Il momento atletico più bello - Parte seconda

05 Dicembre 2020

(Roberto Spezzigu) - Per gli atleti, soprattutto tra quelli già affermati che hanno vinto tanto, diventa difficile scegliere quale sia il momento dove il riuscito miscuglio tra risultato tecnico-agonistico, stanchezza, adrenalina e endorfine hanno regalato straordinarie  sensazioni.  Quelle emozioni che rimangono impresse in modo indelebile nell’albo dei ricordi della propria fortunata ( o sfortunata a seconda dei punti di vista) carriera agonistica di atleta. La scelta tra tanti importanti e piacevoli momenti e ricordi di imprese agonistiche diventa quasi una gara difficile e impegnativa ma poi alla fine, come per ogni atleta, è il cuore che sceglie ……. e difficilmente sbaglia nell’indicare quale sia stato il momento più bello vissuto nella propria carriera atletica.

 Andrea Pianti

“ La prova del salto in lungo dei campionati italiani promesse del 2017 a Firenze è stato sicuramente il più intenso e bel ricordo che conservo della mia carriera atletica” - Il lunghista turritano classe 1977, cresciuto all’Atl.Porto Torres e successivamente alla Shardana e poi al Cus Sassari, da Palermo, dove si è trasferito per cercare di vincere la sua scommessa agonistica, ha poche incertezze in proposito –“In quella prova ho vinto gara e titolo tricolore realizzando anche il mio nuovo personale di 7,78 (con v-0,5) , misura che era anche minimo per i campionati europei di quell’anno disputati a Bydgoszcz in Polonia, dove poi mi son classificato al 13°posto con la misura di 7,56”.  Sul perché di questo ricordo intensamente piacevole Pianti non ha dubbi:”Venivo da due anni caratterizzati da tanti problemi , problemi che più volte mi hanno fatto pensare di smettere . Questo risultato di Firenze mi ha motivato per continuare a inseguire i miei sogni di atleta. E’ stata una tappa fondamentale della mia carriera che spesso ricordo anche ad altri atleti e persone che si trovano in difficoltà. Non bisogna mai smettere di credere in se stessi, nelle proprie capacità e nella possibilità di realizzare i propri sogni" - conclude il lunghista sardo che vanta un personale di 7,84 metri ed è stato 5° agli assoluti di quest’anno- "Quella gara è stata fondamentale per tutto questo che ho detto e perché proseguissi la mia attività agonistica che stava per finire”.

  Lorenzo Patta

 “Il momento che ricordo più volentieri e con maggior piacere della mia carriera agonistica è sicuramente la doppia vittorie nei 100 e 200 metri ai campionati italiani junior di Agropoli nel 2018”. Il velocista oristanese classe 2000, promettente calciatore che aveva lasciato questo sport per farsi travolgere dalla passione per l’atletica leggera, ad Agropoli sui 100 metri aveva sfrecciato in 10”37 segnando uno tra i migliori tempi di sempre per un atleta al debutto nella categoria under 20 e non rientrando nei primissimi posti delle liste all-time nazionali di categoria solo per un vento appena sopra il limite (+2.3). Poi aveva dominato e vinto anche la prova sul mezzo giro di pista vincendo il titolo con il tempo di 21”11 (+1,6). “Ricordo con grande soddisfazione di aver vinto sia i 100 metri che i 200 migliorando di molto anche i miei personali di allora” - afferma il velocista dell’Atletica Oristano che continua-“Lo ricordo come un momento molto bello perché anche l’anno precedente puntavo a vincere i titoli italiani di categoria ma non ci sono riuscito. Vincere, e riuscire a farlo in quel modo, è stato veramente appagante e mi ha regalato  e dato tanta soddisfazione. Ricordo anche che è stato molto,molto impegnativo e dopo aver affrontato i 5 turni di gara ero preda di una grande stanchezza. Ora a distanza di tanto tempo pensando a questo mio bel momento agonistico anche questa stanchezza la ricordo con grande piacere”.

  Alice Cocco

 “La prima volta che ho vinto i campionati italiani di corsa campestre a Borgo Valsugana nel 2012 è sicuramente il  ricordo più bello della mia carriera di atleta”.  Alice Cocco, mezzofondista alaese classe  1995 cresciuta nell’Alasport tra i ricordi del mitico trofeo internazionale  del Cross di Alà dei Sardi dove si sfidavano i più forti rappresentati mondiali della corsa, a distanza di tanti anni ricorda con grande piacere questa vittoria del titolo italiano allieve di corsa campestre :”Era il 29 gennaio , giorno del compleanno di mio padre Antonello dalla quale ho ereditato la passione per l’atletica, ed è stata festa doppia. La gara inoltre" - continua l’atleta sarda  allora in forza al CUS Sassari e che ha vinto anche due titoli italiani universitari oltre i due tricolori allieve e uno da junior, "era stata preceduta da una lunga attesa e la nostra gara delle allieve era l’ultima del programma di giornata nel pomeriggio”.

Qualche altro particolare che ricordi con piacere di questa bella impresa agonistica ?

 “ Il percorso di gara ricordo assomigliava tantissimo a quello di Alà dei Sardi dove mi allenavo e da subito capimmo che era molto adatto alle mie caratteristiche. In quel periodo inoltre ricordo stavo proprio molto bene atleticamente e fisicamente e la vittoria fu una logica conseguenza del mio ottimo stato di forma “.

 Luca Lai

“Il momento più bello della mia carriera atletica è stato quando, posto fine al lockdown di primavera, a luglio ho potuto ritornare alle gare a Bulle in Svizzera dove ho realizzato il mio nuovo personale di 10”22 sui 100 metri “ .  Luca Lai, sprinter oristanese trapiantato nella penisola (prima a Pavia e ora a Milano dove è impegnato professionalmente), collega il felice ricordo agonistico al suo raggiungimento di un risultato sportivo importante ad un momento poco felice - ”Avevo  veramente tanta rabbia in corpo per questa chiusura forzata in seguito al blocco dovuto al contenimento del Covid 19 in primavera. Non mi vergogno di dire che la chiusura forzata mi stava mettendo a dura prova. Mi si stavano scombussolando tutti i programmi stagionali agonistici che avevamo predisposto assieme a chi mi segue tecnicamente. Gareggiare è stata una vera e propria liberazione -dice l’atleta sardo cresciuto all’Atletica Oristano e ora tesserato all’Athletic Club Alperia Bolzano, commentando la sua prova in terra elvetica che lo ha proiettato tra i migliori sprinter nazionali e a migliorare il suo “primato di sardo più veloce di sempre”-”La gara sui 100 metri di Bulle è stata una esplosione agonistica - afferma Lai-“Ho centrato il mio personale con il tempo di 10”22 che , oltre ad essere il mio PB, in quel momento era anche la miglior prestazione stagionale nazionale e il secondo tempo europeo sulla distanza .

Non ho dubbi" - conclude lo sprinter sardo- questo è stato il più bel momento che ho vissuto, a livello di sensazioni, della mia carriera agonistica nell’atletica leggera. Naturalmente mi auguro che quest’anno 2021 che stà per iniziare mi regali ancora belle sensazioni e risultati ancora importanti sotto l’aspetto agonistico. La gara e il risultato di Bulle sui 100 metri però sono stati davvero entusiasmanti e incredibili sotto l’aspetto delle sensazioni positive”.

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