Intervista a Luca Lai

23 Gennaio 2022

Di Roberto Spezzigu

Non sono mai stato così bene come ora….- dice sarcastico il velocista Luca Lai che continua-“  Da ieri , dopo un tampone molecolare, sono risultato positivo al Covid19 e ora, purtroppo, non so cosa questo potrà comportare ai fini agonistici di una stagione che era iniziata nel migliore dei modi ma che ora non ha più nessuna certezza. Per ora sono chiuso a casa, nella mia nuova casa dove mi sono trasferito da ottobre e dove non ho neanche la TV ,  in isolamento e in aspettativa degli eventi sia sotto l’aspetto sanitario che della continuazione della mia preparazione atletica a alti livelli ”.

  Luca Lai, sprinter oristanese 29enne in forza all’Athletic Club 96 Alperia Bolzano reduce dallo straordinario risultato tecnico di livello internazionale ottenuto sui 60 metri a Ancona nella gara di apertura della stagione indoor, così parla del futuro della sua stagione agonistica 2022. Due domeniche fa al Palaindoor di Ancona aveva fermato i cronometri sul tempo di 6”65, record personale migliorato di un centesimo, miglior prestazione nazionale stagionale, sesto tempo all-time italiano di sempre, primo nelle liste europee e, soprattutto, minimo per i prossimi Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo), fissato a 6”63.

  “ I mondiali indoor erano il mio principale obiettivo della prima parte della stagione – afferma il velocista sardo cresciuto all’Atl.Oristano che quest’anno aveva deciso di puntare a una preparazione atletica di alto livello e aveva temporaneamente lasciato il lavoro (è laureato in scienze infermieristiche e esercitava questa professione prima a Pavia e poi a Milano) per trasferirsi e allenarsi a Ancona- “Da ottobre sono venuto qui dove c’è il miglior impianto al coperto d’Italia e dove, con l’impianto riscaldato, ci si può allenare nelle migliori condizioni possibili”. “I risultati sono venuti subito, visto che nella gara di esordio ho fatto personale e minimo per i mondiali ma ora, per questo problema del Covid 19 , non so come andrà a finire. Tra 10 giorni farò un tampone per vedere se mi sono negativizzato e poi vedrò come stò dal punto di vista fisico per fare gli italiani assoluti (in programma a fine febbraio il 27 e 28) e magari i mondiali. Già prima della  gara della scorsa domenica- continua l’atleta oristanese- mi sentivo un po fiacco ma pensavo fosse dovuto alle prove dei giorni prima. Invece era il Covid19”.

 Potrai migliorare ancora questo tempo di 6”56 e all’aperto cosa ti spetti ?

La speranza e la certezza di ogni atleta è di riuscire a far meglio di quanto fatto sin’ora e sui 60 sono sicuro di poter  migliorare ancora. Fare il tempo però è un’altra cosa… Per la stagione outdoor è ancora presto per fare programmi definiti. L’unica certezza e che punterò ancora sui 100 metri con obiettivo primario di migliorare il mio personale di 10”22”.

 A livello italiano su questa gara dei 100 metri in tanti stanno andando veramente forte , compresi i sardi Lorenzo Patta, Wanderson Polanco e Antonio Moro. Come vedi la situazione di questa specialità?

Sui 100  metri ci sarà una concorrenza spietata. Lo scorso anno c’è stato un notevole salto di qualità e quest’anno a mio parere si migliorerà ancor molto . Tra questi che miglioreranno spero di esserci anch’io. Mi fa inoltre piacere che tra i migliori 10 in Italia, considerando anche Filippo Tortu, la metà siamo sardi”.

  A proposito di velocità cosa ne pensi di queste nuove scarpe in carbonio con il cuscinetto d’aria all’interno che, a parere di tanti, metterebbero le ali ai piedi?

 “Le ho provate e la sensazione che ho avuto, ma è un fattore puramente personale,è che in partenza e in accelerazione sembrano danneggiarti ma poi nel lanciato dovrebbero aiutarti. La verità è che quello che conta però sono i piedi, le gambe e la testa. Tutto il resto poi sono cose accessorie di secondo piano”.




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