Cadetti, Lombardia campione d’Italia!

02 Ottobre 2022

Ai Tricolori U16 di Caorle è festa per la rappresentativa lombarda che vince la combinata cadetti+cadette. Lombarde a segno anche nella classifica femminile, Lazio al vertice della maschile. Elisa Valensin sfiora la MPI nei 300hs

di Nazareno Orlandi

Il trionfo della Lombardia nella festa dell’atletica giovanile. La rappresentativa lombarda si conferma campione d’Italia: a Caorle conquista per il secondo anno consecutivo il trofeo a squadre nella classifica combinata maschile+femminile dei Campionati Italiani Cadetti. La rappresentativa del comitato regionale guidato dal presidente Gianni Mauri si impone con 598,5 punti davanti al Lazio (561,5) e al Veneto (551). Lombardia a segno anche nella classifica femminile con 311 punti, meglio del Veneto (301) e dell’Emilia Romagna (271). Vince invece il Lazio nella classifica maschile (294,5 punti), come nel 2021, precedendo Lombardia (287,5) e Toscana (260). Nella giornata finale della rassegna tricolore under 16, conclusa con lo splendido giro di pista di tutte le squadre, brilla la milanese Elisa Valensin che con 43.52 sfiora la migliore prestazione italiana cadetti dei 300hs, il 43.49 di Ilaria Verderio del 2012. Isole in grande spolvero: doppio successo sardo nei 300 metri con Diego Nappi (35.44) e Laura Frattaroli (40.32), due vittorie siciliane nel mezzofondo con Luca Coppola nei 1200 siepi (3:19.30) e Luca Cavazzuti nei 1000 (2:34.23). Sempre nel mezzofondo, è di qualità il 3:48.78 della milanese Giorgia Franzolini nei 1200 siepi. 

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300: VALENSIN ACUTO IN DUE SETTIMANE - Il suo tecnico, l’ex azzurro Fausto Frigerio, le ha proposto di provare i 300 ostacoli, aggiungendo le barriere alle sua specialità preferita dei 300 piani (ha 39.48). Soltanto due settimane fa il debutto a Mariano Comense e oggi l’acuto del titolo italiano per Elisa Valensin. In batteria a Caorle si era già portata a 44.46, in finale fa tremare la migliore prestazione italiana di Ilaria Verderio con 43.52, a soli tre centesimi dal record di 43.49 che resiste da dieci anni. Per la quindicenne milanese di Segrate, in forza all’Aspes, con un dna da atleta ereditato dal nonno appassionato di corsa in montagna, è la seconda prestazione italiana di sempre per una cadetta: piace soprattutto la grinta con cui attacca gli ostacoli. Alle sue spalle si migliora la veneta Sofia Copiello (44.49), terza come lo scorso anno la piemontese Benedetta Falleti (44.68). Al maschile è ancora un sigillo per la Lombardia. Ci pensa Lorenzo Testa, cresciuto vista lago (di Como) nella Val d’Intelvi, allenato nell’Ag Comense da Marco Marinetti. Era un triatleta, ora invece si concentra sull’atletica e sullo Scientifico Cambridge con tre materie in inglese: 39.26 il crono vincente, meglio di Valerio Tagliaferri (Emilia Romagna, 39.62) e del marchigiano Matteo Ghergo (40.06).

300 TUTTI SARDI - Sventola due volte la bandiera dei quattro mori, merito di Diego Nappi e Laura Frattaroli, a rinfrescare la tradizione della velocità sarda. Ex calciatore, Nappi, per otto anni portiere nelle giovanili della Turritana, durante il lockdown si è avvicinato all’atletica leggera senza lasciarla più, guidato da coach Marco Trapasso nell’Atletica Porto Torres. Scava il solco nei primi centocinquanta metri e poi chiude in 35.44 resistendo al rientro del veneto Giacomo Roncato (35.70) e di Tommaso Carfagna del Team Lazio (35.79). Tra le donne, Frattaroli trionfa al primo anno di categoria (è del 2008): si allena nella sua Cagliari, insieme a Massimo Fanni, figlio di Fabrizio che ha accompagnato Dalia Kaddari al bronzo europeo della 4x100. La portacolori del club ‘Quelli che l’atletica…’ stacca tutte con 40.32: le più vicine sono l’umbra Linda Uguccioni (40.97) e la laziale Greta Tosti (41.48).

MEZZOFONDO: DOPPIETTA SICILIA - Siciliani, mezzofondisti, gemelli, ma non sono gli Zoghlami. Il gemello Marco era stato secondo ieri, superato da Borromini nei 2000. Luca, neanche ventiquattr’ore dopo, riesce a portare la famiglia Coppola sul gradino più alto nei 1200 siepi: i trapanesi di Paceco hanno cominciato insieme nel 2015, orgoglio del loro allenatore Pino Barbata, e frequentano la stessa classe di ragioneria. Nella volata a tre, Coppola si libera con 3:19.30 del laziale Lorenzo Ardizzone (3:21.04) e del lucano Pietro Sarcuni (3:22.59).

