La Romagna è nell’acqua e nel fango. Lo sono le famiglie, molte hanno perso tutto, lo sono le aziende, ferme o allagate. Lo sono lo sport e l’atletica.  

Il Consiglio Regionale del Comitato Regionale Emilia Romagna della Federazione Italiana di Atletica Leggera ha deciso di non assegnare in questo fine settimana i titoli di Campione Regionale Assoluto.  Lo avrebbe voluto, ne sono sicuro, anche Antonio Brandoli. Il meeting a lui intitolato consentirà ugualmente, in questo fine settimana, di non sottrarre opportunità ad Atleti e Società per poter proseguire il proprio cammino agonistico, individuale e di squadra. I tanti iscritti  gareggeranno anche per coloro che non potranno farlo, avendo testa e cuore altrove.

Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato, in vario modo, la propria solidarietà  cercando di capire come portare sollievo, in particolare, a chi dell’Atletica Leggera dell’Emilia Romagna è stato toccato da questa tragedia: Atleti, Tecnici, Dirigenti, Giudici, Famiglie, Club. Un mondo che in alcuni casi ha perso tutto. Ora tuttavia, nell’immediato, la priorità è mettere in sicurezza le persone. Poi capiremo, con l’aiuto di tutti, come ripartire. Perché una cosa è certa, come per il terremoto dell’Emilia di dieci anni fa, ci risolleveremo.

Noi “adulti” stiamo ora assistendo, dal vivo o dai mezzi di comunicazione, al miracolo che le nuove generazioni ci presentano da giorni, con i piedi nel fango e la pala in mano a spalare, pulire, spostare macerie. Ragazzi, alcuni sono nostri Atleti, molti dei quali, sfollati e senza più casa.

Continuo a pensare che le nuove generazioni siano meglio di chi le ha precedute. Così come mi si conferma a convinzione che i nostri Atleti siano meglio di noi dirigenti. Riescono a darci visioni ed emozioni che spesso derubrichiamo come disturbi per la nostra quotidianità, spesso fatta di inutili divisioni invece che di strategie condivise e lavoro fatto insieme.

Presidente FIDAL Emilia Romagna