LA GRANDE ATLETICA TORNA AL COLBACHINI, QUANTE STELLE DOMENICA A PADOVA

28 Agosto 2018

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Pista generica_partenza velocità euganeoIl Meeting internazionale “Città di Padova” torna nel suo tempio. Il rinnovatissimo Stadio Colbachini, da cui mancava dal 1993, è pronto a fare da teatro alla XXXII edizione dell’evento, in programma domenica 2 settembre, a pochi giorni di distanza dai Campionati Europei di Berlino: in cartellone ci sarà, dunque, la rivincita per molte fra le sfide più spettacolari della rassegna tedesca.

Se di solito lo stadio fa solo da cornice, non sarà così questa volta. Otto corsie azzurre per l’atletica e nuove tribune con 4.500 posti a sedere: è questo il nuovo volto dell’impianto in zona Arcella, che sarà ufficialmente inaugurato proprio domenica con il taglio del nastro da parte delle autorità civili e sportive alle 18.20, prima del via delle gare dei “big”. E, per l’occasione, Assindustria Sport, società organizzatrice, ha fatto le cose in grande. Il Presidente Leopoldo Destro, affiancato dall’Assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina, è orgoglioso di annunciare la presenza di atleti di primo piano della scena mondiale. È il caso della quasi imbattibile russa Mariya Lasitskene, due volte campionessa iridata e medaglia d’oro agli Europei di Berlino nel salto in alto, che torna nella città del Santo dopo aver conquistato il pubblico con la vittoria del 2017. Nell’occasione sarà chiamata a una sfida di… altissimi contenuti tecnici con l’azzurra Elena Vallortigara, seconda italiana di sempre nella specialità e stella di casa, perché difende i colori gialloblù ai campionati di società, ma anche con altre due azzurre come Alessia Trost e DesiréeRossit e con una specialista da 2.01 metri come l’ucraina Yuliya Levchenko, medaglia d’argento iridata 2017.

La sorpresa dell’ultima ora è però un’altra: l’inserimento del miglio femminile nel programma ufficiale, gara storica per la regina degli sport che per la prima volta è di scena a Padova. E la ragione è presto spiegata: è stata la stessa Genzebe Dibaba, straordinaria mezzofondista etiope che già detiene sette record del mondo (1.500 metri indoor e outdoor, miglio indoor, 2.000 indoor, 3.000 indoor, 2 miglia indoor e 5.000 indoor) a chiedere espressamente agli organizzatori di partecipare al Meeting perché gli allenamenti la descrivono in condizioni di forma scintillanti, tanto da cercare di stabilire il record del mondo al “Città di Padova”.

Ma non potrebbe essere un grande Meeting senza un 100 metri stellare. Qui si sfidano il futuro e la storia: da un lato il ventiduenne statunitense Chris Coleman, l’uomo nuovo della velocità mondiale, primatista iridato dei 60 e capace di scendere a 9”82 nei 100; dall’altro una leggenda della regina degli sport come il giamaicano Asafa Powell, già primatista mondiale della distanza, un record di 9”72. Con loroun altro sprinter che sta dominando le scene internazionali, l’americano Mike Rodgers (9”85 di PB) e un quarto sprinter capace di infrangere il muro dei 10”, l’ivoriano Arthur Cissé,a cui si aggiunge l’azzurro da 10”08 Marcell Jacobs.

Tra le gare da copertina anche i 110hs, e non poteva essere altrimenti nello stadio dedicato all’ostacolista DacianoColbachini, che fu il primo padovano a partecipare ai Giochi Olimpici: il russo Sergey Shubenkov, primatista mondiale stagionale a un solo centesimo dal record europeo, oro a Pechino 2015 e argento a Berlino 2018, è l’uomo da battere, con gli azzurri Lorenzo Perini e Hassane Fofana chiamati a contrastarlo.

«Sono davvero tanti i motivi di interesse legati a questa edizione», ha sottolineato il presidente Leopoldo Destro nella conferenza stampa di presentazione dell’evento a Palazzo Moroni, accanto all’assessore Bonavina e al Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, al Vicepresidente regionale del Coni Guido Di Guida, al professor Dino Ponchio, Consigliere del Presidente federale, a Rosanna Martin, Presidente del Comitato padovano Fidal, e ad Antonella Munaro, vicepresidente nazionale Fispes. «A cominciare da uno stadio espressamente consacrato all’atletica, che, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, torna a ospitare il Meeting. E non nascondiamo che ci inorgoglirebbe non poco inaugurarlo con qualche risultato eccezionale come quello che potrebbe regalarciGenzebeDibaba, stella del firmamento mondiale dell’atletica. Il suo nome impreziosisce un cast di altissimo livello, che presenta in ognuna delle 15 gare del settore assoluto atleti capaci di salire sul podio di Olimpiadi, Mondiali o campionati continentali. L’impegno è quello di rendere domenica 2 settembre una giornata da ricordare: non a caso, sempre grazie alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione comunale, abbiamo voluto inserire all’interno dell’evento la passerella per le squadre che hanno dato lustro a Padova nell’ultimo anno in tutti gli sport, e poi gare giovanili e Master, senza contare la vetrina a disposizione del mondo paralimpico. Giovani e meno giovani potranno cimentarsi nello stesso evento assieme ai campioni, in quello che sarà un autentico pomeriggio di festa».

Alcuni nomi sono già stati anticipati. Ma sono davvero tante le stelle chiamate a illuminare il Colbachini. Un (pluri) campione iridato c’è anche nei 400hs, l’americano Bershawn Jackson, più volte ammirato a Padova: sulla sua strada il turco Yasmani Copello, vice campione europeo. Giro di pista con il campione olimpico della 4x400 Gil Robert sei medagliati dei Giochi del Mediterraneo Davide Re e Matteo Galvana rappresentare l’Italia, assieme al padovano Francesco Cappellin.800 nel segno della medaglia d’oro iridata indoor 2018, nonché campione europeo a Berlino, Adam Kszczot, di fronte all’oro dei Giochi del Mediterraneo Alvaro de Arriba e al bronzo dei Mondiali indoor 2016 Erik Sowinski;1.500 col miglior tempo appannaggio del diciannovenne keniano Justus Soget, bronzo mondiale junior, mentre nel lungo torna il britannico Dan Bramble dopo la splendida vittoria ottenuta a giugno nella prima edizione di “Salti in piazza” in Piazza delle Erbe: saranno 6 gli atleti in pedana già capaci di lasciare il proprio segno sulla sabbia oltre la soglia di eccellenza degli 8 metri: oltre a lui il giamaicano Tajay Gayle, forte del miglior PB (8.24), il campione europeo under 23 ucraino Vladyslav Mazur, gli azzurri Kevin Ojaku e Filippo Randazzo e il polacco Tomasz Jaszczuk.

Venendo alle donne, detto delle stratosferiche garedel miglio e del salto in alto, 100 metri femminili con ai blocchi tre donne capaci di scendere sotto al muro dei 10”: l’oro olimpico statunitense con la 4x100 di Rio English Gardner (10”74 di PB), la campionessa sudafricana Carina Horn, la già primatista mondiale under 18 Candace Hill (10”98) e il bronzo dei 400 di Rio 2016 Shericka Jackson, mentre i colori azzurri saranno difesi dal bronzo di Tarragona 2018 Johanelis Herrera Abreu. Nei 400, metà della staffetta della nazionale italiana multietnica balzata agli onori delle cronache con il successo ottenuto proprio ai Giochi del Mediterraneo: sui blocchi Maria Benedicta Chigbolu e Raphaela Lukudo, anche se l’atleta da battere è senza dubbio la plurimedagliata giamaicana Stephanie McPherson, in carriera capace di correre in 49”92. Doppio giro di pista di altissimo livello con la stella di Assindustria Sport e beniamina di casa Yusneysi Santiusti, ma ci sono altre 4 mezzofondiste, oltre a lei, scese sotto ai 2’ in carriera: su tutte l’ucraina Nataliya Pryshchepa, oro ad Amsterdam 2016 e Berlino 2018, la francese Rénelle Lamote, argento alle sue spalle in entrambe le occasioni, l’inglese Adelle Tracey e la neozelandese AngiePetty. 100hs con la sfida tra la rivelazione transalpina Solene Ndama, oro europeo under 20, un primato di 12”77, e l’azzurra Luminosa Boglioloasta con la russa AnzhelikaSidorova, due volte argento mondiale, la ventenne venezuelana Rosbeilys Peinado, bronzo iridato 2017, e le azzurre Sonia Malavisi, Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo. Getto del peso con l’atleta di casa Chiara Rosa, ma con i favori del pronostico che vanno alla bielorussa Aliona Dubitskay, sul terzo gradino del podio a Berlino (da comunicato stampa organizzatori).

 

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