Kaddari e Patta, coppia d'assi dello sprint sardo

17 Maggio 2018

Le interviste ai due sprinter che sabato scorso a Sassari hanno fatto l'esordio stagionale a suon di record

(robyspezzigu) Se il buon giorno di vede dal mattino per l’atletica leggera sarda la stagione agonistica outdoor 2018 sarà splendida. Grazie ai due gioielli più brillanti del momento, i giovani sprinter Dalia Kaddari e Lorenzo Patta, la manifestazione su pista disputata allo Stadio dei Pini Tonino Siddi di Sassari lo scorso fine settimana è entrata negli annali dell’atletica isolana e ha guadagnato l’attenzione di quella nazionale. Lo junior primo anno Lorenzo Patta (Atl.Oristano) ha esordito con una splendida volata sui 100 metri chiusa in 10.45 (vento regolare a +1,2): nuovo primato sardo under 20 (precedente di Giorgio Marras, 10.40 del 1990) e miglior prestazione nazionale stagionale di categoria. Miglior prestazione nazionale di categoria allieve (under 18) anche per la miss dello sprint sardo Dalia Kaddari (Tespiense Quartu). Nella stessa gara con il nuovo personale di 11.65 (v. +1,0) ha cancellato due primati sardi (quello junior-under 20 di Aurora Salvagno, 11.73 del 2004, e quello allieve di Anastassia Angioi, 11.81 del 2012). Facile pronosticare per entrambi, e per l’atletica leggera sarda, un futuro agonistico roseo e la possibilità di ambire a diventare il/la miglior velocista sardo/a di tutti i tempi e a recitare un ruolo di primo piano nello sprint in campo nazionale. E ora “sentiamoli”.

Dalia Kaddari è di una semplicità disarmante : “Mi aspettavo di fare una bella gara, sicuramente di riuscire a andare abbondantemente sotto i 12 secondi, ma non questo risultato cronometrico che un po' mi ha sorpreso”. La reginetta della velocità nazionale allieve, atleta diciassettenne (2001) studentessa al liceo linguistico e tesserata alla Tespiense Quartu dove è cresciuta atleticamente sempre seguita da Fabrizio Fanni, affronta con grande spensieratezza la sua straordinaria galoppata dei 100 metri dello scorso fine settimana. Pensi si riuscire a migliorare ancora questa prestazione sui 100 metri? “Diamo tempo al tempo”, dice una decisa Kaddari, molto più matura della sua giovane età nel valutare le sue possibilità atletiche. “Questa è una buona prestazione e per adesso va bene così. Se ci si allena con costanza e impegno i risultati prima o poi vengono sicuramente. Questo come inizio va benissimo”. La campionessa e primatista italiana allieve dei 200 metri (specialità dove vanta un tempo di 23.68 di tutto rispetto) sui suoi prossimi appuntamenti agonistici è sicura: “Andrò a correre i 200 metri al Meeting Brixia di Bressanone”. E sugli obiettivi agonistici del 2018 non si sbilancia: “Non mi pongo mai obiettivi. Sono fatta così, mi alleno seguendo ogni giorno quanto mi dice il mio tecnico e il mio programma, poi quello che viene va bene”.

Il sogno nel cassetto di quest’atleta, che con questo tempo è al 5°posto della all-time sarda (ma tra le atlete nate e cresciute in Sardegna seconda solo a Annarita Angotzi con il suo 11.36 del 1988) è abbastanza intuibile: “Magari è scontato ma ogni atleta sogna di andare alle Olimpiadi”. Un’altra domanda “rischiosa” alla quale non si sottrae è quella se, sia pur ancora giovanissima come atleta, si senta una delle più forti velociste sarde di tutti i tempi. Kaddari risponde sicura: “A giudicare dalle prestazioni ottenute in pista e dai tempi forse si”.

Lorenzo Patta nel 2018 non ha tempo da perdere. “Venivo dall’infortunio alle indoor e non mi aspettavo certo di riuscire a fare il mio esordio stagione outdoor in questo modo. Sapevo e speravo di poter far bene ma un risultato cronometrico simile non me lo aspettavo”. Lo sprinter oristanese, classe 2000, junior primo anno, studente del liceo a indirizzo sportivo Mariano IV di Oristano, ha fatto il suo esordio stagionale col botto salendo al quinto posto nella all-time regionale assoluta, terzo dei sardi dietro il 10”36 di Nicola Asuni e il 10”43 dello stesso Marras, che è a due centesimi dal sorpassare). “Nel corso della stagione spero di migliorare ancora”, dice Patta, rubato dall’atletica (scoperto agli Studenteschi di appena tre anni fa) al calcio (dove ha fatto tutta la trafila dalle giovanili dall’età di 6 anni fino all’eccellenza con il La Palma). “Ora farò ancora un 200 metri a Sassari domenica prossima e poi punterò deciso ai campionati italiani di categoria”. Questa rassegna tricolore rappresenta il primo obiettivo stagionale dell’allievo di Francesco Garau. “Per ora i tricolori di categoria sono il mio primo obiettivo e non penso agli assoluti. Poi ci sono i mondiali junior, per la quale ho realizzato il minimo richiesto dalla federazione, che era 10.55. Aver fatto il minimo non da l’accesso diretto perché, come ha sottolineato la federazione, bisognerà vedere come vanno i tricolori under 20”. Ti senti uno dei migliori velocisti sardi di tutti i tempi e qual’è il sogno nel cassetto dell’atleta Lorenzo Patta? “Non lo so. Per ora è presto per dirlo, certo é che proverò e cercherò di diventarlo. Senza confronti con nessuno ma vedremo come riesco a migliorarmi e a progredire cronometricamente. Il mio sogno è quello di diventare un’atleta d’élite e prendere parte alle Olimpiadi ma anche a tutte le altre importanti rassegne internazionali come mondiali e europei, e magari riuscire a ben figurare. Partecipare alle rassegne internazionali non sarebbe male”. L’atletica è una passione travolgente che ti ha strappato al tuo primo amore del calcio? “Alla fine devo ammettere di si. Il calcio è stata la mia grande passione da ragazzino e fino a due anni fa. Anche ora a volte mi manca. Ora però c’è l’atletica, disciplina che mi sta regalando davvero tante belle soddisfazioni e che mi fa dimenticare il resto”.


Foto di Roberto Spezzigu


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