella classifica di Coppa Europa di maratona gli azzurri si piazzano quarti (6h46’58”) a dieci secondi dal bronzo della Svizzera. Trofeo alla Russia (6h46’04”) davanti alla Francia (6h46’29”). Il terzo italiano all’arrivo è il ventiduenne Michele Palamini che conclude il suo battesimo in Nazionale al trentaduesimo posto (2h21’03”). Ritirati, invece, gli altri tre azzurri Andrea Lalli, Liberato Pellecchia e Domenico Ricatti.

L’ultima giornata degli Europei di Zurigo ha regalato anche l’ottimo quinto posto di Chiara Rosa (foto) nel peso. Un altro piazzamento da incorniciare per l’atleta padovana, capace di lanciare a 18.10 nonostante le imperfette condizioni fisiche.

"Ero venuta per entrare fra le prime otto e questo quinto posto è arrivato solo con la forza di volontà: 18.10 è una delle migliori misure dell'anno ed è arrivata nonostante i problemi fisici delle ultime settimane. Un grazie doveroso va alla direzione tecnica che mi ha lasciato piena autonomia nel scegliere il meglio per me. Dopo essere caduta al quinto lancio mi ha tirato un po' il polpaccio e ho preferito rinunciare all'ultimo tentativo per non rischiare troppo. Me ne vado felice. Quest'anno ho lavorato moltissimo per porre le basi per tornare ad essere competitiva al massimo livello. In autunno mi sono ‘creata’ una nuova schiena, in piscina con gli anziani per fare riabilitazione. Sono stati due anni intensi e sfortunati, perchè è la terza volta dall'Olimpiade di Londra che mi infortuno a poche settimane dall'appuntamento clou. Sono certa che se sono in salute posso ancora fare belle cose, la testa è quella giusta - perchè l'esperienza aiuta - e io spero con il cuore di tornare a esprimermi ai massimi livelli. Lavoro sempre e comunque per questo obiettivo".



Condividi con
Seguici su: