Molfetta e tanto più.....di Dalila Pala



 

Gli inossidabili della S.G. Amsicora si svegliano presto per portare a casa risultati; il viaggio è lungo ma la voglia di fare bene è tanta. Il tempo di un caffè ed alle 6.30 a.m. si parte, un po’ da tutta la Sardegna, verso lo scalo di Fiumicino dove la squadra si riunirà al gran completo. Dopo quattro chiacchiere ci si deve imbarcare per il secondo aereo consecutivo, ancora un po’ barcollanti per il sonno e per le leggere turbolenze. In quel di Bari il clima non è clemente: nuvole e vento fanno da padroni; bagagli leggeri, il via vai continuo, la fretta, si sale sulla corriera, si attraversa Molfetta. Si arriva al residence sito in Bisceglie, giusto in tempo per mettere qualcosa sotto i denti: alle 13.00 riparte la corriera per i primi chiamati a calcare l’arena Pugliese del C.D.S. ASSOLUTO SU PISTA - FINALE A2.
A Molfetta lo stadio inizia ad inumidirsi: il cielo non promette nulla di buono. Piove. Piove anche a Bisceglie dove il resto della squadra, che attende la corriera per il campo, è in allarme: il grigiore si rafforza, è temporale.
Giunti a destinazione la situazione si presenta critica: uno scroscio incessante allaga la pista e le pedane. Le condizioni climatiche sono proibitive e scoraggianti, ma i verdi oro continuano a combattere anche nel fango fino a tarda sera quando il grigiore allenta la morsa su tutto e si dirada lentamente.
Durante la prima giornata il bottino amsicorino è piuttosto incoraggiante: per la squadra femminile Francesca Tumatis arrivata settima nel Martello con 36,70m, Francesca Albiani che conquista il podio arrivando prima nei 100 hs con 14"39, Macciotta Ilaria e Tizzano Paola arrivano settime con lo stesso tempo a 13"01 nei 100 piani, Addis Angela si piazza settima nei 3000 siepi con 13:09.77, Del Rio Sara arriva seconda con 1.59 nel salto in alto, Serena Pruner conferma le sue ottime qualità nella Marcia km 5 con il tempo di 23' 29" 02, infine nella 4x100 la squadra (Dessi Albiani Macciotta Tizzano) si piazzano quarte con un tempo di 51"50; per gli uomini si segnalano le prestazioni di Riccardo D'Angelo nel disco giunto quarto con 41,32, Nicola Amici che conquista il podio dei 100 piani con il suo ottimo 10"78 e Giovanni Tamponi che si piazza sesto nei 400 con il tempo di 51"52, infine la staffetta 4x100 maschile (Ascedu Ruggiu Tamponi Amici ) si piazza terza col tempo di 43"49.
Si ritorna completamente inzuppi a Bisceglie; è notte e si cerca ristoro in un pasto caldo ed in una meritata doccia, questa volta non piovana. Si dorme e si raccolgono energie.
La seconda giornata inizia presto: sveglia alle 6.30, colazione alle 7.00, pullman alle 8.00; si devono liberare le stanze. Giunti a Molfetta, si presentano condizioni climatiche antitetiche al giorno precedente: poco vento, poche nuvole, tanto sole. Il ritardo accumulato dalla corriera, catapulta alcuni atleti direttamente in gara, gli altri si riscaldano un po’. Il ribaltone meteorologico coglie di sorpresa solo alcuni atleti, altri ne traggono giovamento. Il bottino finale della seconda giornata è soddisfacente ma non abbastanza per la promozione. Per la squadra femminile si segnalano le prestazioni di Manunza Martina che si piazza quinta nei 400hs con 1'06"61, Albiani Francesca che ribadisce il suo primato nella velocità conquistando il podio dei m200 con 24"64, Manca Manuela che da prova del suo talento conquistando il primo gradino del podio nei m5000 con 17' 13" 11, infine la staffetta 4x400 femminile (Asoni Manunza Ferrari Nieddu) si piazza settima col tempo di 4'14"67; per gli uomini si segnalano le prestazioni di Pintadu Adriano nell’alto giunto quinto con 1,91, Amici Nicola e Tamponi Giovanni nei m200 arrivati rispettivamente primo e secondo con i tempi di 21"57 e 21"88, Azzena Antonio e Vicari Ferdinando nei m5000 giunti rispettivamente quinto e sesto coi tempi di 15'47"52 e 15'49"22.
Quella di Molfetta è stata una trasferta sorprendente per diversi aspetti: il clima eccentrico ed egoista come solo la natura può dispensare, le prestazioni assolutamente brillanti viste le condizioni proibitive specie nella corsa sia breve che lunga, la squadra etnica dove il nord ed il sud Sardegna si abbracciavano in un mix di età irripetibile. Resta il solito dubbio “Si poteva fare di più”? In fin dei conti i risultati non sono solo numeri e lì a Molfetta gli amsicorini qualcosa d’oro l’hanno conquistata: i ricordi.
Un po’ di pausa e poi si riprende, sempre tenaci, sempre innamorati della propria bandiera. 



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