LA SPECIALITA' DEL LANCIO DEL GIAVELLOTTO

02 Luglio 2018

di Campania

 

IL SETTORE DELLA SPECIALITA' DEL GIAVELLOTTO

Eccellenti risultati tecnici conseguiti dagli atleti campani in tutte le categorie federali

Il lancio del giavellotto, a volte definito anche tiro del giavellotto, è una specialità sia maschile che femminile dell'Atletica Leggera, in cui l'atleta cerca di scagliare il più lontano possibile un attrezzo di forma affusolata fatto di metallo e fibra di vetro. Alcuni cenni storici di questa specialità descrivono che nel 1986 all'attrezzo usato dagli uomini venne portato il baricentro più in avanti di 4 cm per limitarne la parabola e diminuirne il veleggiamento, consentendo da un punto di vista tecnico un miglior atterraggio di punta dell'attrezzo, limitando così i casi sempre più frequenti di tiri dubbi con il giavellotto che al momento dell'atterraggio pur toccando con la punta non si conficcava nel terreno; queste modifiche si resero necessarie anche per meglio tutelare l'incolumità degli spettatori, infatti a causa dell'eccessiva gittata dei lanci il giavellotto rischiava di finire oltre la zona destinata alle gare. All'entrata in vigore del nuovo regolamento, il record mondiale superava i 100 metri, precisamente 104,80 metri ottenuto da parte del tedesco orientale Uwe Hohn.Nel 1999 fu analogamente ridisegnato anche il giavellotto delle donne che con Petras Felke, anch'essa tedesca orientale, avevano raggiunto gli 80,00m. Alcuni cenni sulla tecnica di lancio:Il lancio del giavellotto, nella tecnica moderna, viene solitamente preparato attraverso una rincorsa "particolare", formata principalmente da due fasi: la fase ciclica e quella aciclica. Nella prima fase, quella ciclica, l'atleta imprime una non eccessiva accelerazione alla sua rincorsa, correndo in posizione frontale e raggiungendo una velocità che gli consenta comunque di gestire al meglio gli ultimi delicati passi che precedono il lancio. Il passaggio alla seconda fase di lancio, quella aciclica, avviene grazie al gesto tecnico conosciuto come sfilata, nel quale l'arto che impugna il giavellotto si distende e l'atleta procede con una corsa laterale caratterizzata dai classici passi incrociati.  La fase aciclica è la fase fondamentale del lancio, poiché culmina col rilascio dell'attrezzo: i passi incrociati (che variano in numero a seconda della preparazione fisica e della tecnica dell'atleta) terminano col passo impulso, un passo più lungo degli altri che porta il corpo verso la fase di puntello, dove la gamba sinistra (per un atleta destrorso) si blocca puntandosi alla pedana e facendo ruotare tutto il corpo su di essa. È importante che il puntello avvenga ad una distanza tale dalla linea bianca che sia possibile anche il recupero, ovvero l'arresto completo del corpo dopo la frustata di rilascio dell'attrezzo. Molti sono gli aspetti da tenere in considerazione per un buon lancio: l'impugnatura, l'importantissimo gioco di gambe, la rilassatezza dell'arto lanciante e molte altre finezze, che sono diverse per ogni lanciatore, e che si affinano solo attraverso ripetute prove in allenamento.

Il settore di specialità del giavellotto nell'ultimo anno agonistico, grazie anche al contributo tecnico della scuola del tecnico specialista Elio Cannalonga, si è  ben distinto nell'Atletica campana  producendo eccellenti risultati tecnici in tutte le categorie federali. Nella categoria Cadetti  si è messo in luce il  lanciatore di Torre del Greco, Simone Cuciniello(Centro Atletica Salus), allenato dalla madre Antonella,che sulla pedana di Ariano Irpino ha conseguito la migliore prestazione Italiana di categoria  facendo veleggiare ed atterrare l'attrezzo alla bella misura di 67,50. Ancora tra i Cadetti da sottolineare i giavellottisti Raffaele Letteri(Delta Ebolitana Valle Sele) con la misura di 56,02 e Vincenzo Parisi(Ideatletica Aurora) con un lancio di 50,90. Nella categoria Cadette, Alessandra Gragnaniello(Centro Atletica Salus)sulla pedana di Ariano Irpino a portato il record regionale di categoria a 47,10. Nella categoria Seniores, l'allievo di Elio Cannalonga,il salernitano Roberto Orlando(Virtus Lucca)ha lanciato il giavellotto di 800g alla misura di 72,21. Ancora tra gli Seniores da segnalare Giovanni Cifrodelli(Ideatletica Aurora) con la misura di 49,70 e dal compagno di team Riccardo Freda con 52 ,64 Nella categoria SM35 sulla pedana di Arezzo, Marco Ricco(Ideatletica Aurora)ha  conseguito il Titolo Italiano con un lancio di 52,54. Nella categoria Juniores femminile da segnalare le salernitane Marianna Zimbo(38,80) e Stefania Vicedomini(38,70),entrambe targate Ideatletica Aurora. Nella categoria Allievi sugli scudi Razvan Carare(Ideatletica Aurora) con la misura di 68,50 e tra le Allieve Simona Cuciniello(Am.Atl. Napoli)con 42,66.

Negli ultimi anni, per le categorie giovanili, si è imposto il lancio del vortex come disciplina preparatoria per il giavellotto. Tra i ragazzi dell'Atletica campana va segnalato il promettente Antonio Cannalonga(Ideatletica Aurora) che ha lanciato il vortex alla misura di 64,70.

Enzo Miceli

 



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