Procedimento di revoca della Convenzione sulla gestione dello Stadio di Atletica Leggera di Cagliari



In riferimento alla delibera n.71 del 24 giugno 2014 della Giunta del Comune di Cagliari ed alla successiva comunicazione prot. 156056 del 3/07/2014  relativo all'avvio del procedimento di revoca della Convenzione sulla gestione dello Stadio di Atletica Leggera di Cagliari, il Comitato Regionale della Fidalsardegna  rende nota la risposta inviata dal Presidente Regionale Sergio Lai al Dirigente Gianbattista Marotto, al Sindaco Massimo Zedda e all'Assessore allo Sport Enrica Puggioni del Comune di Cagliari.

 

Oggetto: Convenzione  Rep. 973 del 20/05/2008 – Osservazioni in merito all’avvio del procedimento di revoca in attuazione dell’art. 19 della medesima Convenzione.

 

                        Facciamo riferimento alla Vs. prot. 156056 del 3/07/2014 notificata il 7/07/2014, e seguito alla visita presso i Vs. Uffici compiuta dal Presidente del Consorzio, nonché Presidente del Comitato Regionale Sardo della Federazione di Atletica Leggera Sergio Lai, rappresentante della Federazione nel Territorio, dal Vice Presidente del Consorzio Sandro Porru, Presidente Nazionale della F.I.S.D.I.R., e dal Fiduciario Regionale per la Sardegna del Gruppo Giudici Gara della F.I.D.A.L. Giuseppe Spanedda, e desideriamo ringraziare per la cortese accoglienza.

                        In occasione dei colloqui intercorsi è stato confermato che la procedura di revoca è stata posta in essere per motivi di pubblico interesse, ai sensi dell’art. 19 della Convenzione a suo tempo stipulata.

                        Con riferimento alle ragioni di interesse pubblico che giustificano l’applicazione dell’art. 19 della Convenzione Rep. 973 del 20/05/2008 indicate nella comunicazione in oggetto si ritiene comunque necessario fornire alcune indicazioni la cui rilevanza potrà essere valutata dagli Uffici ed Organismi competenti, fermo restando che  i destinatari della comunicazione hanno comunque stabilito di prendere atto della decisione che ha dato luogo al provvedimento di revoca, senza opposizione.

                        Durante il periodo in cui la Convenzione ha operato nello Stadio Comunale di Atletica Leggera si è registrato un eccezionale incremento delle manifestazioni agonistiche, alla cui disputa lo stadio è istituzionalmente destinato, con manifestazioni di elevato livello   anche internazionale; lo svolgimento di tali manifestazioni ha fatto considerare lo Stadio Comunale di Atletica Leggera tra i primi cinque in Italia per qualità e servizi prestati. Oltre ai Campionati Italiani Assoluti, al Meeting Internazionale Terra Sarda, ai Campionati Italiani di Società Master, al Mennea Day 2013, si sono svolte a Cagliari numerose edizioni dei Campionati Regionali di ogni Categoria, rappresentando , lo stadio di Cagliari l’impianto più completo e più funzionale della Regione Sardegna.

                        La struttura è stata anche abitualmente indicata ed utilizza per lo svolgimento dei raduni tecnici di tutti gli atleti della Sardegna, anche in preparazione alla partecipazione ad eventi nei quali la Regione era impegnata con la propria rappresentativa

                        Da una indagine condotta dalla FIDAL l’impianto di Cagliari risulta il campo con maggiore apertura in Italia, restando ininterrottamente aperto dalle 7 alle 21,30 per cinque giorni alla settimana per lo svolgimento di attività preparatorie alla attività agonistica.

                        Lo Stadio è  stato reso disponibile a tutte le richieste delle scuole di ogni ordine e grado e si sono svolte  sistematicamente le manifestazioni della Scuola Laetitia e del Liceo Euclide e di ogni altra scuola che ne abbia fatto richiesta.

                        La apertura è stata estesa anche alle altre Federazioni e persino la FI.G.C. ha utilizzato l’impianto per la preparazione degli arbitri.

                        Particolare attenzione è stata destinata alla messa a disposizione dell’impianto a favore dei portatori di handicap, che hanno spazi temporali amplissimi  di utilizzo, e di altri soggetti svantaggiati (diabetici, cardiopatici, etc.) che hanno potuto usufruire della struttura per le terapie di mantenimento o recupero.

