MONDIALI: TAMBERI QUARTO, KADDARI AVANTI

19 Luglio 2022

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Bella prova di Gianmarco Tamberi, che chiude al quarto posto con lo stagionale di 2.33 (la stessa misura del bronzo) la finale mondiale dell'alto. Oro al qatarino Barshim (2.37), argento al coreano Woo (2.35), bronzo all'ucraino Protsenko, che supera l'azzurro per un errore in meno alla quota decisiva. In casa Fiamme Oro anche la promozione di Dalia Kaddari alla semifinale dei 200 (22”75, +2.5).

TAMBERI DA CAMPIONE - Una gara memorabile, con il bronzo sfiorato, accarezzato per qualche minuto, e poi scivolato tra le dita in un finale rocambolesco. Gianmarco Tamberi dimostra ancora una volta le sue straordinarie qualità di campione, e chiude al quarto posto, con lo stagionale portato a 2.33, la finale dell’alto al Mondiale di Eugene. L’infortunio che lo ha condizionato in queste ultime settimane è sembrato sparire - come ovvio, solo in apparenza - lasciando il campione olimpico di Tokyo, in più di un passaggio, libero di volare oltre l’asticella, per poi planare ai piedi del podio. L’oro è finito al collo dell’amico Mutaz Essa Barshim (campione del mondo per la terza volta dopo i successi di Londra 2017 e Doha 2019), con una sequenza priva di errori fino a 2.37, mentre l’argento è andato al coreano Sanghyeok Woo, salito fino ai 2.35 del record nazionale. La medaglia di bronzo sfuggita all’atleta delle Fiamme Oro va invece all’ucraino Andriy Protsenko, bravo ad emergere nelle fasi decisive dopo un avvio incerto, e di fatto davanti all’azzurro per aver superato i 2.33 al primo tentativo (con Tamberi capace di farlo al secondo). La gara del marchigiano ha un passaggio cruciale, quello a 2.30: dopo salti riusciti al primo tentativo a 2.19, 2.24 e 2.27, è a questa quota che emergono infatti le prime difficoltà. Ci vogliono tutti e tre i salti a disposizione per il sorriso, mentre Protsenko, fino a quel momento più volte falloso, supera la misura al primo tentativo, scavalcando l’italiano. Barshim è semplicemente perfetto, così come Woo (almeno fino a quel punto). A 2.33 si rimescolano le carte. Protsenko, a sorpresa, ce la fa subito e si installa al secondo posto, Tamberi vola al di là dell’asticella al secondo tentativo ed è bronzo, Woo sembra out: mette insieme due rossi, ma alla terza prova si rimette in corsa, per il quarto posto momentaneo. Si sale, ma sono troppi i 2.35 per il Tamberi di oggi, così come per Protsenko. Woo, invece, al secondo salto a disposizione, dimostra tutto il suo talento, risalendo in seconda posizione (e buttando Tamberi giù dal podio). Barshim valica (unico a farlo) i 2.37 e Woo, nel tentativo di vincere, affronta le due prove residue a 2.39, senza esito. L’oro va al qatarino, che a gara finita, prova anche i 2.42 (un solo salto) prima di abbandonare. Una finale magnifica, con un sapore agrodolce per la squadra azzurra, che coglie il secondo quarto posto (dopo quello di Sara Fantini nel martello) in questo Mondiale. "Ci ho messo il cuore, come avevo promesso - raconta Tamberi nel dopo gara - tornare con la medaglia di legno brucia, ma poteva andare molto peggio, viste le condizioni in cui mi sono presentato qui, è un Mondiale positivo per me. Mi sono trovato con le spalle al muro in due occasioni stasera, a 2.30 e a 2.33, ma riuscire nei momenti di difficoltà è la mia caratteristica migliore. Mi spiace perché perdere una medaglia così brucia, ma se proprio dovevo farlo, allora sono contento che ci sia riuscito Protsenko, loro hanno bisogno più di noi di una speranza. Ora Monaco, anche se, ad essere sincero, la testa l'avevo solo sul Mondiale".

KADDARI VA A 200 - Per passare il turno serve semplicemente fare ciò di cui si è capaci, nulla di più. E Dalia Kaddari applica la norma alla perfezione. Sguardo basso al via, nessun ammiccamento alla camera, la sarda delle Fiamme Oro scivola via bene in curva, e disegna poi il consueto rettilineo stilisticamente piacevole. Davanti, come ovvio, la gara di Shericka Jackson è un'altra storia (22”33 ventoso, +2.5, corso con relativo impegno) ma la Kaddari svolge bene il suo compito, chiudendo al terzo posto in un buon 22”75. Promozione garantita dalla Q maiuscola, e nuovo impegno nella semifinale di domani (alle 3.05 italiane di mercoledì). In testa al gruppo delle qualificate, a sorpresa, la nigerina Aminatou Seyni, il cui 21”98 è, oltre che record nazionale, l'unica performance sub-22 del turno.

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