MONDIALI, INFINITO PERTILE: QUARTO NELLA MARATONA

22 Agosto 2015

mondiali pertile da applausi e quarto

Campionati del mondo di atletica 2015Due azzurri nei primi otto nella gara d'apertura dei Mondiali di Pechino. E l’Italia applaude il quarantunenne Ruggero Pertile miglior atleta europeo alle spalle degli africani. Il padovano è quarto nella maratona, vinta a sorpresa dal 19enne eritreo Ghirmay Gebreslassie (2h12’27”), terminando i 42 km e 195 metri di gara a soli 53 secondi dal podio. A prendersi l'argento l'etiope Yemane Tsegay (2h13’07”), mentre il bronzo va dell'ugandese Solomon Mutai (2h13’29”). Ottavo posto per l’altro azzurro, Daniele Meucci (2h14’53”), che completa con un finale orgoglioso la bella giornata della maratona italiana. Per i due azzurri, un piazzamento di spessore, ottenuto in una corsa che vedeva al via i più forti specialisti del mondo (sesto posto per il campione olimpico e mondiale in carica, l'ugandese Stephen Rotich, ritirate le superstar keniane Kimetto e Kipsang). Prova da protagonista soprattutto per Pertile, impegnato fin dalle prime fasi a tenere costante il ritmo (1h06’55” a metà), e a lungo "pacemaker" d'eccezione per il compagno Meucci. Quando poi la corsa è entrata nella fase decisiva, entrambi hanno saputo reagire ai momenti di crisi, risalendo posizioni nel finale, condizionato anche dalla temperatura superiore ai 30 gradi, con l’80% d’umidità. Peccato solo per le difficoltà in cui è incappato Daniele Meucci, costretto ad una sosta per problemi intestinali poco dopo il 30° chilometro.

Campionati del mondo di atletica 2015"E' il miglior risultato di tutta la mia carriera – ha commentato Pertile -, ma non ne sono ancora del tutto felice. Mi dispiace per la medaglia perché non era troppo lontana (appena 53 secondi, ndr) e io ci ho creduto dal primo metro dopo la partenza. Ho fatto una gara regolare, conoscendo bene i cambi di ritmo tipici degli africani, anche se qui ho visto i big abbastanza in difficoltà, sudavano tantissimo. Kipsang ad esempio era con me, ma si bloccava letteralmente ad ogni rifornimento. E' stata la maratona che avevo in mente, 42 chilometri e 195 metri in cui bisognava fare bene i conti con la benzina che si ha in corpo e dosarla bene fino all'ultimo. Rio nel 2016 sarà una gara difficile come questa. Ogni maratona è una storia che bisogna saper leggere. L'età conta, ma si vince e si arriva in fondo con la testa e le motivazioni. Nel 2014 venivo da sei mesi di stop, stavolta invece ho avuto la fortuna di poter lavorare come si deve per preparare una maratona. A 41 anni, ogni anno diventa più difficile, ma in Meucci ho trovato un ottimo compagno di allenamento. Ci si motiva a vicenda e sono convinto che lui abbia davanti a sé un futuro in cui potrà anche mettersi al collo altre medaglie. So cosa gli manca ancora e lui ha già dimostrato con la vittoria di Zurigo di avere tutte le carte in regola per riuscirci".

E la sua soddisfazione è la stessa di chi, a casa, ha tifato per lui. Dalla moglie Chiara alla figlia Alice, dai compagni di maglia di Assindustria Sport Padova fino ai colleghi dei supermercati Alì. "Siamo orgogliosi di Ruggero" commenta Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Sport. "Questo grande risultato premia il suo sacrificio e la sua dedizione. I valori incarnati da Pertile devono essere di esempio per tutti i nostri atleti".

Campionati del mondo di atletica 2015Meno emozioni – e tutte negative - se ci si sposta dalla strada alla pista. Chiara Rosa non ha superato la qualificazione nel getto del peso. La finale è rimasta un sogno, lontano dalla padovana appena venti centimetri. Il turno di qualificazione ha visto Chiara terminare al 14esimo posto (seconda delle escluse), con un miglior lancio (l’unico dei tre misurato) di 17.54; l’ultima ad essere ammessa alla finale è stata la polacca Paulina Guba, che con 17.73 ha completato l’elenco delle dodici promosse.

"Il primo lancio è stato inclassificabile – ha detto Chiara - il secondo l'ho messo e pensavo di aver evitato il black-out. All'ultimo ho tentato di forzare, ma non è andata. Invidio alle altre atlete di poter lanciare con la traslocazione ed essere così stabili tecnicamente. Per me è difficile. Sono molto dispiaciuta perché con una ventina di centimetri in più, sarei anch’io in finale". Eliminati anche tutti gli altri azzurri scesi in pista nella prima parte della giornata inaugurale dei Mondiali.

(foto di Giancarlo Colombo/Fidal)



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