                        Le Forze Armate e i Corpi Militari dello Stato (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito  e Marina Militare) hanno fatto largo uso dell’impianto per le loro esigenze.

                        Eventuali limitazioni all’accesso sono riconducibili esclusivamente all’esistenza di condizioni che avrebbero potuto implicare la responsabilità del gestore, come indicato nella vigente normativa e come stabilito da alcune sentenza della Suprema Corte di Cassazione, con particolare riferimento alla normativa per la certificazione sanitaria.

                        Sempre con riferimento  alle ragioni  indicate nella nota si fa presente che in base al Decreto Legislativo 242/99 e successive modificazioni ed integrazioni e alle deliberazioni del CONI che ne sono necessariamente conseguite, la  FIDAL:

- promuove, disciplina e diffonde la pratica dell’atletica leggera in armonia con le deliberazioni del CIO, del CONI e della IAAF;

-  è l’unica rappresentante riconosciuta dagli organismi nazionali ed internazionali suddetti per la attività della atletica leggera;

-  promuove quale obbiettivo primario la diffusione dello sport quale insostituibile elemento di promozione della salute;

- ha sempre attuato ed attua il reclutamento, la formazione, l’aggiornamento e la specializzazione delle figure operanti nei suoi Quadri Tecnici inclusi gli Ufficiali di Gara;

                        Alla luce di tali disposizioni di legge e statuizioni  appare incongruente la  previsione del Comune di sostituirsi al soggetto destinato per  norme cogenti alla promozione e allo sviluppo dell’atletica leggera.

                        Dall’esame delle ragioni indicate nella nota prot. 156056/2014 appare non conforme alla realtà la dichiarazione di mancanza di altri impianti comunali destinati alla pratica dell’atletica leggera; infatti esiste, al di là dell’utilizzo improprio ed occasionale cui lo stesso è destinato, anche il campo di atletica leggera ubicato in Viale Bonaria angolo Viale Cimitero ( cosiddetto Campo Rai o ex GIL).

                        Durante  i periodi di valenza della Convenzione il Consorzio e per esso i soggetti che lo hanno costituito hanno integrato, al fine di renderne  possibile l’utilizzazione, le attrezzature necessarie.

                        Di tali acquisti è stata sistematicamente informata l’Amministrazione Comunale sia con note singole che con la nota riepilogativa del 18/1/2011 ricevuta al protocollo comunale con il numero 0014130; tra queste ricordiamo  a solo titolo esemplificativo l’impianto di amplificazione, il trattore tosa erba, l’arredo degli uffici e le attrezzature dell’ambulatorio medico. Oltre a quanto indicato in tale nota sono  anche nella proprietà del Consorzio o dei singoli componenti le attrezzature per la zona di caduta dell’asta ed un container   contenente attrezzature allocato in spazi liberi.

                        Alcune di queste attrezzature sono indispensabile per il prosieguo della attività ed il Consorzio o i singoli componenti che  li hanno acquistati   dichiarano di essere disponibili a lasciarli gratuitamente  nella disponibilità del Comune, secondo la formula che sarà individuata dalle parti, ottenendo gratuitamente, per quanto riguarda la FIDAL, che ne ha sostenuto interamente i costi,  i due locali a destinazione  specifica attualmente identificati come sedi operative  FIDAL e SALA Giurie, indispensabili per le attività di istituto in occasione delle manifestazioni  (e non solo) e nei quali sono conservati attrezzi ed arredi.

                        Particolare attenzione dovrà essere riservata al costoso impianto di amplificazione, strumento indispensabile per le manifestazioni, e che non potrà essere lasciato senza le necessarie cautele nella disponibilità di improvvisati o sprovveduti utilizzatori.

                        Lo Stadio Comunale di Atletica Leggera è stato inizialmente costruito dal CONI, con un progetto che ha avuto attuazione in tutte le province d’Italia, e ha mantenuto tale configurazione per lungo tempo. Successivamente l’Amministrazione Comunale di Cagliari lo ha ristrutturato con la destinazione specifica a Stadio Comunale di Atletica Leggera, come è nella attuale configurazione anche giuridica.

