Glasgow: Furlani d'argento, Tecuceanu in finale

02 Marzo 2024

Il lunghista delle Fiamme Oro è 2° con 8.22, il padovano entra tra i migliori sei al mondo negli 800

Ancora una medaglia per l’Italia ai Mondiali indoor di Glasgow. È il favoloso argento nel lungo di Mattia Furlani, a diciannove anni, con 8.22 realizzando la stessa misura del fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou che vince per il secondo miglior risultato: 8.19 contro 8.10. Entrambi arrivano a 8.22 con il primo tentativo e poi si sfidano in un duello appassionante, risolto sul filo dei centimetri. Per l’atleta delle Fiamme Oro anche altri due salti sopra gli otto metri con 8.10 al quarto turno, che lo porta provvisoriamente al comando, e 8.04 al quinto. In una gara che lo vede insidiare il numero uno della specialità, campione in carica di tutto, oro olimpico, mondiale ed europeo indoor e all’aperto, chiamato a impegnarsi fino in fondo per ripetersi. Il talento azzurro, classe 2005, diventa il più giovane medagliato di sempre nel lungo alla rassegna iridata al coperto. Ormai è protagonista tra i grandi, dopo l’oro europeo under 20 dell’anno scorso e quello under 18 della stagione precedente, e dopo il fantastico record italiano assoluto di 8.34 siglato due settimane fa. Si mette al collo il primo argento azzurro nella storia della manifestazione dopo quattro bronzi, tre di Giovanni Evangelisti (1985, 1987, 1991) e uno di Andrew Howe (2006). Terzo posto con 8.21 al giamaicano Carey McLeod che fa tremare i primi due, a un solo centimetro.
È soltanto l’inizio del viaggio - le parole di Mattia Furlani - è una giornata che rimarrà per sempre nella mia vita, una medaglia che significa tanto, più di un argento. È frutto di tante esperienze e lavoro di questi mesi. L’atletica è uno sport biologico, non ci possiamo inventare niente, bisogna solo continuare su questa strada. Non bisogna esaltarsi, ma rimanere con i piedi per terra. Alle 10 di mattina non è facile saltare per me, fosse stato pomeriggio sarebbe stato diverso. Sono entrato in pedana con tutta l’esperienza che ho acquisito e l’ho riversata tutta in questa gara”. “È un onore sapere che l’ultimo azzurro sul podio ai Mondiali indoor nel lungo era stato Andrew Howe: lui è la storia, vincere una medaglia come lui è qualcosa di incredibile, mi emoziono troppo. Ho pensato all’oro? Certo, a ogni salto, ma Miltidias (Tentoglou, ndr) è un ‘cagnaccio’, difficile da combattere. Sapevo che aveva il salto per valere di più. Ho combattuto con tutti i mezzi che avevo”. “Agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi cercherò di replicare quello che è successo oggi. Il grazie va a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato, a partire da mia mamma e allenatrice Kathy Seck: il merito in primis è suo. Ora bisogna continuare. Essere avvolto in questa bandiera tricolore fa un effetto pazzesco: l’ha avuta addosso chi ha fatto la storia, da Pietro Mennea a Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs. È un grandissimo onore”.
Negli 800 metri si qualifica per la finale Catalin Tecuceanu. Il padovano delle Fiamme Oro si muove bene nella sua semifinale, chiusa al secondo posto in 1’48”13 dietro allo spagnolo campione in carica Mariano Garcia (1’47”83) respingendo l’attacco nel rettilineo conclusivo dello svedese Andreas Kramer, terzo in 1’48”14, e dello statunitense Isaiah Harris, quarto con 1’48”18 e perciò eliminato. Al via da leader mondiale dell’anno, con il sensazionale record italiano di 1’45”00 ottenuto pochi giorni fa a Madrid, il veneto stacca il pass e può sognare un piazzamento di prestigio in una finale senza africani, tutti out: la seconda batteria è dello statunitense Bryce Hoppel, unico non europeo dei qualificati, in 1’45”08 con lo stesso crono del belga Eliott Crestan. Si deve risalire al 1989 per trovare l’Italia in finale con Tonino Viali, bronzo nell’edizione di Budapest. Appuntamento alle ore 22.10 di domenica.

 

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