Tricolori Promesse e Juniores, 1 oro e 2 bronzi per la Campania
06 Luglio 2025Orlando Campione italiano nei 100 metri, bronzo per Izzo nella marcia e Baia nel martello
di Campania
Napoli, I.C. – Nel lungo week end di Grosseto si sono disputati i Campionati Italiani delle categorie Promesse e Juniores. A sfidarsi nell’infuocato impianto toscano c’erano 1698 atleti che si sono contesi gli 84 titoli nazionali in palio. In rappresentanza della Campania c’erano 23 atleti, 20 maschi e 3 femmine, per un totale di 33 atleti gara, pari un incremento del 30% rispetto all’edizione 2024.
Su tutti continua a splendere la luce di Daniele Orlando che, dopo i due titoli juniores conquistati nell’impianto indoor di Ancona, nella serata di venerdì bissa anche quello nei 100 metri all’aperto con sontuoso 10”54 laureandosi, al primo anno di categoria, Campione d’Italia nella gara regina. L’atleta originario di Torre Annunziata, dopo 4 anni trascorsi con l’Atletica Portici, dal 2025 veste la canotta dell’Atletica Agropoli, ed è seguito dai tecnici Corrado Agrillo e Luciano Caputo.
Daniele Orlando farà sicuramente parte della spedizione azzurra ai Campionati Europei di Tampere, che si terranno al fresco della Finlandia dal 7 al 10 agosto prossimi.
La giornata di sabato ha visto virare verso sud due medaglie di bronzo. L’unica nella categoria Promesse, conquistata da un eroico Nicolò Izzo, Running Club Napoli, nei 10000 metri di marcia in 43’45”40, sarà ricordata per due motivi. L’atleta seguito dal tecnico Diego Perez è riuscito a salire sul podio nonostante l’infelice orario della gara, una follia assoluta mettere le gare di resistenza alle otto di mattina, errore poi replicato l’indomani con le siepi, e le sviste dei giudici, corrette solo grazie alla prova video.
La seconda medaglia di bronzo è venuta da quel portento chiamato Francesco Baia, New Atletica Afragola, che ha scagliato il martello juniores a 59 metri e 18 centimetri. Il ragazzo seguito dal Tecnico Angelo Zagaria, sta continuando con profitto il percorso di crescita che lo sta portando in una posizione di rilievo in ambito nazionale.
Ottimo quarto posto per Andrea Masucci, Idealtletica Aurora, che con la misura di 16,03 metri ottenuta all’ultimo lancio della finale ad 8, ha mancato una meritata medaglia di bronzo distante solo 12 centimetri.
Il ragazzo caro ad Elio Cannalonga, colleziona una seconda finale anche nel lancio del disco con 45,70 metri piazzandosi al sesto posto della classifica generale.
Notevole settimo posto per Mamadou Jallow, Atletica Leggera Portici, nei 100 metri Juniores, con il crono di 10”90, arrivato non molto reattivo sul traguardo, diversamente da come è solito fare, l’atleta originario del Gambia, classe 2006, seguito dai tecnici Gianluca De Luca e Valentina Di Matteo, corre da poco più di 3 anni ed ha ancora ampi margini di miglioramento.
Altrettanto degno di nota anche il settimo posto nella finale dei 200 metri juniores, (che ha registrato il DNS di Daniele Orlando) dell’altro alfiere dell’Atletica Leggera Portici, Sheriff Laam che ha chiuso il mezzo giro di pista in 22”27. Sheriff che è un 2007, è al suo secondo anno di atletica ed ha evidenti margini di crescita che lo proietteranno a breve nella dimensione che merita.
Molto bene l’ottavo posto di Giorgio Colella, Running Club Napoli, nel getto del peso Juniores, anch’egli nella finale ad 8, con la misura di 14,55 metri ed un ultimo lancio nullo che avrebbe potuto concedergli qualche bella sorpresa.
Decimo posto per Anna Maria Naddeo, running Club Napoli, che si batte con tenacia per gran parte dei lunghi e caldissimi 5000 metri della categoria Promesse. L’atleta cara al Presidente Vincenzo Esposito chiude dopo una lunga volata sul rettilineo finale in 17’29”04.
Decimo posto per Mass Mboup, nei 200 metri Promesse e finale ad 8 sfiorata di pochi centesimi. Il velocista classe 2005, ha completato il mezzo giro di pista in 22”40, tempo inferiore al secondo della prima batteria qualificatosi di diritto. Avrà tempo e modo per migliorare ancora.
Undicesimo posto nel salto triplo Promesse per Francesco Emilio Erra, Ideatletica Aurora Battipaglia a 93 centimetri dalla misura che gli avrebbe consentito la finale ad 8.
Quattordicesimo posto per Antonio Gargiulo, ASD Enterprise, che continua a migliorarsi nei 400 metri Juniores. Sulla pista del “Zecchini”, con il crono di 49”44 registra il suo nuovo primato personale che però non gli è utile per entrare nella finale ad otto.
Quindicesima piazza nella classifica generale per Antonio Pastore, Running Club Napoli, nei 400 metri Promesse. Per entrare in finale occorreva un sub 48” e lui si è fermato a 48”74
Ventunesima ed ultima posizione per Serena D'Avino, Atletica Agropoli, scesa in pista nei 400 H Promesse.
Per l’atleta seguita dal Tecnico Angelo Palmieri, il corno si è fermato ad 1’06”05.
