Il mito della V nera 150

19 Dicembre 2020

Il libro per il 150° anniversario della nascita della Sef Virtus
Uno splendido volume di 445 pagine, edito da Minerva Editore, è uscito in questi giorni per celebrare il secolo e mezzo di storia della Sef Virtus, che aggiorna, con una stesura completamente nuova, l'altro precedente ugualmente bellissimo libro edito in occasione del centenario, che ricorse nel 1971.
La nuova edizione, curata da Alberto Bortolotti, Marcello Maccaferri, Giuliano Musi, Nicola Raule, Marco Tarozzi, ripercorre i 150 anni di vita della Virtus, fondata nel 1871 da Emilio Baumann come società ginnica e diventata nel corso degli anni una polisportiva ricca di varie discipline.
L'atletica leggera è diventata ben presto una componente tra le più importanti della polisportiva, con 2 suoi atleti vincitori della medaglia d'oro olimpica: Trebisonda (Ondina) Valla negli 80 hs a Berlino 1936 e Giuseppe Dordoni nella marcia 50 km a Helsinki 1952. A cui si aggiungono quelle di argento di Tullio Gonnelli, quale componente della staffetta 4x100 sempre a Berlino 1936 e di bronzo di Giorgio Oberweger nel disco ancora a Berlino 1936, preceduta di un quadriennio dalla prima medaglia olimpica della storia atletica virtussina, grazie a Gabriele Salviati, bronzo nella 4x100 a Los Angeles 1932.
Sono ripercorsi per tutte le discipline della polisportiva e quindi anche per l'atletica tutti gli anni della attività vritussina e naturalmente come cronaca più recente gli ultimi 10 anni che sono ricordati in particolare per i successi in campo nazionale di molti suoi atleti, fra i quali Davide Piccolo, Marco Gianantoni e Diego Aldo Pettorossi, ma anche di tanti altri.

Giorgio Rizzoli

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