Orosei - VIII Memorial Bruno Nanni. di Michele Licheri



...Così il sedici giugno, puntuale come un treno svizzero, ecco il gruppo dei podisti federali isolani giungere a Orosei da ogni dove per onorare di corsa, passo dopo passo, metro dopo metro, con un gesto primordiale e purificatore, la vita e, allo stesso tempo, la memoria di Bruno Nanni. Teatro della “tenzone”, della sfida il centro storico di Orosei. Partenza e arrivo in Piazza De Sas Animas, nei pressi del vecchio carcere, da cui originava un circuito di circa 1600 mt. altamente impegnativo, fatto di saliscendi e fondo in selciato con curve e contro curve disseminate e improvvise che imponevano continui cambi di ritmo sino all'asfissia a tutti gli atleti. Il tutto aggravato da una condizione climatica che non lasciava scampo: ben oltre le diciannove ogni pietra esalava ancora il caldo accumulato durante il giorno. Si sa però che i podisti sono degli stoici. Perciò, incuranti della calura e di ogni avversità, come è proprio degli spiriti indomiti, odissei, i nostri eroi anche stavolta interpretavano al meglio la recita sul campo. Tutte le categorie (dagli esordienti ai master) concorrevano alla riuscita della manifestazione con il proprio contributo atletico. Forse il chilometraggio della gara maschile (oltre gli 11 km.) è stato eccessivo; più umano, per quanto altrettanto duro, il chilometraggio della gara femminile. Ma questa è una valutazione personale anche se fatta “da allenatore”, e nulla toglie al valore della manifestazione che, anche a fine gara, ha dato prova di ospitalità ed efficienza ristorando al meglio gli atleti. Inutile che riporti il nome dei primi attori e delle premier dame; sono disponibili gli ordini d'arrivo federali. Concluderò, invece, dando due note sul borgo che ha promosso la manifestazione “Orosei di corsa”. Orosei, capitale storica della Baronia situata nella valle del fiume Cedrino, in origine terra del popolo nuragico degli aesoronenses o degli esaronesi, già villa romana e come affermano le note di Tolomeno denominata” Fanum Orisi”; Il borgo si sviluppa soprattutto in epoca pisana intorno al XII secolo (di questo periodo i suoi monumenti più rappresentativi la torre di S. Antonio, la chiesa di San Giacomo e San Gavino). Grazie all'intraprendenza dei mercanti pisani si erigeranno mura a difesa, il porto e strutture architettoniche in linea coi dettami del tempo. Durante il Giudicato di Gallura, Urisè, sarà anche sede vescovile. Non avendo perso la vocazione economica originaria (agropastorizia), il paese si è arricchito nel tempo di altre attività: estrattiva e artigiana (il marmo), e il turismo che può contare su siti naturalistici di rara bellezza. Aleggia su Urisé il ricordo di una figura leggendaria, eroica, quella di Tomaso Mojolu che organizzò e guidò la resistenza contro i turchi nel 1806, i quali, per secoli avevano imperversato nel golfo di Orosei seminando terrore e morte. C'è chi fece la corsa della vita quel giorno del 1806: i turchi che scapparono verso le loro navi a gambe levate e i resistenti guidati dal Mojolu che incalzarono gli invasori -dopo la momentanea sorpresa- sino a sconfiggerli. Da allora, Orosei, non dovette più patire invasioni.

Condividi con
Seguici su: