Lutto: si è spenta Katia Ruzza, decana dei tecnici veronesi
11 Maggio 2025Insegnante e allenatrice di atletica a Valeggio sul Mincio, aveva 78 anni
Una triste notizia per il mondo dell’atletica veneta: venerdì sera è improvvisamente mancata Katia Ruzza, primo tecnico femminile di Verona. Insegnante di educazione fisica sin dai primi anni ’70 e allenatrice dalla lunghissima carriera (aveva la tessera numero 2 dei tecnici veronesi), era stata l’anima dell’Asd San Paolo Valeggio e si era poi legata alla Hop Step Jump Valeggio Atletic. Aveva 78 anni e un’energia fuori dal comune: martedì scorso aveva presenziato al campo Consolini di Verona alla fase provinciale dei Campionati Studenteschi. A lei si deve anche il rifacimento della pista che il 24 maggio, a Valeggio sul Mincio, sarà teatro del memorial Pitch.
Così, qualche tempo fa, la descriveva l’Asd San Paolo Valeggio: “Insegnante di educazione fisica e allenatrice, Katia è forse la personificazione dello sport. Una donna inarrestabile con il cuore di una bambina, un cuore che batte per l’atletica e per tutto ciò che è sport e movimento. Innamorata di questo sport già dalla prima superiore, Katia abbraccia l’atletica perché è esattamente ciò che cerca: una sicurezza personale. "Ho avuto una soddisfazione enorme per quello che è successo dentro di me: ero una ragazza un po’ timida, ma sono migliorata moltissimo sotto questo aspetto. Perché ho fatto un’attività che mi piaceva e che mi ha portato ad essere molto più aperta con gli altri. Oggi non mi faccio molti problemi: quello che penso, lo dico". “Una volta le donne non potevano gareggiare oltre gli 800 metri, perché si pensava che non avessero capacità di resistenza. Oggi, invece, è stato dimostrato che le donne si avvicinano facilmente ai tempi maschili proprio nella resistenza. Questo, forse, per il nostro carattere: sopportiamo di più il dolore e siamo capaci di grande resistenza e concentrazione. […] Con l’atletica c’è una presa di coscienza diretta: hai dei riscontri concreti, reali, grazie alle misurazioni e al tempo. E da lì non scappi. Sei da solo con te stesso. […] Credo che serva un feeling diretto con l’allenatore. In campo faccio tante battute e loro ridono. A volte li prendo in giro – ‘Musso!’ grido - sempre con il sorriso. Ma quando dico una cosa, è quella. E quando cambio tono lo capiscono. C’è il momento socialità e il momento serietà. […] Ho allenato quasi tutti. Ho insegnato a Valeggio dal 1971 al 2000. Ero severissima, ma credo che tutti siano contenti di avermi avuta. Ho sempre spronato i ragazzi a scegliere lo sport che più li valorizza. Ognuno deve prendere la strada che gli permetta di sviluppare al meglio le proprie capacità. Educazione fisica è proprio questo”.
I funerali si terranno martedì 13 maggio, alle ore 15.30, nella chiesa di Valeggio sul Mincio. Alla famiglia di Katia Ruzza vanno le condoglianze del presidente della Fidal Regionale, Sergio Baldo, del Consiglio regionale e dell’atletica veneta tutta.
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