Tokyo, la veronese Polinari ottava con la 4x400

21 Settembre 2025

Lanciato dalla veronese il quartetto chiude in 3’25”00, quinto crono italiano di sempre

Non soltanto le sette medaglie (record storico), ma anche un altro dato racconta la qualità della spedizione azzurra ai Mondiali di Tokyo. L'Italia chiude al sesto posto nella classifica a punti, su 198 nazioni in gara, eguagliando il miglior piazzamento di sempre (Göteborg '95). Nella 'placing table' che considera i piazzamenti nei primi otto posti, e di conseguenza valuta complessivamente la profondità dei risultati al di là delle medaglie, gli azzurri brillano con 15 finalisti e 62 punti, l'ultimo dei quali è guadagnato dalla staffetta 4x400 femminile che termina la finale all'ottavo posto: 3’25”00 per la veronese Anna Polinari insieme a Virginia Troiani, Eloisa Coiro e Alice Mangione nella serata conclusiva del Mondiale giapponese. Gli azzurri completano la rassegna iridata a una sola lunghezza dal record di punti (63 a Göteborg) e a un solo finalista dal primato di Atene '97, ma migliorano l'edizione passata, quella di Budapest, quando erano stati raccolti 51 punti per effetto di 13 finalisti. Nel medagliere dominato dagli Stati Uniti (16 ori, 5 argenti e 5 bronzi), l'Italia è undicesima ma per numero di medaglie è quarta, alle spallle anche di Kenya (7-2-2) e Giamaica (1-6-3).

Sotto la pioggia il quartetto con Anna Polinari, Virginia Troiani, Eloisa Coiro e Alice Mangione riesce a confermarsi tra le migliori otto del mondo per la terza edizione consecutiva e firma il quinto crono italiano di sempre, all’indomani del 3’24”71 ottenuto in batteria con Alessandra Bonora in terza frazione. Oro per l’imprendibile team degli Stati Uniti (3’16”61), argento Giamaica (3’19”25) e bronzo Olanda (3’20”18) mentre le azzurre restano a lungo nel secondo gruppo che lotta per il quinto posto con questi parziali: Polinari 51”82 dai blocchi, Troiani 51”03, Coiro 50”89 recuperando un paio di posizioni e Mangione 51”26.

 

 



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