                        Lo Stadio ha quindi la destinazione specifica di impianto destinato allo svolgimento della attività agonistica della Atletica Leggera e di  preparazione alla stessa. Il cambio di destinazione d’uso potrebbe far perdere all’impianto la omologazione rilasciata dalla FIDAL su tali presupposti ed impedire che vi si svolgano manifestazioni di atletica leggera autorizzate dalla stessa Federazione.

                        Le alternative comunali per lo svolgimento di attività diverse da quelle agonistiche o di preparazione all’agonismo non mancano e per correre non è necessario  utilizzare lo Stadio Comunale di Atletica Leggera.

                        Sulla base della esperienza acquisita  in qualità di gestori e per lunga militanza nelle strutture direttive ed organizzative della disciplina, ci permettiamo di formulare alcune osservazioni che potranno essere utili nella stesura della normativa e delle  procedure per l’utilizzo dello Stadio.

                        La pratica dell’Atletica Leggera è composta da diverse prove, non certamente limitate alla corsa; i salti in estensione o in elevazione e i lanci del martello, del disco e del giavellotto, oltre al getto del peso, ne costituiscono parte integrante e fondamentale.

                        In particolare i lanci del martello, del disco e del giavellotto rappresentano momenti di particolare rischio durante gli orari  di apertura del campo e richiedono la fissazione  di  condizioni  particolari  che ne consentano l’effettuazione.

                        I lanci del martello e del disco prevedono obbligatoriamente l’utilizzo della gabbia che, per la sua configurazione, non può essere tenuta sempre aperta  in considerazione del vento; l’apertura e la chiusura della   gabbia richiedono l’impiego contemporaneo di almeno  due persone che agiscano in progress ed in sincronia; un utilizzo non attento  rischia di bloccare le carrucole di trascinamento  rendendo inutilizzabile la gabbia medesima, per la cui risistemazione in caso di blocco, per motivi di sicurezza, è indispensabile l’utilizzo del cestello sollevatore, non in dotazione al campo. La mancata regolazione delle porte di apertura della gabbia (il Regolamento Tecnico le disciplina in maniera precisa) può far cadere il martello anche in pista, con danni alla stessa o a chi vi transita.

                        Per il lancio del giavellotto, fermo restando che lo stesso non può avvenire in contemporanea con il lancio del disco o del martello per la sovrapposizione delle zone di caduta, è indispensabile la assenza di persone sul campo erboso.

                        L’esperienza ci ha anche dimostrato l’intolleranza o l’insofferenza degli atleti, e delle Società o Associazioni cui gli stessi appartengono, al rispetto degli orari fissati sulla base delle disposizioni. Si tratta di competizioni a livello prevalentemente individuale e non è  agevole contemperare gli interessi di tutti; la richiesta è normalmente mirata ad ottenere un orario con ampi margini di discrezionalità  da parte dell’utilizzatore e la richiesta di rispetto delle regole  comporta proteste e continue richieste di deroghe o eccezioni.

                        L’impianto come tale, volendone preservare l’integrità e la funzionalità, non sopporta un carico di presenze  contemporanee troppo vasto, e gli Uffici Comunali ne hanno certamente contezza sulla base delle esperienze delle piscine; in un campo di atletica non è però possibile dividere gli utilizzatori sulla base delle corsie, come in piscina, e dovranno essere individuate formule di convivenza, in particolare nei mesi invernali nei quali la richiesta è concentrata nelle ore di luce ( 15/17)

                        Un utilizzo iniziale dell’impianto senza la preventiva stesure di regole, sottoscrizione di clausole di responsabilità da parte dei soggetti utilizzatori, controllo degli accessi, rispetto delle attrezzature e dei locali comuni (spogliatoi, docce etc), fissazione di orari di apertura e chiusura e di abbandono obbligatorio dell’impianto, rispetto delle condizioni di sicurezza , porterà ad una situazione di pericolo e di disagio alla quale, lo garantiamo, non ci piacerebbe assistere.

                        Nello spirito di disponibilità e collaborazione che ci ha sempre caratterizzato siamo disponibili, a richiesta della Amministrazione, per fornire ogni possibile indicazione che sia considerata  utile o necessaria per il migliore utilizzo dello Stadio Comunale di Atletica Leggera.

                        Grati per l’attenzione ed in attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti.

 

 

Cagliari, 16 luglio 2014

                                                                                              IL PRESIDENTE

                                                                                                  Sergio Lai

 



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