Leonardo Fabbri si racconta dopo aver raggiunto il mito Andrei

14 Febbraio 2020

Emozioni, programmi, curiosità dopo il record italiano indoor fatto dal fiorentino cresciuto nell'Atletica Firenze Marathon

Quando arriva la notizia sul principio della sera sono in tanti a trasecolare e a saltare sulle sedie. Leonardo Fabbri è ora in cima alla lista di sempre dei lanciatori italiani di tutti i tempi al coperto! All’Ascis Firenze Marathon Stadium dove Leonardo è cresciuto ed è ora, da dicembre, anche il nuovo capitano dell’Atletica Firenze Marathon, forse avranno fatto dei giri di campo dalla gioia, non è dato di sapere. A Stoccolma ha appena vinto la gara con il secondo lancio a 21,59. In mezzo ci sono applausi, messaggi, antidoping fatto in fretta, quasi richiesto, affinchè niente e nessuno possa togliere il sogno di scalare l’ultima posizione che mancava alla graduatoria nazionale assoluta, tante telefonate, notizie che fanno il giro delle redazioni.
Il giorno dopo Leonardo Fabbri torna in Italia, a Bologna, raggiunto dalla compagna, giavellottista e azzurra di Bob, Giulia, in procinto di partire per i Mondiali in Germania. Siamo vicini all’ora di cena. E’ lì e in quel momento che Radio Centro Web raggiunge Leonardo, l’erede ormai acclarato del mito Andrei.


“Anche se il 22,91 che Andrei aveva fatto all’aperto è ancora non certo vicino e non facile da realizzare – racconta Leonardo – aver superato Andrei almeno al coperto è ed è stata una grande emozione”. Che poi racconta i suoi miglioramenti. “La sfera ora parte forte e bene dalle mani? Sì, è vero, abbiamo lavorato per essere più veloci possibile sulla parte finale del lancio e questo ha dato i suoi frutti. La gioia è stata immensa, oltretutto è coincisa con la vittoria della gara, contro avversari non certo sconosciuti. La gente applaudiva… Già, finita la gara tanto pubblico, applausi, le chiamate, sono corso a fare l’antidoping per permettere di omologare il record, e poi ancora chiamate…”.

Fabbri poi spiega i suoi programmi a breve termine. “Barcellona, Madrid e i campionati italiani domenica, gareggiare tanto mi sta aiutando molto, anche l’anno scorso questa strategia ha pagato, e anche quest’anno sarà così. Cosa mi aspetto per l’accoglienza ai Campionati italiani? Beh, certo sarà un momento diverso da altre volte, questo fa piacere, essere al centro dei riflettori comunque mi gasa, spero di fare una bella gara e di superare gli avversari che ci saranno”.

E i programmi a più lungo termine, che ovviamente saranno modificati perché come è noto a causa del Coranavirus sono stati rinviati di un anno i Mondiali indoor previsti a marzo in Cina. “Infatti – spiega Fabbri - eravamo partiti per entrare in forma per i Mondiali di marzo. Ancora non sono a buon punto con la mia preparazione. Con l’annullamento dei Mondiali abbiamo modificato un po’ la preparazione e abbiamo accelerato un po’ su alcuni aspetti. Però certo ancora non sono nella forma che avrei dovuto raggiungere a marzo. Comunque per prendere il bicchiere mezzo pieno diciamo che ho più tempo per prepararmi per l’anno prossimo ed essere competitivo per allora, senza contare che in mezzo ci sono Olimpiadi ed Europei”.

Chiusura con i ringraziamenti di rito, impliciti quelli all’Atletica Firenze Marathon, doverosi quelli all’Aeronautica “che mi aiuta e che mi permette di allenarmi nel migliore dei modi”. Buona strada, Leo, non ti fermare!


Fabbri volato al record italiano in un fotomontaggio "rubato" dai social


Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate