Mei: “Il nostro sostegno a Gimbo Tamberi”

03 Luglio 2022

Le parole del presidente FIDAL: “Grazie a Marco Tamberi per il lavoro svolto. Forniremo a Gianmarco tutta l’assistenza necessaria”. DT La Torre: “Decisione che merita rispetto”

La notizia dell’interruzione del rapporto tecnico tra il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi ed il padre Marco, comunicata dall’azzurro nel corso di questo pomeriggio, è stata così commentata dal presidente federale, Stefano Mei. “Ovviamente mi dispiace – le parole di Mei – perché quello che i Tamberi sono riusciti a fare, insieme, nel corso di questi anni, è indiscutibilmente parte della storia dell’atletica italiana. Allo stesso tempo, e come già detto in analoghe occasioni, credo che gli atleti siano adulti in grado di scegliere il proprio percorso, e per questo motivo le loro decisioni vanno rispettate. Quello che posso dire in questo momento, dopo aver ringraziato Marco per il lavoro svolto con il figlio in questi anni, è che forniremo a Gimbo tutta l’assistenza necessaria, sia a breve scadenza sia quando arriverà il momento di pianificare il futuro”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda il DT delle squadre Nazionali, Antonio La Torre: “Ci sono rapporti talmente speciali come quello tra un padre-allenatore ed il proprio figlio atleta, che dare un giudizio sensato dall’esterno è un’operazione praticamente impossibile. La decisione che ha preso Gianmarco è quella di un atleta di vertice, un campione olimpico, che immagino dolorosa, e che merita rispetto. Marco Tamberi ed il figlio Gianmarco hanno prodotto insieme anni di risultati di livello assoluto, che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo di fronte adesso due percorsi: uno a brevissima scadenza, che conduce ai Mondiali di Eugene e agli Europei di Monaco. Ebbene, stiamo approntando delle soluzioni che consentano all’atleta di vivere l’avvicinamento alle due manifestazioni nel miglior modo possibile; è fin troppo ovvio che gli verrà dato tutto il sostegno affinché riesca ad esprimersi al meglio, contando sulle risorse che fanno capo alla Struttura Tecnica Nazionale. Il secondo percorso, ovviamente di più ampio respiro, ci porterà a valutare congiuntamente, nelle prossime settimane, cosa sarà meglio fare per l’atleta”.

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