Gaia Sabbatini quarta sui 1500 al World Tour Indoor di Madrid

03 Marzo 2022

Nuovo record personale con 4'10"25 e quinta prestazione italiana di tutti i tempi

Gaia Sabbatini chiude al quarto posto con il nuovo primato personale di 4’10”25, e quinta prestazione italiana di tutti i tempi, la gara dei 1500 del meeting Gold World Indoor Tour di Madrid, svoltosi mercoledì 2 marzo. Un risultato rilevante, anche in termini di prestazione cronometrica, con un progresso personale di oltre 3 secondi rispetto al precedente limite indoor, che era di 4’13”62, risalente al 22 febbraio 2020. Gara allestita per ritmi da record del mondo, che la protagonista principale, l’etiope Gudaf Tsegay, che è anche l’attuale detentrice con 3’53”09 stabilito nel 2021, ha tenuto all’inizio con ritmi impossibili da sostenere anche per la lepre ingaggiata per l’occasione, la polacca Aneta Lemiesz, che dopo tre giri ha dovuto lasciare strada all’etiope che la sospingeva. Non era forse l’occasione migliore per la Sabbatini per un esordio indoor sui 1500 neanche programmato a inizio stagione, al quale ha saputo però adattarsi con il giusto atteggiamento agonistico, transitando ai primi 500 metri intorno a 1’20”, con una proiezione da record italiano. Nel corso della gara si sono formati due gruppetti di inseguitrici dietro la cavalcata solitaria contro il cronometro della Tsegay, nel secondo dei quali c’erano la Sabbatini e l’altra azzurra Federica Del Buono (Carabinieri), quest’ultima nona alla fine con 4’12”14. L’atleta teramana delle Fiamme Azzurre, trainata dall’abituale avversaria australiana Linden Hall, poi ritiratasi, è stata brava nel rispondere nel finale dopo un fisiologico calo di ritmo nella fase intermedia della gara, riuscendo a superare anche una delle etiopi fuggitive, la Embaye, quinta in 4’10”32. La Tsegay, la vincitrice in solitaria, ha fatto segnare 3’57”38 davanti alle connazionali Hirut Meshesha 4’02”22 e Freweyni Hailu 4’03”38. Da considerare che la Sabbatini, reduce dal record italiano sui 1000 e dal titolo italiano sugli 800 conquistato domenica scorsa, con tanto di minimo per i mondiali indoor di Belgrado, neanche aveva programmato questa uscita internazionale sui 1500, alla luce del ritardo di preparazione conseguenza dei problemi al tendine d’Achille sinistro avuti nel mese di dicembre.  



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