Madrid: Folorunso e Furlani da podio
29 Giugno 2025
Italia in testa alla classifica dell'Europeo a squadre alla vigilia dell'ultima giornata
Una rimonta che ha del clamoroso lancia gli azzurri in testa alla classifica dell'Europeo a squadre di Madrid. L'Italia, alla fine della terza giornata di gare, e alla vigilia dell'ultima (in programma nel pomeriggio) guida la graduatoria (290 punti) con buon margine sulla Germania (seconda con 266, a 24 lunghezze) e Polonia (terza, 256.5, 33.5 punti di ritardo dalla vetta). Nessuna vittoria individuale, ma tanti piazzamenti sul podio (sei sulle dodici gare in programma) a confermare la forza del team Italia, solido come granito nel caldissimo pomeriggio madrileno.
FURLANI - Chi aveva intenzione di interpretare lo stato di forma di Miltiadis Tentoglou, il campione olimpico di Parigi (e di Tokyo), reduce da un inverno tribolato, andrà via da Madrid soddisfatto. Perché il greco, fin dai primi salti, chiarisce di essere tornato l'uomo da battere. Ad ogni livello. Prima firma 8.15, poi, al secondo salto, atterra alla misura della miglior prestazione mondiale dell'anno, un 8.46 che illumina la scena (poi bissato da un 8.44 alla quarta prova). Mattia Furlani si mette subito sulle tracce del greco, saltando 8.03 e poi 8.07. Da quel momento, si infila però in un piccolo tunnel, collezionando quattro nulli consecutivi (in realtà un salto riuscito a metà, misurato 4.95, e tre bandiere rosse). In due delle tre occasioni il nullo è davvero tale di un'inezia (1.2 e 1.8 cm, secondo l'analisi), ma nel frattempo lo svedese Thobias Montler ha messo la freccia per il sorpasso, a 8.08. Un centimetro che spinge l'azzurro dal secondo al terzo posto. Poco male, sono punti pesantissimi in chiave classifica, visto che l'olandese Sluijter colleziona il più classico degli "zero" (tre nulli nei primi tre salti). “Mi dispiace perché ho delle sensazioni ottime - racconta il romano delle Fiamme Oro Padova - ma non sono riuscito ad esprimermi al meglio. Mi do un 7 per la gara di oggi. Ho combattuto come sempre, ho dato tutto, purtroppo ho avuto anche un po’ di ‘sfiga’. L’8.46 di Tentoglou non ha pesato mentalmente, anzi mi ha spronato tantissimo, soprattutto al secondo salto. Ora ho bisogno di lavorare e di sentire meglio me stesso. Contento dei 14 punti, peccato per quel centimetro che ci avrebbe dato un punto in più”.
FOLORUNSO - Ancora punti preziosi, la cassaforte italiana si riempie a vista d'occhio, gara dopo gara. Questa volta è Ayomide Folorunso a "depositare" gettoni d'oro nel forziere, grazie ad un eccellente secondo posto (54”88) arrivato al termine di una vera e propria battaglia tra le barriere. La portoghese Fatoumata Diallo beffa l'azzurra nei 40 metri finali (54”77), ma resta la piazza d'onore a far contenta la squadra italiana, visto che fino al quarto posto a dividere le atlete ci sono solo centesimi (la britannica Nielsen fa 54”90, la tedesca Kelety 54”91). Ora i punti di vantaggio sulla Polonia sono 19.5, 25 e mezzo quelli di margine sull'Olanda. C'è tanto ancora da correre, saltare lanciare, ma guardare le altre dalla vetta è certamente più divertente che inseguire... “Sarebbe stato bello il primo posto - il commento dell’ostacolista delle Fiamme Oro - però va bene così. Sono grata di essere in questa squadra: okay i big, ma tutti questi ragazzi stanno facendo benissimo. Mi sono sentita di lottare fino all’ultimo metro, è stata un’opportunità per spingere e per avere dati importanti in vista del resto della stagione. Adesso tiferò a squarciagola per la squadra”.
HOOPER E KADDARI - L'Italia c'è, anche le ragazze del quartetto veloce non tradiscono. Nulla di clamoroso, sia chiaro, ma in questa edizione dell'Europeo per Nazioni, quello che sembra fare la differenza è la costanza di rendimento, l'essere al top in tutte (o quasi) le gare. Vittoria Fontana, la veronese Gloria Hooper, la poliziotta Dalia Kaddari e Zaynab Dosso sono quarte in 42”58, a seguire l'Olanda (doppietta nelle staffette, dopo il successo tra gli uomini, qui in 42”02, record nazionale e dei Campionati), la Spagna (42”11, record nazionale), e la Germania (42”52). Nessun macro errore, a lanciare l'Italia sempre più in vetta alla classifica.
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