PRAGA, FINALI DA APPLAUSI PER GALVAN E VIOLA

08 Marzo 2015

praga belle finali per galvan e viola

Viola a PragaUna giornata con tanto Nordest, quella di oggi agli Europei indoor di Praga. All’argento dell’altista friulana Alessia Trost si è accompagnato il bel comportamento di Giulia Alessandra Viola e Matteo Galvan. La trevigiana termina al settimo posto i 3000, la finale più lunga tra quelle offerte dal programma degli Euroindoor. La Viola, al contrario di quanto fatto in batteria, non cerca spazio in esterna, ma si accoda diligentemente alle battistrada, evitando di disperdere energie. Si viaggia sul piede dei 3 minuti al chilometro. Quando l’olandese Koster prende il largo la fila si allunga, e la Viola finisce per staccarsi, senza però mai dare l’impressione di crollare. La fuggitiva è riassorbita dalle inseguitrici negli ultimi due giri, con la russa Yelena Korobkina che alla fine va a vincere in 8’47”02. Giulia Viola cede qualcosa nell’ultimo giro, quando potrebbe ancora tentare di avvicinare il proprio personale, ma chiude comunque al settimo posto, in 8’59”04. Risultato che è il terzo piazzamento nelle otto a livello europeo consecutivo, tra indoor e outdoor. Pawel Maslak, l'uomo copertina della rassegna praghese, manda in tumulto il gran pubblico dell'O2 Arena (oltre 11mila spettatori), stravincendo il titolo dei 400. Il suo passaggio a metà è da brividi: 20”99. La gara prende la piega prevista, con il ceco a fare da lepre e gli altri a giocarsi le medaglie. Matteo Galvan corre praticamente un 200 metri, dovendo anche sfidare, oltre agli avversari, gli angoli stretti della seconda corsia. Malgrado gli sforzi, attacca il secondo giro da quinto, si batte come un leone, e in almeno altre due occasioni mette la freccia per tentare di risalire, senza però riuscirci. Alla fine, alza il piede dal gas e finisce per essere infilato anche dall'ucraino Hutsol (46”73). L'argento va al belga Dylan Borlée, il più giovane della nidiata di quattrocentisti belgi (personale portato a 46”25), il bronzo al polacco Rafal Omelko (46”26). "Ho dato tutto - racconta Galvan nel dopo gara - ma non c'è stato niente da fare, difficile fare meglio di così. Comunque posso ritenermi soddisfatto del mio Europeo, ho conquistato la finale, come cinque anni fa a Torino, e l'obiettivo diventa adesso, dopo qualche giorno di riposo, cominciare a preparare al meglio la stagione estiva. Voglio ottenere presto il minimo per i Mondiali, per poi poterli preparare con tranquillità". Domani, nella giornata di chiusura della rassegna continentale, finale per il poliziotto Silvano Chesani nell'alto e la vicentina Federica Del Buono nei 1500. Mentre l'altro vicentino Michael Tumi continuerà la sua corsa nei 60 a partire dalle semifinali.



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