Dopo una gara condotta per tre quarti nelle primissime posizioni, chiude al 23° posto in 10'13"83 Vincenzo Capanna, Arca Sparanise T&F, in un 3000 siepi juniores, corso alle 9,00 di mattina e con una temperatura improponibile per le gare di mezzofondo e di marcia. Il ragazzo seguito dal tecnico Ilario Capanna, era l’unico mezzofondista campano qualificato a Grosseto ed avrà modo di rifarsi nei 1000 metri under 20 del meeting Herculis a Montecarlo dell’11 luglio.
Ventiseiesimo posto per la portacolori dell’Atletica Agropoli Claudia Tarallo, una delle uniche due mezzofondiste presenti in Toscana, che nel doppio giro di pista della categoria juniores, chiude in 2’19”43.
Ventiseiesima piazza anche per l’ostacolista Andrea Saltalamacchia, Running Club Napoli che conclude il giro della morte con ostacoli in 56”44. E’ un classe 2007 quindi avrà modo di continuare a migliorarsi nell’ambito della sua categoria anche per il prossimo anno.
Ventinovesimo e penultimo per Stefano Castaldo, Running Club Napoli, che nei 100 metri under 20 non riesce a mantenersi in linea con il suo personale e chiude in 11”25. Il ragazzo caro al Patron Enzo Esposito avrà tempo e modo per continuare il suo percorso di crescita.
Ventunesima ed ultima posizione per Serena D'Avino, Atletica Agropoli, scesa in pista nei 400 H Promesse. Per l’atleta seguita dal Tecnico Luigi Chierchia, il corno si è fermato ad 1’06”05.
Quarantesima ed ultima posizione per Raffaele Raiola, Atletica Agropoli, che nei 110H Juniores chiude in 17”16.
Peccato per la squalifica della staffetta 4x400 Juniores della Runnig Club Napoli che, invece, con De Matteo/Saltalamacchia/De Feis, nella 4x100, con 43”01 si è rifatta piazzandosi al 12° posto
Il bilancio di questa tre giorni di gare al “Zecchini” certifica l’esistenza in vita di un movimento che seppur tra mille difficoltà, lotta con tutte le sue forze, non solo contro gli avversari ma, soprattutto, contro un sistema impianti che è il vero tallone d’Achille di quasi tutte le società della regione Campania.
Qui non si tratta di retorica o di giustifiacazionismo di Hegeliana memoria ma di semplice e razionale valutazione della realtà. Una realtà resa ancor più impietosa da un livello di preparazione dei tecnici, eccezion fatta per alcune consolidate oasi felici e di grande valore, mediamente non all’altezza dei grandi palcoscenici nazionali su pista.
Dunque venendo meno due dei pilastri fondamentali sui quali si poggia il sistema atletica, risulta del tutto coerente vedere 33 atleti gara su 1698. La triste verità è che la Campania aveva qualificati meno del 2% del totale degli atleti. Se ne deduce che le 3 medaglie conquistate a Grosseto rappresentano grossomodo lo stesso valore: meno del 2% delle medaglie in palio portate al di qua del Garigliano.
Ciononostante, questi risultati, se vanno sommati agli altri piazzamenti più che interessanti, trasformano la trasferta campana in Maremma, in un qualcosa di quasi miracoloso. L’atletica campana ha enormi potenzialità derivanti dal fatto che la regione conta più di 5 milioni e mezzo di abitanti, è la più popolosa del mezzogiorno d’Italia ma, soprattutto, è la più giovane d’Italia per età media.
Dunque sono questi i tre fondamentali sui quali occorre lavorare e migliorare giorno dopo giorno. Strutture ed impianti sportivi dedicati; Formazione dei Tecnici; Reclutamento giovanile. Solo cosi l’atletica campana potrà recuperare il gap con le altre regioni d’Italia e trasformare i miracoli dei soliti noti in una splendida normalità.
Qui non si tratta di retorica o di giustifiacazionismo di Hegeliana memoria ma di semplice e razionale valutazione della realtà. Una realtà resa ancor più impietosa da un livello di preparazione dei tecnici, eccezion fatta per alcune consolidate oasi felici e di grande valore, mediamente non all’altezza dei grandi palcoscenici nazionali su pista.
Dunque venendo meno due dei pilastri fondamentali sui quali si poggia il sistema atletica, risulta del tutto coerente vedere 33 atleti gara su 1698. La triste verità è che la Campania aveva qualificati meno del 2% del totale degli atleti. Se ne deduce che le 3 medaglie conquistate a Grosseto rappresentano grossomodo lo stesso valore: meno del 2% delle medaglie in palio portate al di qua del Garigliano.
Ciononostante, questi risultati, se vanno sommati agli altri piazzamenti più che interessanti, trasformano la trasferta campana in Maremma, in un qualcosa di quasi miracoloso. L’atletica campana ha enormi potenzialità derivanti dal fatto che la regione conta più di 5 milioni e mezzo di abitanti, è la più popolosa del mezzogiorno d’Italia ma, soprattutto, è la più giovane d’Italia per età media.
Dunque sono questi i tre fondamentali sui quali occorre lavorare e migliorare giorno dopo giorno. Strutture ed impianti sportivi dedicati; Formazione dei Tecnici; Reclutamento giovanile. Solo cosi l’atletica campana potrà recuperare il gap con le altre regioni d’Italia e trasformare i miracoli dei soliti noti in una splendida normalità.
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