Per oltre vent'anni fu l'anima delle società di atletica vittoriesi

Una triste notizia per l’atletica veneta e trevigiana in particolare. Domenica, a Vittorio Veneto, si è spento Achille Pianca Spinadin, figura carismatica dell’atletica della Sinistra Piave trevigiana. Aveva 89 anni e nel 2021 era stato colpito da un ictus da cui non si era più ripreso.

Da tecnico e dirigente, aveva caratterizzato un lungo e felice periodo dell’atletica vittoriese. Saltatore in alto in gioventù, tra il 1979 e il 2000 contribuì alla nascita di quattro società sportive - l’Atletica San Giacomo, la Polisportiva Libertas Vittorio Veneto, la Polisportiva Revine Lago e la Nuova Atletica San Giacomo - che nel corso del tempo cambiarono più volte denominazione, mantenendosi però lungamente ai vertici dell’atletica regionale e coinvolgendo intere generazioni di atleti, con una particolare attenzione per il mezzofondo e la marcia, specialità di cui fu ottimo interprete il figlio più giovane, Mauro, arrivato sino alla maglia azzurra giovanile.  

Formò un binomio inscindibile con Giuseppe “Bepi” De Negri, l’appassionato presidente delle società di cui Achille fu direttore tecnico. Erano gli anni in cui l’atletica vittoriese svettava in campo nazionale per i successi tricolori nel cross e nella corsa su strada, in cui nacquero il Cross Città della Vittoria (tuttora in calendario) e il Gran Premio La San Giuseppe a San Giacomo di Veglia, in cui sulle strade di Vittorio Veneto venivano assegnati i titoli italiani di mezza maratona e di marcia.

Di questi e molti altri traguardi, Achille Pianca Spinadin fu ispiratore e artefice per oltre un ventennio, diventando un punto di riferimento per migliaia di atleti, non solo vittoriesi. Ai suoi vent’anni nel mondo dell’atletica Spinadin aveva anche dedicato un libro, pubblicato nei primi anni Duemila, quando si congedò dallo sport che rappresentava la passione di una vita.  

I funerali di Achille Pianca Spinadin si terranno mercoledì 28 maggio, alle 15, nella cattedrale di Ceneda di Vittorio Veneto. Alla famiglia vanno le condoglianze del presidente della FIDAL regionale Sergio Baldo, del Consiglio regionale e di tutta l’atletica veneta.