Gaia Sabbatini titolo bis agli Europei di Cross

15 Dicembre 2025

Dopo tre anni torna a vincere il titolo europeo nella staffetta mista 4 x 1500 con Sebastiano Parolini, Marta Zenoni, Pietro Arese

E sono due per Gaia Sabbatini, secondo titolo in carriera ai Campionati Europei di Cross, che si sono svolti domenica 14 dicembre a Lagoa, in Portogallo. L’atleta teramana delle Fiamme Azzurre, cresciuta nell’Atletica Gran Sasso Teramo, si aggiudica di nuovo, dopo tre anni, il titolo con la staffetta mista 4 x 1500. Per l’Italia è la seconda vittoria europea consecutiva nella staffetta mista composta per tre quarti dagli atleti dell’anno scorso, ma con il ritorno di Gaia Sabbatini in squadra dopo tre anni. Gli altri alfieri azzurri sono, in ordine di frazione, Sebastiano Parolini, Marta Zenoni e Pietro Arese.       

Gaia Sabbatini, reduce da una proficua preparazione autunnale, ma senza gare di cross di collaudo, è stata schierata in prima frazione a differenza dell’edizione di Torino 2022, dove chiuse da ultima staffettista. Un avvio non semplice per la 26enne atleta teramana, che si ritrova ottava tra le donne, nona posizione effettiva, perché la sola Turchia sceglie di partire con un atleta maschio in prima frazione. Il percorso non è semplice, fatto di collinette, lunghe salite e curve a gomito, che all’inizio creano qualche problema di ritmo alla Sabbatini. La quale è brava, però, a tenere duro e a sfruttare al meglio gli ultimi due lunghi rettilinei del percorso. La volata finale, grazie alle sue lunghe leve, permettono le permettono di rimontare una posizione e di accorciare sulle avversarie delle nazionali favorite. L’Italia cambia ottava, se si conta anche la Turchia che schiera un uomo in prima frazione. Intanto il Portogallo, tra le squadre più quotate per la vittoria finale, è molto attardato. Il cosiddetto testimone, per l’occasione rappresentato da un braccialetto di gomma, viene preso da Sebastiano Parolini, che ha il difficile compito di rimontare posizioni, anche se il terreno perso dalla Sabbatini è perfettamente recuperabile. L’atleta bergamasco, 27 anni, che di professione è medico sportivo, conduce una gara saggia. Senza farsi prendere dalla foga rimonta la Francia e la Gran Bretagna e, poi, passa in testa, superando la staffetta turca, che in seconda frazione schiera una donna. Marta Zenoni, la terza frazionista azzurra, parte in testa, ma viene superata dalla rimonta dell’atleta inglese. Dunque si forma un terzetto: Italia, Gran Bretagna, Francia. La terza frazionista azzurra non ci sta a farsi superare e reagisce, fino a riportarsi in testa e, poi, a staccare tutte. Intanto, da dietro comincia la rimonta del Portogallo. Pietro Arese deve gestire il vantaggio guadagnato dalla Zenoni. E lo fa con grande acume tattico, conservando anche le energie per il finale. Da dietro arriva l’incredibile progressione del portoghese Isaac Nader, campione del mondo dei 1500 a Tokyo, che acciuffa la seconda posizione, ma non può insidiare il primo posto di Arese, che esulta a braccia alzate. Al termine della gara viene raggiunto dai suoi compagni per un abbraccio avvolto nel tricolore. Toccante la riflessione a caldo di Gaia Sabbatini, riportate dall’ufficio stampa FIDAL: << Questo oro lo vorrei dedicare a mio padre, venuto a mancare proprio undici anni fa per un evento sfortunato. Il suo ricordo mi dà sempre una spinta in più. L’impegno era un po' un’incognita per me, una bella sfida, perché non ho disputato cross quest’anno. Era importante arrivare il più avanti possibile nella mia frazione. E’ stato un grande lavoro di squadra e sono grata di avere queste persone al mio fianco >>.



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