Il mezzofondo siciliano si nutre di un’altra nuova leva interessante: è Luca Cavazzuti (Siracusatletica), campione italiano dei 1000 metri con 2:34.23, al primo anno di categoria, capace di regolare sul traguardo Alessandro Casoni (Emilia Romagna, 2:34.67) e Alessandro Moser (Trentino, 2:35.54). Lo hanno ispirato il nonno, il papà e lo zio, tutti atleti in passato, e lo sta forgiando coach Salvatore Dell’Aquila sulla pista del Pippo Di Natale, a Siracusa. Tra le mezzofondiste, c’è gloria per due atlete che erano salite sul podio nella scorsa edizione, Giorgia Franzolini ed Elena Irbetti. Oltre due secondi di progresso nei 1200 siepi per la milanese di Paderno Dugnano, Franzolini, irresistibile per tutte con il suo 3:48.78: la quindicenne dell’Euroatletica 2002, che sta crescendo con coach Felice Delaini, distanzia l’umbra Caterina Caligiana (3:55.08) e la piemontese Silvia Signini (3:58.15). La ligure Irbetti, in forza all’Atletica Spezia Duferco, attacca nei trecento metri finali dopo una partenza più tattica e chiude in 2:57.03 per la soddisfazione del suo allenatore Federico “Chicco” Leporati, attuale responsabile del mezzofondo azzurro. Seconda e terza piazza rispettivamente per la toscana Giorgia Martini (2:57.99 PB) e la veneta Arianna De Negri (3:00.90).

SALTI - Basso che vince l’alto, il calembour è fin troppo semplice. Il veneto Alberto Basso aggiunge un centimetro al personale, e con 1,87 indossa la maglia tricolore, tre centimetri più su del lombardo Filippo Bianchini (1,84) e del toscano Iacopo Storai (1,84). Trevigiano, sbocciato nella società locale della Trevisatletica, nell’ultimo anno si è specializzato nell’alto sotto la guida tecnica di Simone Broccolo, dopo aver iniziato con la velocità. Ludovica Duchi (Atl. Trento) sale più in alto di tutte nell’asta: il 3,30 fatto alla prima consente alla trentina allenata da Matteo Piazza di battere la rappresentante del Friuli Venezia Giulia, Bianca Frare (3,30 alla seconda). Terza la lombarda Chiara Alba (3,20).

LANCI - È il romano Pietro Villa il padrone del giavellotto. Il portacolori della Kronos Roma, che si divide tra le pedane e il basket, indirizza la gara con il 54,93 del terzo lancio, certificando un notevole miglioramento di oltre cinque metri, merito suo e dei suoi allenatori Elio e Fabio Olevano che lo seguono allo stadio della Farnesina. Superati Alex Perrella (Molise, 50,47) e Andrea Nocita (48,67). Si è appassionata guardando la velocità in tv, ma presto ha scoperto che la sua strada sarebbero stati i lanci: la vicentina Serena Sanson primeggia nel martello con il personale di 48,57. La lanciatrice della Polisportiva Dueville, allenata da Angelo Pellanda, prevale sull’umbra Benedetta Gentili (47,33) e la pugliese Giorgia Perrini (46,87), tre nulli invece per la favorita marchigiana Aurora Giardinieri.

MULTIPLE - Leonardo Bonechi e Isabella Pastore, ecco i campioni delle prove multiple. Al termine della due giorni dell’esathlon, festeggia il savonese Bonechi che si allena con Martina Giordano nella Maurina Olio Carli: 4575 punti (PB) per il vincitore che nella seconda giornata atterra a 5,81 nel lungo (quarto posto) e poi vince il disco (34,95) e i 1000 (2:50.61). Seconda piazza per il toscano Marco Beccari (4270 PB) e terza posizione per il sardo Francesco Alpigiano (4244 PB). Al femminile, Isabella Pastore sulla scia di sua sorella Annalisa, azzurrina agli Europei U18 di Gerusalemme, si prende il titolo del pentathlon al primo anno di categoria: nel day 2 è quarta nel lungo (5,19) e seconda nei 600 (1:42.82) così da chiudere con il personale di 4212 punti. A seguirla a Biella, nella Bugella Sport, è il papà Paolo, in collaborazione con Luciano e Riccardo Mazzon. Allo stadio Chiggiato precede la lombarda Martina Bianchi (4127 PB) e la veneta Vittoria Masiero (4125).

STAFFETTE - È il Lazio a festeggiare con la staffetta 4x100 al maschile: Tommaso Carfagna, Mattia Pelizzaro, Valerio Mazzilli e Dario Stanghellini chiudono in 42.87. Squalificata la Lombardia, il secondo posto va al Veneto (43.73), il terzo alla Toscana (44.33). Tra le cadette, felici le staffettiste della Lombardia Matilda Lui, Elisa Valensin, Sofia Regazzi e Carolina Gelmotto, prime con 47.80 sull’Emilia Romagna (48.60) e sulla Toscana (48.98).

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