Jacobs ancora re, la soddisfazione della Virtus Lucca. Iapichino decima

21 Marzo 2022

L’oro ai mondiali indoor di Belgrado di Marcell Jacobs nei 60 metri, con annessi record italiano ed europeo, è l’ennesima immensa soddisfazione per l’Atletica Virtus Lucca che è stata la prima società a credere nelle reali potenzialità di velocista del campione olimpico rimasto sempre legato alla società biancoceleste. Le tre prestazioni dell’atleta in terra serba sono state strepitose fino al 6.41 che ha regalato a Jacobs e all’Italia la medaglia più pesante e il tetto del mondo. Un’emozione vissuta in modo intenso da tutto l’ambiente dell’atletica lucchese stretto simbolicamente intorno all’uomo che da anni ha scelto di continuare a portare i suoi punteggi a favore della Virtus nei campionati di società manifestando così il proprio attaccamento a chi lo ha accompagnato e incoraggiato nelle prime fasi della propria crescita sportiva.

Per i colori della Toscana è arrivato il decimo posto di Larissa Iapichino nel salto in lungo, con la finale secca senza le qualificazioni in un giorno diverso come nelle grandi rassegne all'aperto. Tre salti a disposizione per raggiujngere la finale a otto, quindi. Il primo valido (uno dei pochissimi primi salti validi di tutto il lotto delle partecipanti), il secondo nullo per un'inezia e il terzo a 6,57. “Purtroppo non è la prima volta di un nullo millimetrico e parecchio lungo - le parole di Larissa Iapichino, in riferimento alla sua “x” al secondo turno - il 6,68 per accedere ai salti di finale non era una prestazione semplice al mio primo Mondiale. Posso dire di essermi divertita, è stata un’esperienza unica, emozionante: in mezzo alle migliori al mondo me la sono goduta. Concludo questa stagione indoor avendo imparato tanto, dopo molti cambiamenti, e sono sicura che le outdoor mi riserveranno più soddisfazioni. Sono soltanto all’inizio”. Questo il percorso della 19enne fiorentina, seguita in tribuna dal papà-coach Gianni: 6,55 al primo, nullo il secondo, 6,57 al terzo. Non basta per assicurarsi i tre salti conclusivi, a Belgrado, nella bolgia che spinge la serba padrona di casa Ivana Vuleta (Spanovic) al titolo mondiale e alla world lead con il primo salto dell’anno oltre i sette metri (7,06). Per le medaglie serve 6,85 (l’argento della nigeriana Ese Brume) e 6,82 (il bronzo della britannica Lorraine Ugen).

Qui le parole di Larissa nel dopo gara raccolte dall'0ufficio stampa Fidal.

FInisce sesta nell'alto Elena Vallortigara, la portacolori dei Carabinieri che si allena a Siena sotto le direttive di Stefano Giardi: per lei 1,92, primato stagionale eguagliato, poi tre errori a 1,95.

 

comprende nota stampa Virtus Lucca

 



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